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RAPALLO - Cosa sta succedendo a Rapallo? La domanda, al sindaco uscente Carlo Bagnasco, è d'obbligo, soprattutto nella serata in cui il centrodestra ha consacrato "l'unità" dal palco di villa Lo Zerbino. L'occasione è stata la cena di sostenitori e simpatizzanti per il presidente della Regione Giovanni Toti e la suo omologa lista. Tra meno di due mesi anche Rapallo andrà al voto, nell'election day dell'8 e 9 giugno, ma la situazione, ai piedi del castello, sembra sempre più nebulosa. Se è vero che la candidata del centrodestra c'è, esiste, e si chiama Elisabetta Ricci, è altrettanto vero che gli scossoni, interni, continuano a non assestarsi.

Ultima, solo in ordine di tempo, la fuoriuscita di un big, fedelissimo di Bagnasco, come Pier Giorgio Brigati, vicesindaco per dieci anni della giunta del coordinatore regionale di Forza Italia. Brigati è stato corteggiato per settimane da Armando Ezio Capurro, candidato civico e indipendente, che proprio a Primocanale aveva dichiarato: "Ho preso il migliore su piazza". Ma facciamo un passo indietro, per capire cosa stia accadendo. Bagnasco, che nel 2019 ha bissato il successo del primo mandato con circa l'80% delle preferenze, aveva proposto come candidato sindaco proprio Brigati, fedelissimo, che negli anni è stato il suo braccio destro. Nome che, per diversi tira e molla, non ha trovato l'appoggio degli altri partiti.

E mentre il primo cittadino cercava di accordarsi su Brigati, Elisabetta Ricci ha tentato (riuscendoci) la volata, con una vera e propria fuga in avanti, proponendo il suo nome e ottenendo l'endorsement di Toti in primis e di Lega e Fratelli d'Italia successivamente. A quel punto, colpo di scena ma non troppo, con l'addio di Brigati e la scelta di sostenere Capurro. Il ruolo da vicesindaco non glielo toglierà nessuno, se dovesse essere lui a vincere. Sempre a Primocanale, Bagnasco e Ricci, a distanza, si era assestati, con un reciproco appoggio, ma forse non proprio convinto. E allora Carlo Bagnasco, qual è la situazione a Rapallo, cosa sta succedendo? "C'è un pochino di confusione, son ragazzi che ne stanno combinando di tutti i colori" il commento non troppo sarcastico di Bagnasco.

"Il mio vicesindaco è andato da un'altra parte e lo ricordo con affetto e con tanta capacità amministrativa, siamo stati insieme dieci anni, gli voglio bene ma ha fatto una scelta diversa. Oggi dobbiamo correre uniti, io mi auguro che questo possa dare un segnale importante per dare un futuro alla nostra città, con la politica del fare, e io mi auguro che vada avanti così".

E quindi, che cosa succederà?

Beh, quello che succederà lo vedremo nelle prossime ore, io non lo so. Perché ogni tanto vedo tentennamenti e agitazione, mi auguro che si lavori per lo spirito di unità, quella che abbiamo annunciato noi qua (dal palco della cena per la Lista Toti ndr), con il presidente, Alessio Piana in rappresentanza della Lega (Rixi era a Miami per il G7 ndr), il coordinatore di Fratelli d'Italia Matteo Rosso. Io mi auguro che l'unità rimanga all'interno del perimetro del centrodestra e mi auguro che questo possa succedere anche a Rapallo, ma a oggi non lo so.

Lei comunque, Bagnasco, appoggia Elisabetta Ricci?

"Ma Elisabetta Ricci appoggia Forza Italia?" Risponde retoricamente Bagnasco. Perché, a quanto pare, i dubbi di Carlo e Roberto Bagnasco sono quasi certezze.

"Pensi che se c'è una bagnaschiana è proprio Elisabetta Ricci che era nella lista con Bagnasco Sindaco, lei era elemento cardine di quella lista, c'è un legame profondo e mi auguro che continui ad andare avanti, se non sarà così, chi vivrà vedrà". Ma la sensazione è che qualcosa, in queste settimane, si sia lacerato. E a ricucirlo, non è dato sapere, se sarà ancora disposto a farlo lo stesso Carlo Bagnasco, a cui forse non è stata data la libertà assoluta di incoronare il "Suo" candidato sindaco.

SANREMO - Come ben sapete esiste la legge sulla par condicio, peraltro in fase di grande modifica a giudicare dal dibattito in Commissione Vigilanza Rai (nella quale sono stato per cinque anni dal 2013 al 2018), e pertanto al momento, noi come televisione siamo obbligati a dare spazi ai vari candidati.

