Negli ultimi anni si registra un aumento preoccupante dei casi di tumore al seno nelle donne under 40, con oltre 3.500 diagnosi in Italia e quasi 400 solo in Liguria. Al Policlinico San Martino di Genova è attivo da gennaio 2025 un programma di prevenzione che era stato annunciato durante la rubrica 'Il medico risponde'. In nove mesi sono state effettuate 100 visite a giovani pazienti, intercettando diverse forme precoci della malattia. Un risultato importante ma ancora insufficiente, come sottolinea Piero Fregatti, direttore f.f. della chirurgia senologica, che lancia un appello perché sempre più giovani si rivolgano allo screening.
Fattori di rischio e miglioramenti diagnostici
Il fattore rischio è multifattoriale: "Sicuramente lo stile di vita occidentale incide come fattore di rischio e sicuramente la miglioria tecnica, radiologica, anatomopatologica, soprattutto, è una delle cause che scopre più tumori. Anche se la raccomandazione generale per le donne sotto i 40 anni è l’autopalpazione, la creazione di un percorso di controlli senologici mirati aumenta le possibilità di una diagnosi precoce del tumore al seno in questa fascia di età".
Programma di prevenzione under 40: 100 visite in 9 mesi
Il programma ha già eseguito circa 100 visite a pazienti under 40. "Di queste 100 donne abbiamo intercettato tre diagnosi di tumore a comportamento incerto, cioè il famoso B3, che potrebbe essere già o diventare un tumore maligno; una diagnosi di carcinoma non infiltrante, quindi in situ, e una diagnosi di carcinoma invasivo, quindi ha funzionato tutto sommato" spiega Fregatti.
Scarsa conoscenza dello screening tra le giovani
Nonostante i risultati però lo screening nelle giovani donne è ancora poco conosciuto. "Potrebbe andare meglio? Sicuramente sì, oltre il passaparola, oltre il passaggio a Primocanale in trasmissione, l'ordine dei medici e il sito del Policlinico, spesso non riusciamo ad arrivare a una fetta di under 40, che sono difficili, tant'è vero che noi spesso cerchiamo anche di fare sensibilizzazione in luoghi frequentati dai giovani. L’esigenza di sensibilizzazione è forte poiché questa fascia di popolazione tende a non pensare al rischio oncologico, è la fetta di popolazione che è più scoperta".
L'esigenza di sensibilizzazione è forte poichè le under 40 tendono a non pensare al rischio oncologico
Aggressività e importanza della diagnosi precoce
I tumori nelle giovani possono essere più aggressivi. "Queste donne giovani potenzialmente possono sviluppare dei tumori molto più aggressivi di altre donne più anziane e la diagnosi precoce riesce a far sì che questo tumore venga preso in 200 donne in Liguria. Lo stadio 1 vuol dire che la malattia è confinata al seno, quindi guaribile. I tassi di sopravvivenza di uno stadio 1 sono del 99 per cento rispetto a uno stadio 3 o 4 che arrivano al 36 per cento".
Fregatti ci tiene poi a rassicurare sul tema fertilità: "All'under 40 non deve neanche spaventare la fertilità, perché poi San Martino in questo è assolutamente centro di riferimento internazionale per l'oncofertilità. Quindi noi riusciamo a trattare la paziente, riusciamo a garantirle anche la maternità, perché certe cure, ricordiamo, non possono essere contro questa problematica della maternità".
Come accedere allo screening under 40
"Per avere tutte le info la cosa più semplice - conclude Fregatti - è andare sulla pagina del sito del Policlinico San Martino, dove è spiegato tutto e basta una richiesta del medico curante per screening under 40. L’ambulatorio dedicato è attivo settimanalmente e segue le pazienti dai 25 ai 40 anni con controlli annuali per almeno dieci anni.
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