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SAVONA - Avrebbe evaso le tasse per 120 mila euro. Protagonista un'influencer savonese seguita da oltre 400 mila follower sui più popolari social network, come “Instagram”, “TikTok” e titolare di un account sul sito “Onlyfans”. Secondo quando accertato dalla guardia di finanza di Savona gli introiti non dichiarati al fisco dalla influencer derivavano dall’acquisto, da parte degli utenti privati, di abbonamenti o di singoli contenuti digitali, per quanto riguarda il sito “Onlyfans”. Mentre per quanto riguarda le piattaforme social i compensi venivano erogati in base al numero di visualizzazioni raggiunto dai contenuti pubblicati e dei like ricevuti.

Dagli approfondimenti eseguiti dai finanzieri, anche attraverso l’analisi delle fonti aperte, è emerso come l'influencer verificato esercitasse abitualmente la propria attività sulle piattaforme social senza tuttavia dichiarare al fisco i compensi percepiti, rientranti nella categoria di redditi di lavoro autonomo, ex art. 53 T.U.I.R.

L’attività esercitata, consistente nella registrazione di foto e video e nel successivo caricamento su internet, finalizzato alla condivisione pubblica, avrebbe fruttato al soggetto verificato, fra il 2017 e il 2023, oltre 120 mila euro di ricavi non dichiarati, importo che lo ha reso responsabile di violazioni di carattere amministrativo per la presentazione infedele delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte dirette.

Nel corso degli accertamenti, effettuati anche con il ricorso alle indagini bancarie, è emersa la disponibilità di un conto corrente estero sul quale confluivano parte dei ricavi non dichiarati dall’influencer. 

GENOVA - L'amica e collega Fulvia Picasso (nella foto) muore da sola nella sua abitazione, loro, due ex  insegnanti in pensione da sempre grandi amiche della defunta, si trasformano in una sorta di detective per trovare un familiare che possa garantirle una degna sepoltura. In caso contrario le esequie della donna saranno a spese del Comune di Genova, essenziali, meste, tristi, con il semplice trasferimento della salma dall'obitorio al cimitero, come avviene per i clochard che muoiono per strada.

Ma Fulvia non era indigente e non era sola, visto che conosceva tante persone, fra cui molti ex allievi delle scuole dove ha insegnato. Il problema è che, tranne le due amiche, nessuno sa che lei è morta.

E' una storia d'amore e anche una corsa contro il tempo quella che nasce dal decesso di Fulvia Picasso, 68 anni, ex insegnante di Lettere all'Istituto Giorgi e al liceo King trovata senza vita il 5 febbraio nella sua abitazione al terzo piano di via San Gerolamo a Quarto, a pochi metri dall'ospedale Gaslini e la Sportiva Sturla.

A svelarla e raccontarla a Primocanale, nella speranza di trovare i familiari di Fulvia, sono le due amiche, Giuseppina e Antonietta, che si sono trasformate in investigatrici.

Tutto inizia due giorni prima della scoperta del decesso quando le due amiche avrebbero dovuto sentire e incontrare Fulvia. Lei, di solito puntuale, quella sera non risponde al telefono. Cellulare che tace per due giorni anche se continua a squillare. Il fatto che non si scarichi rende la vicenda più misteriosa.
Da lì la decisione delle due ex insegnanti di avvertire il 112.

Nell'abitazione arrivano i pompieri e la polizia che forzano la porta e trovano Fulvia a letto senza vita. Un decesso naturale, ipotizza il medico che effettua il primo sopralluogo sul cadavere, forse risalente a due giorni prima.

I controlli svolti dagli agenti nella casa escludono la presenza di persone estranee: il magistrato di turno Puppo non dispone altri accertamenti, il corpo viene trasferito in obitorio e la casa sigillata in attesa di affidarla a un familiare o un erede della defunta. Il cellulare, si scoprirà poi, non si era scaricato e aveva continuato a squillare perché era attaccato alla presa.

