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GENOVA - Il vicepresidente del consiglio regionale, nonché consigliere regionale del Partito democratico Armando Sanna, ha presentato un'interrogazione in aula per chiedere delucidazioni alla città metropolitana per far luce sulla questione della restituzione delle somme ai cittadini per la mancata depurazione delle acque. Una Iri che ha fatto strada anche all'intervento del difensore civico di Regione Liguria Francesco Cozzi, a seguito dell'ordinanza della Corte di Cassazione che ha stabilito che non può essere applicata la quota di depurazione per le utenze servite da impianti non in linea con la normativa e che, per questo motivo, invita i gestori del servizio ad adeguarli alle più recenti pronunce.

"Siamo di fronte a una tematica molto delicata, che interessa tanti sindaci e migliaia di liguri, molti impianti sul territorio regionale non svolgono attività di depurazione secondo la direttiva 91/271 Cee, ma i gestori continuano a pretendere il pagamento della quota di depurazione - spiega il consigliere regionale del Partito democratico Armando Sanna -. La corte costituzionale ha già stabilito il legittimo rimborso a favore dell'utente ma, a oggi, sia i comuni che i cittadini si trovano in grande difficoltà nel capire di chi siano le responsabilità".

A seguito della pronuncia della Suprema Corte, i gestori dovranno rimborsare gli utenti che, nel corso degli anni, hanno versato il canone di depurazione pagando un servizio che non veniva erogato. "Il problema da tempo vede impegnato questa Autorità di Garanzia - aveva dichiarato nelle scorse ore Francesco Cozzi - e riguarda i gestori del servizio idrico integrato che operano negli Ambiti territoriali ottimali (ATO) delle Province e della Città metropolitana di Genova. Sono numerosi, infatti, gli utenti che nel corso degli anni hanno ricorso al difensore civico per segnalare problemi relativi al regime tariffario e alle condizioni della rete di distribuzione".

Inizialmente sono state numerose le sentenze dei tribunali civili, che si sono espresse a favore degli utenti, anche la Corte di Cassazione si è pronunciata, in via definitiva a favore dei cittadini. Il dossier riguarda anche fatture con costi ingiustificati, perdite occulte, ma anche sospensione della fornitura di acqua a nuclei familiari dove sono presenti minori o persone fragili. Sono state soprattutto le carenze strutturali degli impianti idrici dell'imperiese che hanno provocato grandi disagi, in particolare, per gli abitanti di Andora, Stellanello e Giustenice.

"Visto il pasticcio, aspettiamo che vengano al più presto definiti i termini per la restituzione delle somme e vengano definiti i meccanismi di informazione in modo che siano omogenei su tutto il territorio - prosegue il consigliere regionale Armando Sanna -. Da parte nostra, dopo l’interrogazione che ho presentato in consiglio regionale, continueremo a vigilare e dare battaglia".

GENOVA - Una legge ad hoc per i caregiver, ovvero le persone che si prendono cura di un genitore malato o di un altro familiare. Questa la proposta del Partito democratico in consiglio regionale, che dovrebbe trovare l'apertura dell'intera aula e della giunta del presidente Toti. Secondo le indagini dell’Istat in Italia le persone che si prendono cura di un genitore malato o di un altro familiare sono circa 8 milioni, di cui 2 mln con situazioni molto gravi da gestire e oltre il 60% sono donne con altri ruoli familiari da sostenere.

In Liguria la stima parla di circa 220 mila caregiver familiari (poco meno del 60% donne), di cui circa 45 mila con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali. I caregiver offrono un importante contributo al welfare nazionale rendendolo sostenibile, soprattutto in previsione del consistente aumento della popolazione anziana a cui si assisterà nei prossimi anni e che in Liguria tocchiamo con mano già oggi, con una quota di over 65enni pari al 28,9% e una di ultra 80enni del 10,4%, percentuali più alte di tutta Italia.

"Si tratta di una proposta di legge importantissima perché affianca le già necessarie misure a sostegno delle persone con disabilità o non autosufficienti, alle misure che vanno a sostegno di coloro che dedicano una parte della loro vita all'assistenza di un familiare in grande difficoltà - spiega il primo firmatario Roberto Arboscello, vice capogruppo in consiglio regionale del Partito democratico -. Si tratta di una figura sottostimata in Liguria, sono circa 230 mila le persone che dedicano la loro vita ai familiari, trascurando lavoro e famiglia con grandi ricadute fisiche e psicologiche". I dem credono quindi che sia arrivato il momento di riconoscere i caregiver come figura professionale a tutti gli effetti anche se gestita a livello familiare. Ma si tratta di un percorso che guarda anche al futuro. "L'obiettivo è quello di dare sostegno in famiglia e sul lavoro, con la possibilità di una maggiore flessibilità con il datore di lavoro, ma anche con malattie e infortuni" prosegue Arboscello.

L'impressione, dai banchi del Partito democratico, è che si tratti di un tema bipartisan e sentito, e per questo potrebbe esserci il disco verde da parte della maggioranza. "Le risorse che chiediamo sono di circa 800 mila euro che si affiancano a quelle del Governo, noi le vogliamo mettere a disposizione dei familiari in difficoltà. Si tratta di un importante riconoscimento per quelle figure che tengono in piedi il Welfare sociosanitario" ha concluso il consigliere regionale Arboscello.

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SANREMO - Deciso, entusiasta e determinato a ribadire quanto il Movimento Andiamo! (da lui fondato) sia l’unica lista civica di centro-destra il cui obiettivo sia ascoltare la gente. Maurizio Zoccarato come promesso, in campo a sostegno del candidato sindaco di Sanremo Gianni Rolando supportato dai partiti, in primis Fratelli di Italia.

