Porto e trasporti

Torna alla homepage
2 minuti e 3 secondi di lettura
di Matteo Angeli

Il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, conferma la sua intenzione di entrare nell'azionariato delle società di trasporto pubblico regionale, rinnovando l'ipotesi di una gestione In HOUSE, ovvero tramite enti pubblici senza ricorrere a soggetti esterni. Tuttavia, questa prospettiva si scontra con la difficile situazione economica di Amt, la principale azienda di trasporto locale, e con il recente rapporto critico dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) che ha sconsigliato il modello attuale di gestione per la sua inefficienza e i costi elevati per la finanza pubblica.

L'ostacolo principale è infatti rappresentato dal bilancio di Amt, da anni al centro di polemiche anche legali. Ai sensi della legge Madia, un ente pubblico non può continuare a operare in In HOUSE se la società partecipata presenta perdite. Nel caso di Amt, queste perdite ammonterebbero a decine di milioni di euro, mettendo a rischio la legittimità del modello gestionale adottato dal Comune di Genova e dalla Città Metropolitana.

Nel corso di un'intervista a Primocanale, Bucci aveva sottolineato la necessità che l'Amt presentasse finalmente il bilancio, definendo «illegale» un consolidato comunale che non includeva i dati di Amt. Tuttavia, ad oggi il bilancio di Amt non è stato ancora reso pubblico, e nel consolidato del Comune di Genova non risultano né le perdite previste né alcuna indicazione che tenga conto della situazione reale dell'azienda.

Nel frattempo, società di revisione indipendente come PricewaterhouseCoopers (PWC) stanno effettuando analisi approfondite dei conti di Amt per fare chiarezza sulla reale situazione finanziaria. La mancanza di trasparenza alimenta dubbi e perplessità, soprattutto mentre cresce l'ipotesi che l'azienda possa essere messa a gara pubblica, seguendo le indicazioni dell'Anac.

In questo scenario si inserisce anche la proposta di creare una nuova società regionale che inglobi tutte le aziende di trasporto liguri, un progetto che avrebbe il fine di razionalizzare la gestione e migliorare l'efficienza, ma che presenta anch'esso incognite legate a bilanci incerti e questioni normative.

Il futuro del trasporto pubblico in Liguria resta dunque incerto: si procederà ancora con una gestione pubblica In HOUSE, come auspica il presidente Bucci, o prevarrà l'opzione di privatizzare almeno parzialmente tramite gara d'appalto? Il nodo da sciogliere rimane la situazione finanziaria di Amt e la sua trasparenza di bilancio, elemento irrinunciabile per garantire la legittimità e la sostenibilità dell'intero sistema.

Gli enti coinvolti, Comune di Genova, Città Metropolitana e Regione, sono chiamati a fare chiarezza e trovare una soluzione condivisa, che tuteli sia le esigenze dei cittadini utenti sia le regole della finanza pubblica e del diritto amministrativo. 

TAGS