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GENOVA - Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi - a Genova insieme alla squadra per la consueta visita pre pasquale all'ospedale pediatrico Gaslini - lancia un messaggio all'ambiente blucerchiato. "Voltiamo pagina rispetto al passato, basta alibi. Non guardiamo più indietro. Play off? Non possiamo accontentarci, alziamo ulteriormente l'asticella. Pirlo? E' il nostro punto di riferimento e lo sarà ancora" le parole del patron blucerchiato.

Sul rinvio al 10 maggio della firma dell'accordo tombale con Ferrero e Vidal. "Un dettaglio tecnico, se vi riferite all'accordo preso con la vecchia proprietà si tratta solo di un dettaglio tecnico. Gli accordi sono stati raggiunti di fronte al giudice, al tribunale di Milano. Stiamo espletando le ultime formalità tecniche. Ora dobbiamo voltare pagina. Come ho detto in passato, non deve essere un alibi quello di essere partiti con queste difficoltà. Ma anzi deve spronarci a dare sempre di più. Cosa che dobbiamo fare fuori dal campo e ogni domenica" dice Manfredi.

Parte ora il progetto della nuova Samp? "Il nostro progetto è partito il 30 maggio. Non dobbiamo più guardare indietro. Ora il progetto deve maturare e dare i suoi frutti".

La visita della Sampdoria al Gaslini. "Sicuramente sono giornate importanti che la Sampdoria faceva e che sicuramente farà. Mi sono assicurato che questo tipo di attività sarà svolta con sempre maggiore intensità. Anzi tutto perché in queste giornate impariamo molto noi. E poi per quello che possiamo dare alla nostra comunità a cui dobbiamo molto" dice Manfredi.

La Samp crede nei play off? "Il nostro obbligo è quello di lavorare ogni giorno. Non dobbiamo nè credere nè sperare. Due termini che non amo. Preferisco parlare di lavoro e di forte impegno. Quindi sicuramente quello che dobbiamo fare oggi è non guardare nè su giù ma lavorare ogni giorno per essere pronti agli appuntamenti".

Prospettive per il finale di stagione. "Sicuramente l'obiettivo di ogni giorno del sottoscritto e di tutti i nostri collaboratori è quello di migliorarci. Dobbiamo semplicemente fare il massimo per alzare ulteriormente l'asticella. Non possiamo accontentarci, dobbiamo fare di più. Ora è il momento di fare di più" dice Manfredi.

L'appoggio dei tifosi sampdoriani e i mini abbonamenti per le ultime gare interne. "I tifosi sono davvero encomiabili. Mi aspettavo così tanto. Ma questa dimostrazione di affetto è una sorpresa ogni domenica, anche fuori casa. Quella che abbiamo fatto per le ultime giornate è una chiamata alle armi. Vogliamo ancora più tifosi, ne abbiamo bisogno. Li aspettiamo a Marassi".

Gli investitori pronti a supportare la Sampdoria. "I possibili investitori si fanno sentire spesso. Come continuo a ribadirvi, la Sampdoria è un asset importante dello sport internazionale e del calcio italiano. Il giorno in cui non ci saranno investitori o parti interessate a un asset di questo tipo allora avremo una notizia da dare. La vera notizia è che la Sampdoria è un asset così importante che nessuno può sottovalutare" dice Manfredi.

Il recupero degli infortunati, tra cui Borini. "Abbiamo bisogno di tutti. Sicuramente Fabio ha le capacità per fare la differenza. Ma ripeto, abbiamo bisogno di tutti in questa fase. Anche di chi ha trovato meno spazio. Sicuramente il nostro mister è in grado di valorizzare tutta la squadra. Cosa che farà e sta facendo. Il compito di Andrea, di Fabio e di tutta la squadra è quello di fare la differenza ogni domenica" le parole di Manfredi.

Il tecnico Pirlo si è detto pronto a restare per molti anni alla Sampdoria. "Andrea ha un contratto anche per l'anno prossimo. Ha iniziato con noi un progetto che ora sta iniziando a svilupparsi. Andrea è stato il nostro punto di riferimento quando la squadra era in difficoltà, sicuramente lo è oggi perché ha le capacità per essere la nostra guida per raggiungere i nostri risultati".

