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GENOVA - Pedro, cubano anticastrista, sessantenne, da 15 anni si guadagna da vivere senza fare nulla, restando fermo, immobile, facendo la statua vivente, simulando di essere un giocatore di scacchi pensieroso con lo sguardo fisso sulla scacchiera. Pedro è un artista di strada, uno dei tanti che si può incontrare nel centro di Genova, fra piazza San Lorenzo e il Porto Antico, la città dei turisti.

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GENOVA - L'autostrada chiusa di notte, il navigatore sbagliato e un po' di disattenzione. E così per l'ennesima volta un Tir rimane incastrato nelle curve strette delle strade della Liguria. Questa volta è accaduto sul Fasce a Genova. Erano le 5,30 del mattino quando è scattata la macchina operativa al lavoro per liberare il mezzo.

La dinamica di quanto accaduto è stata raccontata a Primocanale dall'autista del mezzo pesante: Pascal, questo il suo nome, da 3 anni lavora in Francia da circa due frequenta le autostrade italiane compreso quelle liguri su cui i cantieri non mancano mai. L'uomo, di origini dominicane, è partito da Prato in Toscana nella notte con destinazione Nizza. Mentre percorreva la A12 ha trovato il tratto Rapallo-Recco chiuso durante l'orario notturno dalle 22 alle 6. A quel punto è stato costretto a percorrere l'Aurelia. Arrivato a Recco ha provato a rientrare in A12 utilizzando l'applicazione Waze (destinate alle macchine e non una di quelle dedicate appositamente ai guidatori di mezzi pesanti) ma si è ritrovato lungo la strada del Fasce in direzione Genova. Un errore di valutazione, racconta di non aver visto le indicazioni. Lungo la strada che percorre il monte a uno dei tanti tornanti stretti è rimasto bloccato con le ruote posteriori fiori strada. A bordo del mezzo materiale tessile caricato a Prato e destinato in Francia.

La circolazione sul Fasce è rimasta a lungo interrotta, sul posto impegnati a gestire il traffico e le operazioni di rimozione gli agenti della polizia locale oltre ai vigili del fuoco impegnati insieme a un'autogru per liberare la strada, solo intorno alle 11,30 il mezzo è stato spostato in un punto dove non blocca la strada. Per ora resta lì, sigillato dai nastri della polizia locale. Pascal aspetta notizie, racconta che gli piace l'Italia e il suo cibo, la pizza soprattutto. Ma la sorpresa di trovarsi in una stradina così stretta non è piacevole. Un problema per chi fa il suo lavoro, così come è un problema trovarsi praticamente tutte le notti tratti di autostrade chiuse con deviazioni obbligatorie lungo la viabilità ordinaria. Si tratta del quarto episodio di un mezzo pensate rimasto bloccato sulle alture genovesi da inizio gennaio.

Genova, tir incastrato in via di Pino: chiusa e poi riaperta la strada - LEGGI QUI

L'operazione per liberare la strada questa volta è stata molto lunga e complessa. Gli agenti della polizia locale e i mezzi di soccorso hanno lavorato per ore per disincastrare l'autoarticolato e metterlo in una posizione di sicurezza. Una volta riusciti a spostarla la strada è stata riaperta. Poi il mezzo è stato fatto scendere in direzione Apparizione, qui però è stato necessario far spostare tutte le auto parcheggiate a bordo strada. 

Genova, ancora un tir incastrato sulle alture - L'EPISODIO

GENOVA - Code e rallentamenti tra Savona e Pietra Ligure a causa dei cantieri sull'autostrada A10: mattinata di caos per chi si è messo alla guida in direzione Francia. Vista la bella giornata, turisti e liguri che hanno deciso di trascorrere il weekend nella riviera di Ponente hanno dovuto affrontare i disagi divenuti purtroppo un'abitudine per le autostrade della Liguria. Sono stati raggiunti 6 km di coda tra Savona e Feglino e 6 km tra Feglino e Pietra Ligure. Disagi anche al confine per chi invece dalla Francia è diretto in Italia: coda di 6 km alla barriera di Stato a causa del traffico intenso. 

Si aggiunge la coda di 1 km tra Masone e Ovada, sempre per lavori, sulla A26.  

GENOVA -Anziano solo cade in casa in piena notte, contuso e dolorante non riesce a prendere il telefono per chiedere aiuto, ma un vicino di casa avverte i suoi lamenti e lancia l'allarme al 118.

E' successo intorno alle due di notte in via Sant'Elia, nel quartiere di Molassana.

Vittima della caduta un ottantenne poi soccorso dai medico di turno al 118 e dai militi della pubblica assistenza di zona che lo hanno trasferito in codice giallo, dunque non in pericolo di vita, al reparto d'emergenza dell'ospedale San Martino. Sul posto anche gli agenti delle volanti della polizia che hanno contattato i familiari dell'anziano ed effettuato accertamenti per escludere che fosse stato aggredito.

GENOVA - Si è conclusa l'altra notte a Voghera, in provincia di Pavia, in Lombardia, la carriera di gangster di piccolo cabotaggio dei due rapinatori che nel giro di 24 ore avevano messo a segno due colpi a Genova, in due negozi a pochi metri di distanza di Carignano, in una farmacia e un market (nella foto i due rapinatori con un dipendente) tanto da creare allarme dei commercianti della zona.

La coppia, entrambi residenti nello spezzino, il più basso d'altezza, 33 anni, nato in Sicilia e abitante alla Spezia; l'altro magrebino di trent'anni, ma residente a Sarzana, è stata fermata dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Voghera dopo avere infranto la vetrina di un'autoscuola nel centro della cittadina, arrestati per furto con danneggiamento, sono stati trasferiti in carcere.


Sulle loro tracce c'erano i poliziotti della sezione dei Falchi della Squadra Mobile di Genova che erano riusciti a identificarli a tempo di record grazie alle telecamere ed altri accertamenti dopo le due rapine in sequenza commesse con un coltello e a viso scoperto nella farmacia Gianelli in via Innocenzo IV, nella notte fra domenica e lunedì della scorsa settimana, e poi, 24 ore, nel Carrefour Express di via Bixio. Nel primo colpo minacciando la giovane farmacista di turno erano riusciti ad appropriarsi di 300 euro, la seconda rapina invece aveva fruttato mille euro.

Importanti per le indagini le immagini delle videocamere di sorveglianza dei negozi rapinati e installate nelle strade di Carignano, come richiesto al fine di prevenire i reati dal Civ, il centro integrato di via dei commercianti di zona.


I due fermati, come riferito dal comando provinciale di Voghera con una nota stampa, l'altra notte erano stati notati e arrestati dalla pattuglia in servizio all’interno di un’autoscuola di via XXVII Marzo, nel centro della cittadina lombarda, dove erano entrati dopo avere forzato la porta di ingresso. Trattenuti presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Voghera, la mattina successiva dopo la conferma dell’arresto erano stati trasferiti in carcere.


Visto il tipo di reato commesso a Voghera prende corpo l'ipotesi che la coppia possa avere commesso un furto con le stesse modalità anche a Genova dove, nel lasso di tempo intercorso fra le due rapine, è stato commesso un furto con danneggiamento in uno studio dentistico di via Alessi dove, come ha raccontato l'assistente dello studio medico a Primocanale, sono stati asportati un pc che custodiva l'archivio dei clienti e altri oggetti, furto guarda caso avvenuto a pochi metri dalla farmacia e il market assaltati con il coltello.