Politica

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di Matteo Angeli

Passano i giorni e il bilancio di Amt, la società di trasporto pubblico locale, resta ancora un'incognita. Nonostante le recenti dichiarazioni dell'amministrazione, che ha fatto emergere cifre preoccupanti, non è ancora stato presentato un documento ufficiale e valido, alimentando dubbi e incertezze tra cittadini, lavoratori e istituti di credito.

Con le cifre che stanno uscendo dall'amministrazione diventa davvero complicato ipotizzare che qualcuno possa intervenire per ripianare le perdite. Con questi dati nessun ente pubblico sarebbe autorizzato ad entrare in società e salvare l’azienda né il Comune né la Regione. Ma quando ci saranno dati certi e un bilancio approvato?

Il piano di rilancio annunciato mercoledì in commissione dal presidente Federico Berruti, si basa su due leve principali per tentare di riequilibrare il bilancio del 2026: l'aumento delle tariffe del servizio pubblico e la revisione dei contratti di servizio. Quest'ultima è la parte più significativa, con 50 milioni di euro da recuperare tramite nuove condizioni contrattuali con i fornitori e partner. 

Tuttavia, il rilancio si scontra con vincoli legali stringenti. La Legge Madia disciplina infatti rigorosamente il sostegno finanziario degli enti pubblici alle società partecipate. Essa impone che gli interventi pubblici siano subordinati all'esistenza di un equilibrio economico, al processo di aumento di capitale per coprire eventuali perdite e al divieto di finanziare società in perdita strutturale senza un'apposita gara pubblica.

Questo significa che Amt, che si prepara a chiudere gli ultimi tre bilanci in perdita, non può godere di un semplice sostegno diretto.

La dichiarata disponibilità del presidente della Regione Marco Bucci, che ha espresso ancora oggi la volontà di aiutare anche se resta in attesa di vedere i numeri reali, dovrà quindi tradursi in scelte e azioni conformi alla Legge Madia, probabilmente attraverso il supporto a piani industriali credibili e rispettosi delle norme o mediante una gara pubblica che garantisca competizione e trasparenza.

Parlare di tenere pubblica Amt, come ha fatto la sindaca Salis, e avere dei dati così penosamente negativi, almeno quelli dichiarati perché di ufficiale non c’è’ nulla, sembra insomma contrasto con le normative vigenti. Aspettiamo di conoscere i numeri, quelli reali e poi le mosse che verranno fatte.

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