Al di la della par condicio, come nostra prassi, volevamo far sentire ai liguri, oltre che agli elettori di Sanremo, la voce dei candidati in pectore per il Comune: Rolando, Fellegara e Mager.

L'ufficio stampa dell'avvocato Mager ci ha scritto che "Mager preferisce non interloquire con noi". È nostro assoluto dovere, pertanto, sia nei confronti di Agcom, dei partiti e primariamente verso tutti i nostri utenti, chiarire che non è nostra volontà non intervistare l'avvocato Mager, ma una sua precisa posizione contro il nostro gruppo editoriale, cosa che lascia molto perplessi sul concetto di libertà dell'informazione da parte di questo candidato al Comune di Sanremo.

Sinceramente non mi era mai capitato in 47 anni e mi preoccupa più che per me per i cittadini di Sanremo se un candidato decide di parlare solo con alcuni media e non con il primario media regionale, sempre peraltro con la mediazione di un giornalista serio e professionale come la nostra giornalista Alessandra Boero corrispondente sulle province di Imperia e Savona.

Non possiamo che prendere atto della decisione di Mager e desideriamo chiarire molto bene che Primocanale non è in alcun difetto nei confronti dell’attuale normativa vigente sulla par condicio

Ovviamente se Mager vorrà spiegare la ragione, non so quale sia, che lo porta a tenere una posizione così antidemocratica nei confronti di un media, lo riceverò volentieri. La mia porta è sempre aperta.

*Editore di Primocanale e Senatore membro della Commissione bicamerale Vigilanza Rai della XVII legislatura

 

Tutto pronto a Villa lo Zerbino per la serata organizzata dalla Lista Toti a sostegno del governatore della Liguria. Imprenditori, politici e amici della giunta di centrodestra che da nove anni governa la Regione si ritroveranno insieme per sostenere il presidente di Regione Liguria. Per ora è presto di parlare delle prossime elezioni regionali ma intanto l'evento di questa sera servirà sicuramente a mettere le basi. Basi che si preannunciano ottime considerate le presenze annunciate: in seicento infatti ha già prenotato il loro posto a tavola con un contributo minimo di 450 euro a testa.

"Così tanti non li avevamo avuti nemmeno negli anni più caldi della contesa elettorale. Penso sia la conferma che la Liguria sta andando fortissimo. Questa regione non vuole tornare indietro" aveva commentato nei giorni scorsi il presidente Toti. Primocanale trasmetterà l'evento in diretta a partire dalle 19.45.



Tra gli ultimi ad arrivare c'è proprio quello che per una sera è il padrone di casa della splendida Villa dello Zerbino. Giovanni Toti arriva poco dopo le 20.30 quando la maggior parte dei suoi ospiti che hanno pagato 450 euro a testa per finanziare il suo comitato elettorale, ha già preso posto nei tavolini all'aperto vicino alle piscina illuminata.

"Più di 600 persone e abbiamo anche dovuto dire no a molti - commenta il governatore della Liguria - è la dimostrazione che stiamo facendo un buon lavoro in tutta la regione. Ci sono diversi mondi questa sera, da quello imprenditoriale a quello del turismo passando per la cultura e la sanità. Se oggi la Liguria è una regione che fa da modello al resto del Paese significa che qualcosa è stato fatto. La nostra regione cresce come Pil più della media del Nord ovest, cosa mai successa in passato. Mai conosciuta una crescita simile e lo dimostra il fatto che sia cresciuta l'occupazione tanto ad aver bisogno di manodopera".

E poi ancora. "Noi siamo la Liguria che tifa per le grandi opere e non quella che tifa per i ricorsi contro le grandi opere. Perché c’è anche un pezzo di Liguria che tifa contro e non applaude quando si mette il primo mattone applaude quando arriva un ricorso contro il primo mattone perché non l’ha messo lui magari non l’avrebbe voluto neanche non l’avrebbe voluto neanche mettere. Terzo mandato? E' presto per parlarne, di sicuro andiamo avanti senza fare un passo indietro".

Tra gli ultimi ad arrivare il sindaco di Genova Marco Bucci. "Terzo mandato? Penso che i cittadini debbano decidere che presidente e che sindaco vogliono. Nel mio caso, come ho già detto in altre occasioni, alla fine del secondo mi ritirerò ad altra vita, possibilmente insieme al vento, al mare e alle onde. Di sicuro chiedo ai genovesi e ai liguri di darci ancora un mano per continuare quello che stiamo facendo perchè siamo sulla strada giusta".

