
"Il mio sostegno incondizionato ai colleghi coinvolti, nelle ultime ore, nei fatti di Olbia e Genova. Episodi che ci ricordano quanto sia complessa e delicata la missione che ogni giorno portate avanti con professionalità e sacrificio". Lo afferma il comandante generale dei carabinieri, Salvatore Luongo in una lettera a tutti i militari dell'Arma e resa nota dal sindacato Usmia.
Nella lettera sottolinea che mentre gli italiani sono in vacanza: "Noi continuiamo, senza tregua, a garantire sicurezza e prossimità ai cittadini, nelle città come nei paesi, sulle strade, lungo le coste e nelle località turistiche". "L'impegno silenzioso e costante dei Carabinieri - prosegue Luongo - è la più alta testimonianza di dedizione al dovere. Siamo presenti quando gli altri si riposano, vigili quando gli altri si distraggono, vicini quando gli altri si allontanano".
Per il comandante generale "operare per la sicurezza della collettività significa spesso trovarsi ad affrontare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, in cui ogni decisione deve essere presa in pochi istanti, con un rilevante peso emotivo e la consapevolezza delle responsabilità che il nostro ruolo comporta". Il sindacato Usmia Carabinieri, in una nota, esprime solidarietà ai colleghi di Olbia, critica bollandole 'fuorvianti' le dichiarazioni della Garante regionale della Sardegna Irene Testa che definito il taser 'uno strumento di tortura' ed esprime gratitudine al comandante generale dell'Arma per le sue parole che hanno "costituito un sostegno concreto e imprescindibile".
Il segretario generale del sindacato Carmine Caforio lancia "un nuovo accorato appello al Governo: è ormai inderogabile garantire una tutela reale e totale a chi, con coraggio e dedizione, agisce nell'adempimento del dovere per proteggere l'incolumità pubblica e l'interesse supremo della Giustizia. Non è più tollerabile che, oltre a sopportare il dolore per tragedie imprevedibili, chi serve lo Stato debba preoccuparsi di affrontare anche l'onere di difendersi a proprie spese".
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