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SANREMO - Si è svegliata poco dopo le 13 dopo l'intervento Manar Doukhani, 15 anni, la studentessa di Triora rimasta gravemente ferita ieri dopo essere stata investita da un camion a Sanremo insieme al fratello Mohtadi, 17 anni, rimasto ucciso nell'incidente. La prognosi però resta ancora riservata.

La quindicenne ha riportato un poilitrauma. "Le procedure - si legge in una nota dell'Asl - hanno permesso di attivare immediatamente la sala operatoria per un complesso intervento che è durato circa dodici ore".

"Grazie alla professionalità degli anestesisti, di tutta la squadra degli ortopedici e del personale infermieristico specializzato è stato possibile trattare tutte le lesioni in modo che la ragazza non debba nuovamente tornare in sala operatoria, avendo concluso il percorso chirurgico". La famiglia della ragazza ha fatto sapere di voler ringraziare tutti i sanitari che si sono prodigati nelle cure.

GENOVA - La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per il ragazzo di 19 anni che un anno fa travolse e uccise il manager musicale Vincenzo Spera. Al giovane, difeso dagli avvocati Carlo Contu e Nicola Scodnik, non è contestata alcuna aggravante.

Nei mesi scorsi era circolata l'ipotesi di un patteggiamento che ancora non si è concretizzato e che potrebbe arrivare nel corso dell'udienza preliminare e dopo avere trovato un accordo sul risarcimento. Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello aveva fatto fare una perizia all'ingegnere Marco Sartini. Dalla consulenza tecnica era emerso che lo scooter su cui viaggiava il ragazzo "andava a una velocità adeguata". L'esperto aveva anche valutato la presenza di buche sull'asfalto e di un albero che poteva intralciare la visuale. Ma anche questi elementi sarebbero stati esclusi come possibili concause dell'incidente.

Il manager, i cui familiari sono assistiti dagli avvocati Cesare e Francesca Manzitti, era stato investito il 13 marzo 2023 in corso Magenta, nel quartiere Castelletto, mentre rientrava a casa: Spera venne soccorso dal personale del 118, con l'automedica, e portato all'ospedale San Martino. Le sue condizioni erano apparse subito drammatiche ed era poi morto nella notte. Quella sera pioveva e il ragazzo stava andando all'allenamento di calcio. Aveva preso la moto del papà che però non era in regola con l'assicurazione per un errore nell'inserimento della data di inizio della polizza.

PORTOFINO - Altri problemi giudiziari per il sindaco di Portofino Matteo Viacava, già in passato finito nei guai per le borse contraffatte vendute dal suo negozio: il noto imprenditore Maurizio Raggio, ex compagno della contessa Francesca Vacca Agusta e negli anni '80 uomo di fiducia di Bettino Craxi, lo ha denunciato per conflitto di interesse.

Tutto nasce dalla decisione di bloccare un parcheggio che Raggio voleva costruire nella centralissima piazza della Libertà, a detta dell'imprenditore per impedire il progetto il Comune ha cambiato il Puc, il Piano urbanistico comunale, una votazione a cui avrebbe preso parte Viacava a cui però, per Raggio, il sindaco non poteva partecipare per un conflitto di interessi.

Nell'area interessata alla variazione c'è il capannone in gestione a Giacomo Viacava, padre del primo cittadino, titolare di un'azienda specializzata nella lavorazione del legno, come si legge anche nel curriculum di Viacava, in cui risulta dipendente lo stesso primo cittadino. Il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati che coordina il pool di magistrati che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul parcheggio della discordia. Un atto dovuto per avviare le indagini. A curare gli interessi di Raggio è il suo storico legale di fiducia, l'avvocato Pasquale Tonani.

I reati che vengono ipotizzati a carico di Viacava sono quelli di interessi privati in atti d'ufficio e di falso. Quest'ultima ipotesi nasce appunto dal fatto che il sindaco ha partecipato in due distinte occasioni, nel 2021 prima e nel novembre dello scorso anno, alle votazioni in consiglio comunale, contrariamente a quanto previsto dal testo unico sugli enti locali, che prescrive agli amministratori di astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado

L'esposto è stato depositato una settimana fa da Enzo D'Alessio, imprenditore genovese e amministratore unico della Immobiliare Portofino srl, società che ha comprato l'area con l'idea di realizzare un parcheggio ma che ora si trova proprietaria di un terreno senza più alcun valore commerciale. L'immobiliare Portofino è appunto riconducibile a Maurizio Raggio.

GENOVA - Quattro cuccioli e un pastore maremmano sono stati portati nella caserma della polizia stradale dopo un incidente a bordo di un veicolo che stava trasportando gli animali. Proprio il maremmano di grossa taglia, dopo aver divelto la rete che separava i cani dal resto dell'abitacolo, ha morso la conducente alla testa.

La pattuglia accorsa sul posto ha soccorso la conducente che è stata portata in ospedale.

Il maremmano doveva essere sottoposto a intervento chirurgico ad una zampa e per questo motivo si è innervosito. A bordo vi erano altri 4 cuccioli. Sono stati tutti portati in caserma dove personale Asl è intervenuto in sicurezza, prelevando il maremmano e i cuccioli. I cani provenivano dal meridione ed erano a bordo di un veicolo di un'associazione che si occupa di collocare animali abbandonati.