“Siamo la lista dei bottegai fieri delle nostre radici - le parole di Zoccarato -. L’obiettivo è ascoltare la gente, risolvere i problemi, concentrarci sulle piccole cose poiché al candidato sindaco spettano le grandi opere. La nostra lista è composta da persone capaci, perbene, che conoscono la città”.

Zoccarato, imprenditore ed ex sindaco di Sanremo, non perde l’occasione per definirsi coerente con i suoi ideali soprattutto quando parla dei partiti del centro-destra che compatti sosterranno la candidatura di Rolando.

I cambi di casacca non preoccupano il presidente della Liguria Giovanni Toti. Nel day after del ritorno in Forza Italia di un suo fedelissimo come Angelo Vaccarezza, il governatore si mostra tranquillo. L'amarezza, e la delusione politica e personale, d'altronde, l'aveva già espressa quando uno dei suoi uomini si era dimesso da capogruppo in consiglio regionale, lasciando basiti tutti, presidente compreso. E forse, senza troppi voli pindarici, Giovanni Toti sapeva già che la mossa di Vaccarezza avrebbe portato successivamente alla sua fuoriuscita dal partito. "Non sono assolutamente preoccupato, mi sembra che in questa regione l'area civica che gira attorno alla lista arancione del consiglio regionale, ma ancora di più in generale dei sindaci, da ponente a levante, sia un'area vasta, solida, baricentrica rispetto a una coalizione che sta facendo il proprio lavoro - commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. La coalizione non perde nessuno e rimane nell'alveo di centrodestra".

L'obiettivo, senza troppi giri di parole, è chiaro: Toti non ha intenzione di lasciare indietro quell'anima civica che rappresenta in Liguria e che è nata da una sua intuizione quasi dieci anni fa. L'augurio al suo ex braccio destro è quello della buona sorte, con la speranza che possa dare il proprio contributo costruttivo come fatto fino a oggi. "Il nostro obiettivo deve rimanere quello di cambiare questa regione profondamente, ci stiamo assumendo la responsabilità anche di scelte complesse che stiamo portando avanti su questo territorio in modo netto e deciso - prosegue Toti -. I numeri dell'economia (quelli che fanno crescere la regione, dal turismo all'occupazione), sono numeri straordinariamente buoni rispetto alla media nazionale: siamo nella direzione giusta. A loro auguro di trovare fortuna dove la cercano evidentemente". E il riferimento, senza ombra di dubbio, è agli oramai ex arancioni che, soprattutto nel savonese, hanno seguito le orme di Angelo Vaccarezza.

A metterci lo zampino, in queste settimane concitate, la corsa verso le Europee, che come ripetiamo, come un mantra, vede un confronto serrato, tutti contro tutti dei partiti. Perché, si sa, si vota con il proporzionale. "Le Europee incidono e influiscono a far accrescere un clima di effervescenza generale nei partiti nazionali e questo è un Paese dove ogni sei mesi si vota, e il termometro della febbre politica tende a crescere - prosegue il presidente Toti -. Ognuno cerca di utilizzare quelle occasioni per le proprie ambizioni personali, penso che siano un motore e tutti devono cercare di dare il meglio, ma questi non possono contrastare gli obiettivi collettivi di serenità, tranquillità e stabilità di una maggioranza che ha ancora molto da fare". L'auspicio, neanche troppo velato, è che tutti mantengano saldo "il senso di responsabilità". Ma in politica, si sa, spesso tutto è concesso.

Eppure il calciomercato è finito, quello invernale di riparazione. Ma nella politica, si sa, è sempre tempo di ingressi, ritorni, fuoriuscite. E adesso, al centro del battage politico, c'è proprio Forza Italia, nel segno del suo fondatore Silvio Berlusconi, che negli anni ha sempre aperto a nuovi ingressi. Chi entrava, sapeva che il presidente era uno, e che sarebbe restato per sempre lui. E allora, "chi non muore si rivede": a rientrare tra gli azzurri ci ha pensato Angelo Vaccarezza, fedelissimo di Giovanni Toti in questi anni, arancione di nome e di fatto.

L'ex capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale aveva, probabilmente, calcolato le dimissioni prima e l'ingresso in Forza Italia dopo. Da oggi però, è ufficiale. Con lui anche il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri e altri sindaci, assessori e consiglieri. Tra loro Luigi Pignocca (nuovo coordinatore provinciale Savona) e Luciano Stazi (nuovo coordinatore cittadino Savona). L'occasione è stata la tappa Genova-Roma, alla presenza del coordinatore nazionale Antonio Tajani. Presenti, nella capitale, anche il deputato Roberto Bagnasco e il coordinatore regionale Carlo Bagnasco.

"L’obiettivo del partito è di costruire il 'centro di gravità permanente' della politica italiana, attraverso l’apporto di persone che sappiano rappresentare i territori e che conoscano alla perfezione la macchina amministrava per cambiare veramente la vita dei cittadini - si legge nella nota di Forza Italia -. L’ingesso e ritorno in FI di Vaccarezza e di altri, tra sindaci assessori e consiglieri, che seguiranno, permette al partito di essere più forte e ambito e di aver maggiori punti di riferimento in Liguria, ma non solo, questa operazione nata anche dalla collaborazione tra Liguria e Piemonte grazie all’intervento del presidente Alberto Cirio, è il forte segnale di un rinnovato entusiasmo e di una grande sinergia e collaborazione tra regioni". Forza Italia ha dato il via alle prime mosse, tra uno scacco e l'altro, in vista delle Regionali 2025, dove ogni novità sarà ribattuta, colpo su colpo.