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GENOVA - Il Park Tennis Club Genova festeggia. La squadra femminile capitanata da Giorgia Buchanan ha raggiunto la Serie A1 femminile, raggiungendo il team maschile di Gianluca Naso. Nel 2024, anno in cui Genova è Capitale Europea dello Sport, il Park è l’unico circolo d’Italia ad avere due formazioni nel massimo campionao.

“Un risultato che ci rende orgogliosi – conferma Federico Ceppellini, presidente del Circolo di Via Zara – e che è frutto dello straordinario lavoro del Ds Stefano Scapin, della cpitana Giorgia Buchanan e di tutte le ragazze. Tutto il Consiglio direttivo e tutti i soci sono orgogliosi di questo risultato e questa festa se la sono meritata le ragazze per quanto hanno saputo fare in campo, con professionalità, passione ma anche uno straordinario senso di amicizia e attaccamento ai colori gialloblu”.

Alla celebrazione hanno partecipato le assessore Simona Ferro (Regione Liguria) e Alessandra Bianchi (Comune di Genova), il consigliere regionale Stefano Balleari, il presidente del Coni ligure Antonio Micillo e il numero uno della Fitp Liguria Andrea Fossati. Tanti gli attestati di stima per il Park, fiore all’occhiello dello sport genovese e ligure in campo nazionale.

“Una squadra fantastica che dopo 40 anni ha riportato le ragazze del Park Tennis Club Genova nel campionato di massima serie”, sottolinea Simona Ferro, assessore allo sport della Regione Liguria. Una vera e propria impresa perché so perfettamente quanto sia stato complicato raggiungere questo risultato. Ho avuto modo di vedere dal vivo alcune partite delle ragazze: mi hanno impressionato per la grande determinazione che mettevano in ogni punto, consapevoli dell’obiettivo chiaro che si erano prefissate. Grazie a loro, alla capitana Giorgia Buchanan, al ds Stefano Scapin e a tutti coloro che hanno lavorato per fare in modo che il Park Genova diventasse l’unico Circolo di tennis in Italia ad avere nel 2024 due squadre in A1, maschile e femminile. Un meraviglioso traguardo che fa brillare ancor di più la nostra Liguria.

“Il Park Tennis Club si conferma, anno dopo anno, un punto di riferimento in campo agonistico e, in accordo con i principi di 'Genova 2024 Capitale Europea dello Sport',  anche nella promozione dello sport e di tutti i suoi valori - dichiara l’Assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi - Per Genova, soprattutto in questa speciale annualità, è sicuramente un vanto poter esser rappresentata nei massimi campionati di Tennis maschile e femminile da questo prestigioso club. L'impresa condotta dalla squadra del capitano Giorgia Buchanan, con la promozione raggiunta nello scorso dicembre e festeggiata a Palazzo Tursi durante i Coppa Davis Days, è stata davvero entusiasmante perché è maturata attraverso la crescita di un gruppo coeso di ragazze, capace sia di mostrare determinazione e concentrazione sia di evidenziare bel gioco e voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo nei momenti più importanti".

“Complimenti a queste ragazze per lo spirito che hanno messo in ogni passaggio di questa impresa – aggiunte Stefano Balleari – si percepisce la grande coesione e l’amicizia tra loro”. Un grande plauso arriva anche da Antonio Micillo: “In uno sport individuale come il tennis – spiega il numero uno del Coni – è straordinario il senso di squadra che queste ragazze sono riuscite a costruire. Una vera vittoria del gruppo”. 

A sottolineare la bravura di tutto il Circolo è stato Andrea Fossati. “E’ fondamentale che i circoli e in particolare il Park che è il numero uno in Liguria, portino avanti una attività sportiva agonistica con questo impegno. Oltre alle due squadre in A1, qui ci sono oltre 30 squadre nei campionati giovanili e più di 200 ragazzi nella scuola tennis. E’ questo il vero valore di un circolo e per questo faccio i complimenti a Federico Ceppellini e al suo consiglio direttivo per questo straordinari impegno”.

Protagoniste assolute della serata le atlete: Cristiana Ferrando, Costanza Traversi, Alessandra Teodosescu, Lucia Gaio, Giulia Bizzari, Lucrezia Musetti. Un video saluto è arrivato da Darja Semeņistaja che è impegnata in Fed Cup. Una grande capionessa oggi numero 90 al mondo. Emozionati e felici Stefano Scapin e Giorgia Buchanan.

"Se è vero che la felicità è un unico intensissimo istante – sorride Stefano Scapin, direttore sportivo del settore femminile del Park - allora quell'istante è stato certamente l'ultimo punto giocato. Le urla, le corse incontenibili, gli abbracci, l'incredulità, le lacrime. Questa è la fotografia che conserverò nel cuore per tutta la vita. E’ stato un percorso lungo, volevamo la A1 e abbiamo lavorato tanto per arrivarci. Ce la siamo meritata, punto dopo punto e l’abbiamo conquistata nell’anno più difficile”.

Giorgia Buchanan è la capitana della prima squadra femminile dal 2015, ma in realtà era già giocatrice del Park nel 2007 quando con la squadra femminile salì dalla C alla B e poi nel 2019, come co-capitana, balzò dalla B alla A2. Un viaggio che dura da tanti anni: “Sono davvero contenta di esser qui stasera per poter finalmente festeggiare la nostra bellissima squadra”, sorride la capitana. “Coesione, coraggio e determinazione sono stati i nostri segreti per poter raggiungere la promozione in questo difficile campionato che abbiamo affrontato. Stasera si festeggia e poi subito a pensare alla prossima stagione per poter dimostrare anche in serie A1 il nostro valore”.

