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VADO LIGURE - È ricoverato in gravi condizioni un operaio di circa 25 anni rimasto ustionato in un incidente sul lavoro nell'area portuale di Vado Ligure. Il giovane stava lavorando nel cantiere per la realizzazione dei cassoni della diga quando per cause ancora in fase di accertamento è stato investito da una fiammata sviluppatasi in seguito a una esplosione.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto è intervenuto il personale sanitario, gli uomini della croce rossa di Quiliano, l'automedica e i vigili del fuoco. Il 25enne ha riportato diverse ustioni. Dopo le prime cure ricevute sul posto è stato trasferito in elicottero all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena nel centro grandi ustionati

DIANO CASTELLO - Ora è ufficiale: a Diano Castello, all'interno dell'ex caserma Camandone, sorgerà il CPR il centro di permanenza e rimpatrio per migranti.

A comunicarlo ufficialmente al comitato "NO CPR", composto da molti sindaci del golfo dianese tra cui il sindaco di Diano Castello Romano Damonte,  è stato , questa mattina, il Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo. Il Comitato  attraverso un comunicato, ha comunque ribadito "la sua contrarietà , riservandosi di produrre un ulteriore documento con cui consolidare la ferma posizione."  Quest'ultimo si riunirà quanto prima per individuare ulteriori azioni di contrasto.

Il progetto, la cui fine lavori si vedrà nel giro di due anni, prevede la presenza di un massimo di 50 ospiti e un centinaio di forze dell'ordine. L'ipotesi che il CPR potesse sorgere nell'ex caserma Camandone era la più accredita già pochi minuti prima della visita del ministro Piantedosi a Ventimiglia. 

Nell'occasione, Piantedosi aveva garantito che la struttura non sarebbe sorta nella città di confine come ipotizzato dallo stesso sindaco Flavio Di Muro che, raggiunto telefonicamente, ha preferito non commentare se non con un " ne prendo atto". Doveroso nel contempo ricordare che tanti politici di spicco dell'imperiese - e non solo . avevano garantito ai sindaci del dianese che avrebbero fatto il possibile per fare in modo  che il Centro non sorgesse in una zona notoriamente turistica come il Golfo di Diana.

" Una scelta scellerata - tuona il presidente di Confcommercio dianese Paolo Saglietto - che evidenzia il fatto che a Roma non conoscono il ponente ligure e la sua vocazione turistica. Una scelta  che non ha tenuto in considerazione una serie di incontri e iniziative di carattere locale il cui obbiettivo era far capire il motivo , evidente, della contrarietà da parte dei commercianti della zona. Mi aspetto una presa di posizione da parte di tutti i politici che risiedono nel ponente. E' una scelta folle".

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La campagna elettorale, si sa. sotto molti punti di vista è sfiancante. Cene, aperitivi, convention, riunioni, point, incontri, colazioni, caffè. A Sanremo, la corsa alla poltrona di primo cittadino è partita ad ottobre e tra poco meno di due mesi sapremo chi sostituirà l'attuale sindaco Alberto Biancheri. 

Tra le varie problematiche  trattate dalla nostra testata come asfalti, rifiuti, decoro urbano, liste, listoni e coalizioni questa volta abbiamo concentrato l'attenzione su come le famiglie dei candidati hanno reagito alla scelta della candidatura.

Fulvio Fellegara, candidato centrosinistra, supportato dal Partito Democratico, vede nella moglie un supporto insostituibile: "Quello che riesco a fare è grazie a lei".

Gianni Rolando, candidato per il centrodestra appoggiato dai partiti e dal movimento Andiamo!  sorride ripensando alla frase del nipote: " Nonno, allora diventi Governatore."

