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GENOVA - Maxi furto in un'abitazione privata a Genova nel quartiere di San Teodoro dove i ladri hanno smurato una cassaforte portando via gioielli per un valore stimato di circa 300 mila euro. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti e la polizia scientifica per i rilievi.

Secondo quanto ricostruito, i ladri avrebbero smontato il nottolino della porta di casa e una volta dentro l'appartamento sono andati 'a colpo sicuro', quando i proprietari sono tornati hanno trovato un buco nel muro dove prima c'era la cassaforte.

Gli investigatori stanno procedendo all'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per individuare eventuali sospetti in zona prima del furto. Il caso ricorda uno simile commesso alcune settimane fa a Genova Albaro.

In quel furto il bottino era stato ben più consistente: 180 mila euro in contanti, gioielli e orologi preziosi per un valore di oltre un milione, ma la squadra mobile aveva arrestato due uomini mentre uscivano dall'appartamento appena svaligiato.

GENOVA - Rientrato da un permesso premio, un detenuto nel carcere di Genova Marassi ha tentato di occultare droga e siringhe, ma è stata scoperto dalla polizia penitenziaria al temine dell'attività di controllo. L'uomo aveva con sé quattro siringhe occultate sul proprio corpo, circa 25 grammi di crack e circa 10 di subutex in polvere.

"Solo con la perseveranza e la costanza di controlli mirati alla conoscenza dei soggetti da custodire e responsabilizzare, gli agenti della polizia penitenziaria hanno saputo individuare, tra tanti, il detenuto prestatosi ad introdurre in carcere sostanze stupefacenti, e data la quantità, indubbiamente, a fini di spaccio", sottolinea il primo dirigente di polizia penitenziaria Lucrezia Nicolò.

"Il problema dell'ingresso della droga in carcere - afferma il segretario generale del Sappe Donato Capece - è questione ormai sempre più frequente, a causa dei tanti tossicodipendenti ristretti nelle strutture italiane. Rispetto a tale problema bisognerebbe fare molto di più, seguendo l'esempio del carcere di Rimini, dove da tanti anni esiste un piccolo reparto con 16 posti dedicato a soggetti tossicodipendenti, i quali sottoscrivono con l'amministrazione un programma di recupero, impegnandosi a non assumere sostanze alternative, come il metadone, a frequentare corsi di formazione per lavorare"

IMPERIA - Notte di lavoro per i vigili del fuoco della Liguria. Pioggia e vento nella notte hanno fatto registrare decine di alberi caduti e diversi smottamenti che ora stanno creando grossi problemi alla viabilità.

A Molini di Triora, nell’Imperiese, parte di via IV Novembre è crollata interrompendo la circolazione veicolare isolando 100 persone. La zona è raggiungibile solo a piedi.

Una frana sulla strada per Lavinia Alta ha isolato altre 70 persone nel comune di Rezzo; anche in questo caso l’area è raggiungibile solo a piedi.

Rimane interrotta l’Aurelia all’altezza di Capo Noli, nel Savonese; Aurelia riaperta a senso unico alternato nei pressi di Mulinetti, dove questa mattina un grosso albero era caduto sulla carreggiata.

“Siamo in costante contatto con i sindaci di Molini di Triora e Rezzo per tenere sotto controllo la situazione, la protezione civile regionale pronta ad intervenire in caso di necessità – dichiara l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – Raccomandiamo come sempre la massima prudenza, anche nelle zone dove è attiva l’allerta gialla”.

GENOVA - Sono undici gli ospiti della rsa Villa Immacolata, nel quartiere di Coronata, che dalla notte scorsa sono stati trasferiti nei diversi pronto soccorso genovesi a causa di una frana, avvenuta il 6 marzo, che ha interessato la struttura. Sono stati i vigili del fuoco a evidenziare i problemi alle misure di sicurezza, per questo motivo è stato deciso di interdire la zona sottostante.

"Gli ospiti della nostra rsa sono stati molto dispiaciuti di essere stati portati via - racconta a Primocanale Ilaria Scaliti, amministratore unico di Villa Immacolata -. Stiamo collaborando anche con le Asl e i pronto soccorso, che ci stanno dando una grossa mano, per gestire i pazienti più in difficoltà. Molti di loro non sono autonomi quindi la gestione è molto complicata".

La frana che ha interessato il lato est della struttura è di competenza della curia che dovrà quindi dettare i tempi per la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza della zona. "Gli undici ospiti che sono stati trasferiti nei pronto soccorso questa mattina mi hanno detto che sperano di rientrare presto, mentre invece il clima all'interno della struttura non è molto sereno. Qui a Villa Immacolata tutti si sentono a casa, vivono con noi da anni, ed è per questo che sono preoccupati per le tempistiche" ha proseguito Ilaria Scaliti.

GENOVA - È crollato un muro di contenimento a Pieve Ligure, in provincia di Genova. Questa volta è successo sull'Aurelia, nella curva dopo il benzinaio prima del semaforo per la zona di Pieve alta.

Crolla un muraglione a pochi metri da uno scuolabus, isolata Pieve Alta - CLICCA QUI

Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco. Ancora non è chiaro quali siano le conseguenze di questa importante frana che ha invaso parte della carreggiata.

Frana a Pieve Ligure, la strada riaperta a una corsia - LA NOTIZIA 

A fine febbraio una frana sempre in strada, in via Roma, aveva isolato oltre 1000 persone bloccando completamente la strada. 

(Notizia in aggiornamento)