
Sono già stati identificati alcuni dei ragazzi che, vestiti di nero, armati di spranghe al grido "viva il Duce", hanno sfondato l'entrata del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di via Bartolomeo Arecco, a Castelletto, dove nella notte tra sabato e domenica il gruppo ha fatto irruzione mentre all'interno della scuola si trovavano circa 200 studenti, pronti a passare la notte per l'occupazione pacifica organizzata nell'assemblea scolastica del venerdì prima. Le indagini continuano, a "360 gradi" come spiega la polizia per ricostruire l'accaduto e la matrice dell'assalto.
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La ricostruzione dell'assalto
È successo qualche minuto dopo la mezzanotte. Secondo il racconto di diversi ragazzi presenti nell’Istituto durante l’assalto, il gruppo aveva sostato per circa mezz’ora nel parcheggio davanti all’entrata: a quel punto, armati di pezzi di ferro recuperati dal vicino cantiere edile, si è diviso. Una decina si è arrampicata sui ponteggi e sulle scale anti incendio, altri hanno sfondato l’ingresso, distruggendo la porta a vetri e i banchi che erano stati messi dagli studenti per barricare l’entrata. "Hanno urlato viva il Duce" raccontano, come viene poi dichiarato dal Collettivo Studenti Leonardo Da Vinci sulle sue pagine social. Diverse le telefonate al 112, ma secondo i ragazzi la polizia non sarebbe arrivata se non la mattina seguente. Su questo, il questore Silvia Burdese ha specificato che “si stanno valutando tempi e modi dell’intervento”. La scuola risulta danneggiata con scritte sui muri (tra le quali una svastica e “Free sosa”) vetri spaccati e sedie rotte. Diverse aule sono state invase dalla schiuma degli estintori.
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Chi sono i maranza
"Free Sosa", come la svastica, sono le scritte fatte con la bomboletta spray che non sono passate inosservata agli inquirenti. La scritta, infatti, è una frase usata nella subcultura dei maranza. Ma chi sono? Vengono spesso "raccontate" come baby gang: importunano e aggrediscono passanti, turisti e coetanei per le strade delle città. Si tratta gruppi di ragazzi di età adolescenziale, spesso stranieri di seconda generazione ma anche italiani che seguono lo stile, che si rendono protagonisti di estorsioni, minacce e aggressioni. Il fenomeno sociale che dalla Francia ha viaggiato tramite i social media, in particolare dalla piattaforma TikTok, dove ha iniziato a farsi conoscere all'inizio dell'estate del 2022. Motivazioni, spesso non ci sono: vogliono solo creare il caos. Come lo hanno creato all'interno del liceo scientifico di Castelletto, come raccontano gli studenti che erano all'interno.
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Oggi scuola chiusa e un nuovo sopralluogo della scientifica
Intanto, oggi la scuola rimane chiusa. I quasi settecento studenti dello scientifico dovranno aspettare ancora qualche giorno prima di poter tornare in aula. La polizia scientifica è tornata in via Arecco per un ulteriore sopralluogo, dove sono stati trovati, nelle aiuole intorno all'ingresso di via alla stazione per Casella, altri pezzi di ferro, ombrelli distrutti e altri oggetti probabilmente utilizzati durante l'assalto.
Ieri un presidio davanti alla scuola di studenti, genitori, docenti e cittadini seguita dal corteo di Genova Antifascista. Per domani, martedì 27 ottobre, un nuovo appuntamento in via Arecco alle 9 per solidarietà organizzato (inizialmente per stamattina) dalla Rete degli Studenti Medi. Stamattina, invece, è stato occupato anche l'istituto Rosselli Bergese.
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