Crisi AMT, dopo la lunga commissione comunale dedicata, trasmessa anche in parte in diretta da Primocanale, continuiamo ad approfondire i vari aspetti: che cosa si rischia, sia a livello di posti di lavoro, che di servizio, che di numero di corse, sia a Genova che in provincia, che nell'entroterra. Incontriamo Andrea Gamba, segretario Filt Cgil Genova.
Per la Cgil dati drammatici: l'azienda è in tecnicamente in fallimento
"Ieri è stata richiesta la garanzia dell'occupazione, insieme alla tutela dei salari e della normativa, oltre alla certezza che l'azienda rimanga pubblica in house. AMT conta circa 3.000 lavoratori che svolgono il servizio di trasporto pubblico storico nella città e provincia di Genova. I dati emersi dalla commissione sono drammatici: l'azienda è tecnicamente in fallimento. Il Consiglio Comunale e la Giunta hanno intenzione, con il prossimo piano di risanamento, di mantenere pubblica AMT e salvaguardare l'occupazione, ma sarà necessario investire capitali importanti. Si tratta di un'operazione difficile ma sembra l’unica strada percorribile per uscire dal pantano.
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Tagli alle corse: da un anno 8% in meni di servizio giornaliero
Dal settembre 2024 si registra un taglio strutturale giornaliero di circa 70-80 turni, ovvero il 7-8% del servizio, già tagliato ogni giorno per due motivi principali: mancanza di organico e soprattutto mancanza di autobus, di ogni tipo, dal piccolo al grande. La carenza si deve al fatto che la programmazione degli acquisti era concentrata sui mezzi del Quattro assi, i cui ritardi non hanno permesso di sostituire temporaneamente i mezzi fermi.

60-70 autobus guasti al giorno
Ci sono circa 60-70 autobus guasti al giorno, con fornitori che non forniscono pezzi di ricambio perché non pagati da febbraio, causando quindi la fermata dei mezzi. Situazione dei lavoratori e futuro occupazionale. I mezzi che escono in servizio sono sicuri, lo dico per tranquillizzare i cittadini.
Lavoratori: al momento non ci sono tagli previsti
Sul fronte lavoratori, non ci sono tagli certi al momento. Il piano, atteso per lunedì, sarà centrato sui ricavi e non sui tagli dei costi, come richiesto. Un incontro con il Presidente Berruti presenterà il piano di risanamento, veicolo fondamentale per i prossimi tre anni. Il Comune di Genova e la Regione Liguria dovranno mettere in campo risorse ingenti.
Trasporto provinciale ex ATP e rischio appalti
Nel trasporto provinciale, soprattutto nell'entroterra e in zona Tigullio, ci sono problemi con alcuni fornitori esterni ad AMT in appalto, che potrebbero mettere a rischio il servizio. In particolare, l'azienda Riccitelli, che fornisce servizi su parte del territorio tra Torriglia e Carrasco, ha minacciato di restituire le chiavi del servizio a causa di ritardi nei pagamenti (circa un milione e mezzo di euro di credito vantato). Grazie all’intervento della Prefettura di Genova si è creato un tavolo di crisi per tamponare la situazione temporaneamente.
A rischio 50 linee della Fontanabuona e scuolabus
Le zone a rischio sono la Val Fontanabuona, Torriglia e la vallata verso Bobbio. Il servizio coinvolge sia il trasporto pubblico locale sia gli scuolabus, quindi interessa anche studenti e famiglie. La situazione attuale è ferma e normalizzata, seppur precariamente, in attesa di nuove soluzioni per le prossime settimane. Tra queste zone e i servizi scuolabus si contano circa 50 linee".
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IL COMMENTO
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