Cronaca

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Nivoi e Queirolo attualmente detenuti. In corso visita consolare
2 minuti e 49 secondi di lettura
di An.De.
Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas
Anche Genova è in fermento dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana in acque internazionali. Tra i membri della missione umanitaria diretta a Gaza, due genovesi, Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas, sono stati sequestrati nella notte e sono attualmente detenuti da Israele.
 
La sindaca Silvia Salis ha contattato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani per ottenere rassicurazioni sulla loro incolumità, mentre a Genova si intensificano le proteste con presidi e lo sciopero generale indetto per oggi. 

L’abbordaggio della Global Sumud Flotilla

Nella notte di mercoledì, alle 22:15, la nave All In, parte della missione umanitaria pacifica Global Sumud Flotilla, è stata abbordata dall’esercito israeliano in acque internazionali, in violazione delle norme marittime. A bordo c’era Pietro Queirolo Palmas, 22 anni, marinaio genovese, insieme a Josè Nivoi, noto portuale e attivista.
 
Secondo i genitori di Pietro, Sara Urgeghe e Luca Queirolo Palmas, nell’ultimo messaggio ricevuto il giovane ha riferito di essere stato colpito con getti d’acqua a pressione e sostanze urticanti, nonostante l’assenza di resistenza da parte degli attivisti. "Chiediamo un intervento urgente per difendere nostro figlio e condannare l’operato israeliano", hanno dichiarato, sottolineando che sul primo ministro israeliano pende un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale per il reato di genocidio.

La risposta istituzionale

La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha espresso “forte preoccupazione” per la sorte dei due cittadini genovesi e degli altri componenti della flottiglia. In una telefonata al ministro degli Esteri Antonio Tajani, Salis ha chiesto garanzie sull’incolumità di Nivoi e Queirolo Palmas e il loro immediato ritorno a casa. Tajani ha assicurato che non risultano notizie di maltrattamenti agli attivisti detenuti e ha comunicato che è in corso una visita consolare. Al termine di questa, il vicepremier si impegna a fornire un aggiornamento alla sindaca. Salis ha ribadito l’importanza di mantenere le manifestazioni pacifiche, in linea con gli obiettivi umanitari della missione.

Chi sono Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas

Josè Nivoi, figura di spicco tra i “camalli” genovesi, è un punto di riferimento del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali e referente del sindacato Usb per il porto di Genova. Da anni impegnato contro il traffico di armi attraverso il porto, Nivoi ha collaborato con Music For Peace per raccogliere 800 tonnellate di generi di prima necessità, coinvolgendo migliaia di genovesi in un gesto di solidarietà.
 
Pietro Queirolo Palmas, 22 anni, è un marinaio che lavorava su yacht di lusso prima di unirsi alla Global Sumud Flotilla. Intervistato dal giornalista di Primocanale Lorenzo D’Agostino, a bordo della flottiglia, Pietro aveva dichiarato: "Voglio cambiare il mio modo di vedere il mare, non solo come lavoro ma come strumento di solidarietà per un popolo oppresso". Partito da Barcellona dopo aver contribuito a riparare le imbarcazioni della missione, il giovane ha ricevuto migliaia di like e messaggi di supporto sui social, diventando un simbolo di impegno umanitario.Proteste a GenovaLa notizia dell’abbordaggio ha riacceso le proteste in città.
 
Ieri, i varchi portuali sono stati bloccati, e oggi Genova è teatro dello sciopero generale indetto da Cgil e Usb, con presidi fissi organizzati in solidarietà alla flottiglia. La tensione è alta, ma l’appello della sindaca è chiaro: “Chiedo che le manifestazioni restino pacifiche, nel rispetto degli obiettivi della missione umanitaria”.
 
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