GENOVA - La Samp questa volta non si è ritrovata in campo ma all'ospedale Gaslini per la tradizionale visita di Pasqua ai bambini ricoverati.

Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha lanciato un messaggio ai tifosi blucerchiati. "Abbiamo bisogno del loro calore, quello che hanno sempre dimostrato - dichiara -, possiamo insieme a loro fare grandi cose".

"Il nostro progetto può proseguire con una nuova e rinnovata serenità, gli investitori conoscono il valore e il blasone di questa società - spiega -. Adesso testa bassa per lavorare senza sosta per le prossime 8 partite di campionato, i ragazzi stanno rispondendo bene e questa settimana di pausa potrebbe davvero aiutarci per  recuperare gli attuali infortunati".

GENOVA - Andrea Mancini - direttore sportivo della Sampdoria - esprime il suo cordoglio anche a livello personale per l'improvvisa scomparsa di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina (oggi la camera ardente al Viola Park di Bagno a Ripoli) mancato ieri all'età di 57 anni, dopo il malore che lo aveva colpito domenica scorsa a Bergamo (la partita Atalanta-Fiorentina era stata rinviata).

Andrea Mancini - figlio di Roberto Mancini, grande ex blucerchiato e oggi ct dell'Arabia Saudita - conosce Barone da anni, vista la sua esperienza da calciatore ai Cosmos nella stagione 2016-17 e la sua successiva collaborazione con la squadra mercato della Fiorentina negli anni scorsi, quando Barone - al fianco del presidente Rocco Commisso - era già punto di riferimento del club viola.


"Ciao Joe. Il calcio ha perso un grande professionista, il Mondo ha perso un grande uomo. Desidero ringraziarti profondamente per ciò che mi hai insegnato, per le opportunità che mi hai donato prima ai Cosmos e poi a Firenze. Grazie per i tuoi insegnamenti, per i consigli e soprattutto grazie per aver creduto in me - scrive Andrea Mancini - Voglio ricordarti con quel sorriso che regalavi a tutti già ai tempi dei Cosmos, alle lunghe ore passate a chiacchierare sul calcio italiano, sul sogno di come poteva migliorare e cambiare. Perché il tuo grande desiderio era tornare a casa, in Italia, e aiutare e sostenere il movimento calcistico per poterlo migliorare. Ci sei arrivato e ci stavi riuscendo. A Firenze hai creato qualcosa di davvero importante ma purtroppo ti è stato tolto prematuramente, tragicamente e ingiustamente. Mi unisco con profondo dolore alla tua famiglia. Joe ti voglio bene per sempre. Ti porterò sempre con me. Grazie per tutto".

GENOVA - L'accordo tombale tra la Sampdoria di ieri e di oggi per chiudere ogni pendenza (anche legale) sul passato non è in dubbio, ma la firma definitiva dell'intesa - che era prevista oggi - slitta al 10 aprile sempre al Tribunale di Milano, nella sezione specializzata in materia d'impresa, di fronte al giudice Daniela Marconi che ha avuto un ruolo decisivo nelle ultime settimane per avvicinare le parti. Un rinvio che non è dovuto a passi indietro da una parte e dall'altra bensì da tempi tecnici, visto che ci sono molti documenti in ballo. Gli avvocati delle due parti in causa - in rappresentanza di Matteo Manfredi da una parte e di Massimo Ferrero e Gianluca Vidal dall'altra - hanno dunque concordato di chiedere un rinvio di una settimana. 

Intanto la Sampdoria oggi è tornata ad allenarsi a Bogliasco, in questa settimana di pausa di campionato. Assenti Stojanovic, Ghilardi e Leoni impegnati con le rispettive nazionali, lavoro differenziato programmato per Benedetti e Verre (i due non sono in dubbio per la gara del 1 aprile con la Ternana), ancora out Piccini (il cui rientro si avvicina), Ricci e Andrea Conti. Indisponibile per ora anche Esposito che si è diviso tra terapie e fisioterapia. Per il match con la Ternana il rientro più atteso - almeno dalla panchina - dovrebbe essere quello di Pedrola che è tornato la settimana scorsa a lavorare in gruppo. Domani la visita della squadra all'ospedale pediatrico Gaslini come ogni anno nel periodo di Pasqua. 

 

Anteprima Calcio del 20 marzo 2024 con il punto su Genoa, Sampdoria e Spezia.