Ovviamente la nostra testata aveva interpellato anche il candidato civico Alessandri Mager che, tramite il suo ufficio stampa, ha fatto sapere" di non aver piacere ad interloquire con Primocanale"

GENOVA - Strappano marsupio con dentro quasi trentamila euro a un uomo con i tratti somatici orientali, forse un cinese, presumibilmente l'incasso di un'attività commerciale, e poi provano fuga a bordo di un'auto, ma vengono rintracciati nel volgere di pochi minuto, fermati e denunciati dai poliziotti delle squadre "Nibbio" delle volanti che perlustrano in borghese la città in moto.

Singolare il fatto che i quattro hanno evitato l'arresto perché la vittima dell'aggressione non è stata ancora rintracciata. I quattro, tre italiani (fra cui una donna alla guida) e un cinese, così per ora se la sono cavata con una denuncia a piede libero per rapina.

E' successo nella zona di Staglieno: a lanciare l'allarme è stato un passante che ha assistito alla rapina e ha subito telefonato al 112.

Sul posto sono arrivate in pochi minuti le pattuglie delle volanti in moto che hanno perlustrato la zona riuscendo così a intercettare la vettura dei quattro giovani rapinatori nei pressi del casello autostradale. Addosso avevano ancora la refurtiva, i soldi in contanti, quasi trentamila euro. Molto denaro.

La cosa strana e pure un po' sospetta è stata che la vittima non si trova, questo potrebbe significare semplicemente che il proprietario del denaro potrebbe sporgere denuncia in un secondo tempo, o forse l'ho ha fatto in un altro ufficio di polizia o dei carabinieri.

Ma potrebbe anche significare che il possessore dei soldi preferisce non sporgere denuncia per evitare di dovere spiegare la provenienza di quella ingente somma in contanti.

Non è impossibile fra l'altro ipotizzare che il connazionale della vittima possa essere il "basista", colui che ha fornito ai complici le indicazioni per il colpo.

A margine dell'intervento i poliziotti hanno poi appreso che uno dei tre italiani denunciati era ricercato per un altro reato commesso in un'altra regione, per questo il giovane è finito in galera.

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Dopo oltre 20 anni il Consiglio di Stato ha confermato la revoca del finanziamento statale, all'incirca 700mila euro,  per la realizzazione di un laghetto artificiale sulle alture di Pompeiana. L'invaso, capace di contenere oltre 6mila metri cubi di acqua e il cui progetto risale agli anni '90, non ha mai passato il collaudo poiché, per ben due volte, i teli sono stati squarciati dal peso dell'acqua.

" E' una situazione Kafkiana - ha dichiarato il sindaco Vincenzo Lanteri -perché dopo così tanti anni il paese si trova a dover far fronte, con il proprio bilancio, ad una sentenza del Consiglio di Stato, che io trovo profondamente ingiusta, che ci 'condanna' a pagare una somma ben al di là delle nostre possibilità e che ci trova in default. Ovviamente ci opporremo con tutte le nostre forze, combatteremo fino alla fine, venderemo molto cara la nostra pelle. Il consiglio di Stato si è allineato alla tesi sostenuta dal TAR che ha messo in mora il comune chiamandolo corresponsabile degli errori fatti dai professionisti che hanno seguito l'opera dall'inizio alla fine e che sono , con il comune, già in contenzioso per quanto riguarda le responsabilità in solido e per quanto riguarda le responsabilità in sede civile."

Lanteri punta il dito sui responsabili del progetto " Ognuno - ha spiegato - si assumerà le proprie responsabilità. Il tribunale si è già dichiarato condannando uno tecnici a risarcire il comune con una cifra discreta. Vedremo come andrà a finire, sicuramente faremo il possibile per fare in modo di non dovere pagare errori del passato. Ho già dato incarico ai nostri legali per capire come fare per opporci o per lo meno dilatare i tempi"

L'opera, il cui appalto fu affidato ad una ditta di Caserta, venne collaudata per la prima volta nel 2007 ma le problematiche legate  alla progettualità vennero definite insanabili. Il mistero avviò così l'iter per il finanziamento concesso.