SANREMO - All'indomani della tragedia che ha sconvolto i cittadini di Sanremo e di Triora, quella di Mohtadi Doukhani, 17enne morto investito da un tir mentre andava a scuola con la sorella, i genitori degli studenti si sono dati appuntamento alle 11 di questo sabato davanti alla sede dell'istituto Ruffini Aicardi. Il motivo del presidio è chiedere più sicurezza per i propri ragazzi perché non si può morire andando a scuola, come ha ribadito l'assessore regionale alla scuola Simona Ferro, tra i tanti messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia nella giornata di ieri. E intanto anche la sorella, Manar Doukhani, 15 anni, è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in gravissime condizioni: è stata sottoposta ad un intervento chirurgico che è terminato intorno alle 2 di notte. L'intervento è stato eseguito da una equipe composta da tre chirurghi ortopedici e uno di chirurgia vertebrale, oltre all'anestesista e al personale infermieristico specializzato di sala operatoria. "Dopo l'intervento la paziente risulta stabile all'interno di un quadro di gravità clinica generale. Si trova attualmente in rianimazione in prognosi riservata", fa sapere la Asl in una nota. 

Sanremo, muore 17enne travolto da pirata della strada: arrestato camionista - LA NOTIZIA

I due fratelli stavano percorrendo la bretella di via Frantoi Canai, una strada senza marciapiede che viene utilizzata da studenti e non solo come 'scorciatoia', passando rasenti al guardrail o al muro, a pochi cm di distanza dalle auto che passano. Un percorso pedonale e alternativo c'è ed è a pochi metri di distanza, ma come raccontato anche dai professori di Bussana "Purtroppo è così da quarant'anni, per comodità si passa di lì: abbiamo cercato di dissuadere i ragazzi molte volte, ma non c'è verso". E infatti, poche ore dopo la tragedia, alcuni compagni sono passati proprio nello stesso punto dove i due giovani sono stati investiti. 

Palloncini bianchi e gli occhi pieni di lacrime: così i compagni hanno deciso di salutare il compagno. E adesso le famiglie chiedono più tutela per i loro ragazzi, dato che c'erano mamme che già prima dell'incidente chiamavano i figli per accertarsi che fossero arrivati sani e salvi, proprio per quella bretella. "Le scuole e i nostri ragazzi sono abbandonati. Vorremmo vedere dei vigili, perché non c'è nessuno che ci tutela. Il signor sindaco sappia da parte di tutte le mamme che stavolta andremo avanti e non staremo più zitte: o risolvono il problema o faremo la guerra". Chiedono che i figli "vengano accompagnati da uno scuolabus davanti alla porta, perché questa non è una scuola, ma un posto di lavoro, con i camion che continuano a passare avanti e indietro", hanno detto alcune famiglie.

"Non mi sarei mai aspettata una tragedia del genere", dice Sara, compagna di classe di Mohtadi. "Sicuramente c'è tanta rabbia, perché è inaccettabile che andando a scuola si rischi la vita. Lui era una bravissima persona, era magico, non ci sono parole negative per descriverlo. Era un pezzo di pane, non se lo meritava, perché morire a diciassettenne anni è inaccettabile". Anche Sara ammette di percorrere abitualmente quella strada. E il padre spiega: "Ci sono navette troppo piccole, così spesso i ragazzi si trovano sull'Aurelia per aspettare i mezzi pubblici". I pulmini sono piccoli e non sufficienti per tutti, per questo molti poi prendono gli altri mezzi. 

All'incontro presente anche un'insegnate, Maria Cristina Verda: "Sono qui per solidarietà. Ci aspettiamo più controlli, avevamo bisogno di una scuola, perché da quella dov'eravamo a Sanremo, siamo stati sfrattati. La scuola che ci hanno dato è stata una condizione positiva, ma purtroppo con qualche magagna che non ci aspettavamo così forte". Tra l'altro il plesso scolastico nei prossimi mesi dovrebbe ampliarsi ulteriormente, portando molti più ragazzi nella zona.

Ad acuire il problema è il cambio della viabilità che ha portato nelle ultime settimane maggior traffico su quella bretella. "Ora tutti, sia per andare a Ponente sia per andare a Levante passano di lì", spiega un cittadino ai microfoni di Primocanale. "Da subito avevamo lamentato questo cambio di viabilità, segnalando che per noi era peggiorativa". E conferma questo anche il sindaco di Triora, Massimo Di Fazio.

"Il progetto è anche stato realizzato con i criteri, ma siamo stati ragazzi tutti e la stradina per i pedoni non è stata così tanto utilizzata: bisogna modificare il tragitto dei mezzi pubblici. Quanto accaduto ci deve far riflettere"

La strada è anche interdetta al traffico di mezzi pesanti, ma in questo tragico venerdì mattina, l'autista rumeno del tir sembra non fare caso al cartello. E dopo aver travolto i due giovani, il camionista non si è fermato a soccorrerli perché, secondo le sue prime dichiarazioni, "non si sarebbe accorto di nulla". La polizia lo ha rintracciato poche ore dopo, grazie alle descrizioni fornite da alcuni testimoni, e per lui è scattato l'arresto: dovrà rispondere di omicidio stradale, omissione di soccorso e lesioni colpose.

Sanremo: dopo l'incidente ancora studenti sulla strada della morte - IL VIDEO SHOCK

Intanto è lutto cittadino a Triora, dove i due studenti vivevano con la famiglia nell'antico borgo medievale della Valle Argentina. Per l'intera giornata sono state annullate tutte le manifestazioni previste e sarà, inoltre, rispettato un minuto di silenzio da parte dei commercianti.