Si è aperta questa mattina, nella Sala Maestrale dei Magazzini del Cotone, la Genoa Shipping Week, la grande rassegna dedicata all’economia del mare organizzata da Assagenti. La manifestazione, che si alterna ogni anno tra Genova e Napoli, riunisce per una settimana imprese, istituzioni e professionisti dello shipping internazionale. La cerimonia d’apertura è stata condotta dal giornalista Luca Telese, affiancato dal collega Francesco Ferrari, con l’accompagnamento musicale della banda del Liceo Pertini e l’esecuzione di Creuza de mä interpretata dallo studente Tommaso Colletti.
Il messaggio di Gianluca Croce
Il primo a salire sul palco è stato Gianluca Croce, presidente di Assagenti, che ha aperto la kermesse con un messaggio dedicato alle radici e al futuro del settore: “Iniziamo una settimana che alterna momenti ludici e congressuali, ma il cuore resta legato alle eccellenze genovesi. Vogliamo mostrare i cambiamenti del mondo dello shipping, un comparto che offre grandi opportunità ai giovani. Tante cose si svolgeranno, e il culmine sarà il nostro grande dinner”.
Giovani e formazione
Croce ha posto con forza l’accento sulla formazione e sul rapporto con i giovani: “Crediamo tanto nei giovani e vogliamo dare allo shipping un’immagine moderna. Abbiamo strumenti, commissioni e relazioni con enti formativi: possiamo vantare percentuali di assunzioni vicine al 100%. Nonostante questo, si fa fatica a trovare addetti, spesso attratti da miraggi esteri. Noi vogliamo ricordare quanto sia importante il nostro mondo: gli agenti marittimi sono il legame tra mare e terra”.
Infrastrutture e regole certe
Nel suo intervento, Croce ha sottolineato i nodi infrastrutturali come tema centrale: “Genova può essere un modello per l’Italia. La nuova diga sarà fondamentale per aumentare gli spazi, e la digitalizzazione rappresenta un passaggio obbligato. Ma voglio mantenere il diritto di lamentarmi: abbiamo bisogno di certezze sui tempi di realizzazione delle opere”. Un richiamo netto alla necessità di regole chiare e di una pianificazione coerente con la crescita del comparto.
Il futuro del cluster marittimo
“Il cluster marittimo – ha proseguito Croce – è molto unito e rapido ad adattarsi al mercato. A Genova lo abbiamo dimostrato nei momenti difficili. Oggi siamo in una fase ideale: nuovo ammiraglio, nuovo presidente del porto dopo anni di commissariamento. Ora tocca a noi rimboccarci le maniche. Vogliamo un porto attrattivo per gli investitori, che rappresenti il nostro futuro”.
Tecnologia e rapporto umano
Pur riconoscendo il ruolo della tecnologia, Croce ha ribadito la centralità delle relazioni personali nel mondo dello shipping: “Usiamo molta tecnologia, ma non vogliamo che sostituisca il tocco umano. L’interlocutore fisico resta importantissimo. Nel nostro mondo vale ancora una stretta di mano”.
Il grande dinner
Il momento culminante della settimana sarà, come da tradizione, lo Shipbrokers and Shipagents Dinner, che quest’anno stabilirà un record di partecipazione con oltre 4 mila invitati. L’evento si terrà giovedì sera nel padiglione Jean Nouvel al Waterfront di Levante, trasformando Genova per una notte nella capitale mondiale dello shipping.
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IL COMMENTO
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