Tanti sorrisi tanti aneddoti. Lo spritz di Cristiana Ferrando prima delle gare, le imitazioni di Lucrezia Musetti, versione attrice, della sua capitana. Lo straordinario senso della squadra di Costanza Traversi. Il primo anno di Alessandra Teodosescu con infortunio e l’emozione delle giovanissime Lucia Gaio e Giulia Bizzarri, valore del vivaio gialloblu. 

“E’ stata un’impresa ottenere la promozione in un girone con Prato, Cagliari, Ceriano e per di più senza aver avuto la possibilità di schierare il nostro vivaio principale che è Anita Bertoloni”, racconta Giorgia Buchanan. “Coraggio e Cuore sono le due cose che ho chiesto alle mie ragazze e sono le parole che, come capitana, ho ripetuto fino alla nausea per tutto il campionato. Darja Semenistaja è stata la leader insieme a Cristiana Ferrando di questa promozione. Tutte le ragazze hanno dato il massimo e qualcosa di più. Io e Stefano durante la settimana pre-gara ci sentivamo mille volte perché c’era sempre una giocatrice che puntualmente stava male o era in crisi per mille motivi, o non era sicura di poter venire. E’ stato un grande lavoro di team tra noi due. Non nego che ci sono stati momenti davvero complicati, ma abbiamo sempre avuto la percezione che nonostante tutto, ce l’avremmo potuta fare e ci siamo sempre aiutati e sostenuti a vicenda”. 

La storia delle magliette “grAzie ragazze” portate a Prato nonostante la scaramanzia. La riunione tecnica in camera la sera prima della finale a Prato con le parole razionali della capitana ed emozionali del Ds. “Dopo le nostre parole abbiamo chiesto loro cosa ne pensavano e poco dopo sono scese le lacrime a tutti. Abbiamo pianto tutti insieme e ci siamo abbracciati. Ecco lì in quel preciso istante Stefano ed io abbiamo capito, che comunque fosse andata, avevamo costruito una squadra straordinaria, unita fino al midollo, che avrebbe fatto il possibile e l’impossibile per scrivere la storia”.

Così è stato. Il resto è storia. Il Park Tennis Club Genova è oggi in A1 sia con le ragazze che con i maschi. Un unicum in Italia, da assaporare in attesa di ottobre quando le due squadre potranno scendere in campo per la gloria di Genova. 

GENOVA - "Ho cominciato a correre a 72 anni, prima correvo in bicicletta, poi ho avuto un incidente abbastanza grave e mia moglie, che a quel tempo c'era ancora, mi ha detto basta. Così mi sono messo a correre, ecco perché ho iniziato". Così Giuseppe Damato, 88 anni e campione italiano categoria Master over 85 nella Mezza maratona di Genova, che ieri ha visto vittorie straniere e oltre 5.000 corridori percorrere le strade del capoluogo ligure per la prova.

La gara maschile ha visto un’aspra lotta tra corridori africani con Jena (Runrace) che alla fine ha debellato la resistenza del connazionale e compagno di colori Gishe Abdi Wako, staccato di appena 3”. Tempo finale dell’etiope 1h05’08”. Terza piazza per il kenyano Simon Mwangi Waithira (Run2gether) a 14” davanti al marocchino dell’AT Running Lhoussaine Oukhrid, a 24”. Quinta posizione per il primo italiano, Simone Peyracchia (Pod.Valle Varaita) a 5’01”.

"Ho vinto 7 maratone, molte mezze e tante altre gare. Per il futuro? Conto di correre ancora per dieci anni"

La Mezza porta gli atleti a vedere alcuni punti della città, i più panoramici, ma anche quelli che non sono solitamente dedicati ai pedoni, come la Sopraelevata. "A Genova sono venuto parecchie volte. Ho corso questa gara anche nel 2019, poi sono venuto principalmente come turista insieme a mia moglie. È una città bellissima, forse un po' meno di Torino, però sono di parte".

 

 

LA SPEZIA - L'attacco dello Spezia arranca e i gol derivanti da trame di gioco stentano ad arrivare. Anche quando la mole di gioco prodotta risulta notevole, rilevanti sono le difficoltà in fase realizzativa di una squadra che ha segnato soltanto 31 gol in 33 partite di campionato.

Vista la situazione di classifica piuttosto delicata, è evidente che non importi tanto il marcatore quanto i tre punti finali, ma le lacune di questa squadra negli ultimi 16 metri sono lampanti.

A peggiorare ulteriormente la delicata situazione sarà l'assenza per squalifica di Falcinelli al Picco contro la Sampdoria. Arrivato dal Modena nel mercato di gennaio, l'attaccante classe '91 è sempre risultato prezioso in fase di possesso e sponde ai compagni fin qui, ma il dato zero reti segnate spicca in negativo ed è emblematico della stagione della squadra in maglia bianca.

Tuttavia, i suoi sostituti Moro ed Esposito non hanno mai fornito grandi rassicurazioni, mentre Di Serio dovrà essere nuovamente valutato in settimana dopo aver accusato un risentimento nel riscaldamento del match di Parma. 

 

Otto sconfitte casalinghe sono davvero troppe per la Sampdoria. In questa stagione gli uomini di Pirlo non sono riusciti a far valere il fattore campo nonostante un pubblico importante.

Ieri un altro ko, questa volta con un Sudtirol capace di prendere addirittura sei punti in campionato ai blucerchiati. Una brusca frenata che indubbiamente ha portato delusione tra i tifosi che pregustavano un altro salto in avanti classifica. Ora toccherà a Pirlo riordinare le idee e dedicarsi alla prossima sfida sul campo di un Spezia alla disperata ricerca di punti salvezza.