Fulvia, raccontano le amiche, era separata e pare avesse troncato ogni rapporto con l'ex marito che ora vivrebbe fuori Liguria. Congiunto che pare, e questa è una notizia dell'ultima ora, potrebbe essere anch'esso deceduto.
Per sapere se sono spuntati familiari dell'amica le due insegnanti hanno bussato anche all'Ufficio Successioni del Tribunale deputato a questi accertamenti. Un ufficio però che non può fornire informazioni a chi non ha legami di parentela con i defunti. Altri accertamenti sono stati svolti dai poliziotti del commissariato Foce Sturla competenti per la zona, sollecitati anche loro in modo indiretto dalle due amiche di Fulvia.
L'unica certezza, ed è anche la molla che spinge a non arrendersi le amiche della defunta, è che per ora nessuno si è rivolto all'obitorio per chiedere di vedere per l'ultima volta Fulvia e avere informazioni sul funerale.
Un addio che dovrebbe essere celebrato entro fine settimana a spese del Comune, per questo, quella di Giuseppina e Antonietta, è anche una corsa contro il tempo per regalare un addio dignitoso e non solitario all'amica di sempre. Un'impresa dettata dal cuore per cui non hanno voluto scartare nessuna possibilità, compreso - di fatto in sintonia ufficiosa con l'Ufficio successioni del Tribunale e il commissariato di polizia Foce Sturla - quella di lanciare una sorta di appello tramite Primocanale: "Chi conosce un familiare o altri conoscenti intimi di Fulvia per rendere meno mesto il suo funerale?".

GENOVA - Un operaio di circa 50 anni è caduto da un ponteggio all'interno di un cantiere nautico nella marina di Genova Sestri Ponente.

L'incidente è avvenuto intorno alle 10 di questa mattina mentre l'uomo stava eseguendo dei lavori di verniciatura a uno yacht quando, per cause da ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è precipitato da un'altezza di circa 3 metri.

Il lavoratore, che è sempre rimasto vigile e cosciente, è stato trasferito all’ospedale San Martino di Genova in codice rosso, sono intervenute sul posto anche l’ambulanza del 118, l’automedica e gli ispettori della Asl3.

Secondo le prime informazioni non stava indossando i dispositivi di sicurezza. Sono comunque in corso gli accertamenti per valutare anche se il ponteggio fosse montato nel modo corretto.

(Notizie in aggiornamento)

GENOVA - È stata ripristinata in entrambi i sensi di marcia la viabilità sull'Aurelia nel Comune di Beverino, nel tratto interessato dalla caduta di alberi. L'evento, causato dal maltempo dei giorni scorsi, aveva richiesto l'attivazione del senso unico alternato per consentire la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza del versante.

Confermata quindi secondo le tempistiche comunicate da Anas a Regione Liguria la totale riapertura della carreggiata. Sempre Anas fa sapere che nella mattinata di domani verrà eliminato il senso unico alternato anche sull'Aurelia (km 507) in località Mulinetti, nel Comune di Recco, dove si era verificato un analogo evento di caduta alberi per maltempo.

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Centinaia gli studenti imperiesi in corteo che questa mattina hanno manifestato contro il preside dell’istituto Vieusseux Paolo Auricchia per il post, definito sessista, pubblicato dallo stesso sui social indirizzato ad una guardialinee vittima di un incidente durante il lavoro.

Auricchia, come noto ha postato “ non sarebbe successo se fosse stata a casa a fare le taglielle” riferendosi all'incidente accorso alla guardialinee che, impegnata nel suo lavoro, è andata a sbattere contro una telecamera e, a causa delle ferite riportate, ha dovuto lasciare il campo.

Tra i tanti cartelli e striscioni, cori, interventi e’ spiccato sicuramente il coro dove i presenti, all'unanimità,  chiedevano le dimissioni del dirigente. Auricchia che in un primo momento si era difeso appellandosi alla libertà di pensiero, resosi conto di quanto accaduto ha dichiarato che, con il senno di poi non lo avrebbe mai fatto e chiedendo poi scusa a chi si è sentito offeso.

Scuse, secondo i manifestanti, che arrivano  a due giorni dal fatto che ha suscitato un enorme clamore mediatico e comunque mal digerite dagli studenti che definiscono ingiustificabile il contenuto del post.