
La sindaca Silvia Salis prende tempo sul futuro della sopraelevata, un'opera che per la città è stata da subito, e da sempre, strategica. La posizione della prima cittadina è di attesa, per valutare l'impatto che avrà il tunnel subportuale a Genova.
La posizione della sindaca Salis
"Sicuramente c'è prima l'intenzione di vedere quale sarà l'impatto dei flussi del tunnel subportuale prima di valutare il futuro della soprelevata che può essere un futuro misto. Può non essere un futuro definitivo, sì o no, ma può essere anche considerata non solo nella sua interezza, ma anche in parti con funzioni diverse con scopi diversi" ha commentato Silvia Salis raccontando dell'incontro avuto con Renzo Piano nella giornata di ieri. "Abbiamo avuto modo di approfondire questo, ci vorrà ancora molto tempo, ma noi siamo completamente a fianco del progetto del tunnel subportuale e di quello che sarà lo sviluppo di Genova una volta terminata questa grande infrastruttura" ha aggiunto Salis. La sindaca di Genova si prende quindi tempo, in attesa di valutare come e quando inizierà a prendere forma il tunnel. Quel che sembra certo è che dalla giunta progressista non ci sia nessuna fretta (né intenzione) di abbattere, almeno per il momento e totalmente, la strada che collega parte della città.
Tra tunnel e sopraelevata
Anche il senatore della XVII legislatura, già membro della Commissione Trasporti Maurizio Rossi, che negli anni ha portato avanti la sua battaglia sul ruolo della sopraelevata, è sempre stato molto chiaro sulla sua visione di città. Secondo Rossi il giorno che il tunnel subportuale "fosse finito abbattere la sopraelevata, anche parzialmente, sarebbe un suicidio per l'intera città, che ha bisogno semmai di due arterie di collegamento tra ponente e levante e di non sostituirne una con l'altra, peraltro con minore portata". La sopraelevata è lo sguardo sulla città: dal punto di vista logistico, strategico ma anche di immagine, e farne a meno dev'essere qualcosa di ben valutato e analizzato. Il tempo però, almeno in questa fase, è dalla parte di Salis. "Io nutro fortissimi dubbi sull’opera. Inizierà con un cantiere zero (come sempre fa Autostrade per far vedere che sembra che partano i lavori) come accaduto già per la Gronda, ma poi gli imprevisti saranno moltissimi e si assisterà a molti stop e non saprei prevedere quando potrà essere completato (loro dicono 5 anni annotiamolo per futura memoria)" commentava un anno fa Maurizio Rossi.
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IL COMMENTO
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