Presenti ovviamente praticamente tutti membri della giunta Toti, parlamentari ma anche i segretari liguri dei partiti, Carlo Bagnasco (Forza Italia) e Matteo Rosso (Fratelli d’Italia). Assente invece Edoardo Rixi trattenuto all'estero ma rappresentato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessio Piana. Tra i primi ad arrivare il sindaco della Spazia Pierluigi Peracchini e pochi minuti dopo quello di Imperia Claudio Scajola.

Tra gli imprenditori Ignazio Messina, Aldo Spinelli, Giampaolo Botta e Massimo Moretti di Cds. Presenti anche il principe Cesare Castelbarco Albani, il presidente di Porto Antico Mauro Ferrando e di Stazioni Marittime Monzani, il presidente di Filse Lorenzo Cuocolo,

GENOVA - "Genova Futura" con poco passato ma soprattutto nel segno del presente e del futuro. Ecco la prima edizione con la conferenza programmatica del Partito democratico, il 13 e il 14 aprile alla Sala Chiamata del Porto. Sulla scia di quanto impostato nelle tappe preliminari, la giornata di sabato 13 aprile sarà anche in questo caso dedicata all’elaborazione, all’analisi e al confronto con la società civile. Prima i saluti di rito, poi l'apertura dei lavori alle 10.30 con i primi cinque tavoli che, partendo da quanto emerso nelle tappe degli scorsi mesi, apriranno la discussione a iscritti e rappresentanti della società civile sui temi della giustizia sociale, dell’attrattività della città, della sua connessione - fisica e culturale - a ciò che la circonda, dell’innovazione e della sostenibilità.

Sabato 13 aprile, nella seconda parte della mattinata, dalle 12.30, il programma proseguirà con un momento di riflessione su Genova città europea. L’attivista Cecilia Strada, candidata capolista nel Nord Ovest per il Pd, e il capodelegazione al Parlamento europeo Brando Benifei, si confronteranno sul ruolo dell’Unione Europea nel promuovere un modello di città sociale, verde e giusta.

Nel pomeriggio i lavori riprenderanno con la prosecuzione della discussione nei tavoli di lavoro e con l'assemblea metropolitana degli amministratori con Stefania Bonalsi, responsabile Pubblica amministrazione dem. Si parlerà anche della Genova di domani, con il segretario regionale Davide Natale, Agostino Petrillo, docente del Politecnico di Milano, il presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo e il vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna. Al termine della giornata, la segreteria presenterà quanto discusso nei tavoli di lavoro. Le conclusioni saranno affidate al capogruppo Pd in consiglio regionale Luca Garibaldi.

Domenica 14 aprile invece, la discussione politica sarà al centro del dibattito, dal tema della restituzione di un lungo percorso di ascolto, confronto e dialogo messo in piedi dalla segreteria Pd. I lavori si apriranno alle 10 con il panel "Città di genere. Femministe, ecologiste, progressiste" che vedrà confrontarsi Sofia Di Patrizi, portavoce della Conferenza Donne Democratiche di Genova; Annamaria Furlan, senatrice del Partito democratico; Valentina Ghio, deputata del Partito Democratico e Anna Scavuzzo, vicesindaca del comune di Milano.

A partire dalle 11 prenderà il via la fase conclusiva, in cui, per ogni tavolo, un rappresentante del Pd nelle istituzioni e un membro della società civile continueranno il confronto e il dialogo sui vari temi. In questa ultima fase prenderanno la parola Alessandro Terrile, responsabile nazionale Infrastrutture del Partito democratico, in dialogo con il presidente di Legambiente Liguria Stefano Bigliazzi; il senatore Pd Lorenzo Basso insieme alla segretaria generale di Filt-Cgil Liguria Laura Andrei; il consigliere comunale Ariel Dello Strologo che si confronterà con Anna Manca, presidente di Confcooperative Liguria; il deputato dem Andrea Orlando, che interverrà insieme all’attivista di 'Genova che Osa' Amanda Pederzolli; il deputato Luca Pastorino che interverrà insieme a Silvia Neonato, giornalista e attivista. A tirare le fila della discussione, restituendo all’assemblea le nuove linee programmatiche emerse dal lavoro dei tavoli e dai panel, sarà il segretario metropolitano Simone D’Angelo, che chiuderà così la prima edizione di "Genova Futura".