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SAVONA - Le imprese che rientrano all'interno dei 21 comuni dell'area di crisi industriale complessa del Savonese potranno iniziare a compilare la domanda di agevolazione prevista dal bando da 3 milioni di euro di Regione Liguria a sostegno della ricerca industriale, dello sviluppo sperimentale e del trasferimento tecnologico.

È attiva da oggi, 29 aprile, sul sito di Filse la modalità offline della misura. La procedura consente alle piccole, medie e grandi imprese in forma singola o associata (costituite in ats) di richiedere agevolazioni a fondo perduto fino a un massimo di 750 mila euro. I progetti, per essere ritenuti ammissibili, devono avere un costo non inferiore ai 200 mila euro. Sono consentiti interventi per: spese del personale (al max 70%); costi relativi a strumentazione e attrezzature; costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti (al max 40%); altri costi d'esercizio (es: materiali, forniture); spese generali. I progetti potranno essere presentati dal 20 maggio al 5 giugno attraverso lo sportello "Bandi On Line" di Filse.

"Vista la concomitanza di più bandi regionali, per evitare eventuali sovraccarichi del sistema informatico, abbiamo ritenuto necessario spostare di due settimane l'apertura di questa importante misura - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico Piana -. Una prima dotazione economica, da 3 milioni di euro, indirizzata all'attrazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico. Le domande saranno presentabili dal 20 maggio, ma già da oggi, 29 aprile, le imprese potranno iniziare a compilare su Filse la domanda, accedendo alla procedura offline, per non farsi poi trovare impreparate al momento opportuno. A questa prima opportunità daremo nei prossimi mesi seguito attivando ulteriori 17 milioni di euro regionali in favore del territorio savonese, 15 dedicati agli investimenti produttivi e 2 alla creazione d'impresa".

GENOVA - Ecco le immagini da vicino dell'enorme rigassificatore di Livorno, gemello di quello di Piombino che sarà trasferito a Vado fra circa due anni (LEGGI QUI), non senza polemiche (LEGGI QUI). Qui lo vediamo a Genova, negli spazi di San Giorgio del porto, da dove prenderà la via per Marsiglia, dove proseguirà la manutenzione nel bacino con dimensioni adeguate. Peraltro per lunedì è in programma una conferenza stampa di Regione Liguria proprio in loco. Ma perchè il rigassificatore di Livorno ha lasciato la sua sede? Troviamo risposta nel sito di Olt che ne è proprietaria e che a gennaio ha pubblico questo comunicato: 

"OLT Offshore LNG Toscana comunica che il Terminale FSRU Toscana sarà sottoposto ad una manutenzione straordinaria in cantiere, con conseguente fermata dell’impianto, programmata dall’inizio di aprile 2024 alla fine di ottobre 2024.

Nello specifico, a seguito delle continuative attività di monitoraggio tecnico, la società ha deciso di effettuare un intervento volto alla sostituzione del cuscinetto del sistema di ancoraggio del terminale FSRU Toscana, sistema progettato e realizzato al fine di garantire la rotazione del Terminale attorno alla torretta geostazionaria permanentemente ancorata al fondale marino. Sono attualmente in corso le procedure per programmare la sospensione delle operazioni e procedere con l’intervento di sostituzione del cuscinetto. OLT ha predisposto un opportuno sistema di controllo e monitoraggio del sistema di ancoraggio, in virtù del quale afferma che, attualmente, le condizioni permettono la piena operatività del Terminale senza alcuna ripercussione in termini di sicurezza e alcun impatto ambientale".

LA SPEZIA - Sotto il Segno del porto 2, una grande occasione di confronto organizzata dal porto della Spezia: ecco il nostro servizio speciale.

LA SPEZIA - Il porto spezzino aggiunge un tassello al percorso verso la transizione energetica: nell’area demaniale marittima di accesso e sosta autotreni in località Stagnoni è stato installato Edux un impianto di GNL- Gas Naturale Liquefatto e di Gas Naturale Compresso.

“L'installazione di questo impianto – commenta il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva -, frutto del lavoro svolto dall’AdSP  nell'ambito del progetto europeo Interreg Italia-Francia Marittimo GNL FACILE, si inserisce nel contesto più ampio delle politiche di transizione energetica che stiamo portando avanti, dall’elettrificazione delle banchine che consentiranno di avere nel 2025 a La Spezia il molo Garibaldi attrezzato per il cold ironing, al blue flag che ha dato i suoi risultati in termini di riduzione delle emissioni, all’idrogeno che rappresenta una ulteriore opportunità che soprattutto il settore della nautica intende cogliere e che noi stiamo sostenendo. L’obiettivo di una progressiva decarbonizzazione si può raggiungere anche grazie a iniziative come quella di oggi che caratterizza ulteriormente il nostro sistema portuale in modo innovativo, sostenibile ed europeo”.

La concessione quadriennale per l’installazione e la gestione dell’impianto è a capo della Società HAM Italia S.r.L che sottolinea tramite l’Amministratore delegato Aldo Bernardini: “un passo avanti verso la decarbonizzazione del trasporto su strada e, nel contesto del progetto GNL Facile anche del trasporto navale. Siamo felici di mettere a disposizione della comunità un impianto di rifornimento così tecnologicamente avanzato ed affidabile capace di rifornire ogni tipo di veicolo pesante e leggero”

“Tutte le iniziative di sviluppo della rete delle infrastrutture di approvvigionamento e di distribuzione del GNL, e sempre più di bioGNL, sul territorio nazionale – aggiunge Andrea Arzà presidente di Assogasliquidi-Federchimica, l’associazione che rappresenta le imprese del GNL e GPL in Italia - sono infatti un volano per la crescita e diffusione del carburante che ha un ruolo significativo nella decarbonizzazione del trasporto pesante sia stradale che marittimo”.

“Il GNL e il bioGNL sono soluzioni che riducono significativamente le emissioni inquinanti, dimostrando il loro potenziale nel contribuire a un futuro più sostenibile. Investire in impianti come questo significa credere in un futuro energetico pulito per il nostro Paese” conclude Dario Soria, direttore generale Assocostieri, finanziatori della struttura.