
Disco rosso su Gaza in consiglio regionale. L'aula ha respinto la mozione del Movimento Cinque Stelle e gli ordini del giorno di Linea Condivisa e Alleanza Verdi e Sinistra per chiedere alla Regione di sospendere i rapporti istituzionali, commerciali e militari con Israele e di prendere le distanze dal governo israeliano.
Le proposte del centrosinistra
La mozione del Mov5s, esposta in aula dal consigliere Stefano Giordano, condanna le operazioni militari israeliane e invoca la sospensione di tutti i rapporti, istituzionali, commerciali e militari, tra la Liguria e Israele, sollecitando inoltre una pressione sul governo italiano e l'Ue per l'adozione di sanzioni e la revisione degli accordi bilaterali. Il documento a firma di Gianni Pastorino (Linea Condivisa) riconosce la gravità dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, segnala una risposta militare sproporzionata da parte di Israele e chiede la sospensione dei rapporti con le istituzioni israeliane, mantenendo soltanto quei contatti strettamente legati ad iniziative per la pace. Inoltre, l'ordine del giorno di Avs, esposto da Selena Candia, denuncia l'impatto umanitario immediato sulla popolazione civile di Gaza, in particolare su minori, ospedali e operatori umanitari e, rimarcando precedenti atti simili di Puglia ed Emilia-Romagna, propone una condanna formale, l'immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e la sospensione di ogni forma di cooperazione ufficiale, accademica e commerciale con il governo israeliano.
Le posizioni dei partiti
Unanime il 'no' da parte della maggioranza di centrodestra. Vince Liguria-Noi Moderati e Orgoglio Liguria hanno spiegato, all'unisono, che se "si vuole perseguire la pace si deve tenere aperto ogni tipo di canale", Rocco Invernizzi (FdI), Sara Foscolo (Lega) e Carlo Bagnasco (FI) hanno puntato sulla "necessità di dialogo per motivare il loro voto contrario ai tre documenti presentati dalle minoranze". "Il tema è se la maggioranza è in grado di sottolineare chi sono i responsabili di quello che accade in Palestina", così Simone D'Angelo (Pd) è intervenuto nella discussione parlando anche di una "premier Meloni genuflessa a Netanyahu", la dem Katia Piccardo ha espresso "sgomento per una posizione così radicale da parte del centrodestra".
"L'ipocrisia di chi sostiene che non competa alla Regione Liguria una presa di posizione di questa natura si scontra non solo con i recenti posizionamenti politici della Regione Puglia e della Regione Emilia - Romagna, che hanno sostenuto ed approvato ordini del giorno in linea con quelli proposti oggi durante il Consiglio Regionale Ligure, ma si fa scudo di una millantata posizione pacifista tanto citata quanto mal praticata. Il risultato è che la Regione Liguria finisce col restare in silenzio su una situazione umanitaria gravissima, dove a rimetterci sono le persone più fragili: bambine, bambini, donne, anziane, anziani, neonati che muoiono tra le bombe, o sopravvivono a stento tra violenza, povertà, sete, fame. I consiglieri di centrodestra oggi si sono resi responsabili di aver voluto ignorare una tragedia di fronte alla quale è necessario non solo essere inorriditi ma anche compiere qualsiasi azione possibile, seppur limitata ai confini di una Regione" si legge nella nota del Partito Democratico.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Vi racconto la magia del concerto dei Beatles a Genova: "Io c'ero"
Fracchiolla dimesso solo da ruoli regionali, non da Genova Centro