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GENOVA - "Due vertenze che mi auguro possano trasformarsi in due opportunità". In questa frase del ministro Adolfo Urso, nell'incontro in Prefettura, è racchiuso il senso della sua visita di due giorni nella nostra città e negli stabilimenti delle Acciaierie e di Piaggio Aerospace".

Lo hanno detto l'onorevole Ilaria Cavo, vice presidente della commissione Attività produttive della Camera e coordinatrice della Lista Toti, intervenuta oggi durante l'incontro unitamente ad Alessandro Bozzano, capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale.

"Sul fronte ex Ilva ha tracciato un percorso chiaro, di rafforzamento della produzione su Taranto e di garanzia della strategicità della produzione a Genova - spiegano -. Ha dato rassicurazioni sugli investimenti in sicurezza, con tempi chiari per arrivare a un bando di gara, con cinque multinazionali già interessate. Ha ricordato che a questo punto e a questa svolta, che ha significato eliminare la zavorra di Arcelor Mittal, si è arrivati grazie al primo decreto Ilva, in cui era stata prevista la clausola per passare all'amministrazione straordinaria senza la quale nessun nuovo piano industriale e nessun nuovo acquirente sarebbero oggi ipotizzabili. Il piano siderurgico annunciato per il nostro Paese è un'ulteriore garanzia del ruolo che il governo assegna alla siderurgia come settore produttivo fondamentale, alla base della produttività molti altri settori".

"Importante le garanzie date oggi anche su Sanac - dichiarano Cavo e Bozzano -, con i nuovi commissari dell'ex Ilva, che hanno già assicurato la ripresa delle commesse, rendendola più forte nella procedura di vendita".

"Su Piaggio - concludono - c'è l'ottimismo di arrivare a una soluzione prima della scadenza dell'anno in più, preziosissimo, assegnato ai commissari per la vendita, con due nuovi soggetti internazionali che si sono mostrarti interessati e su cui si stanno facendo approfondimenti. Non escludere una partecipazione pubblica, qualora si rendesse necessaria per rafforzare la soluzione, è segno della grande attenzione posta sulla vertenza. Sarà indispensabile investire su professionalità e formazione, ma i progetti europei a cui Piaggio ha recentemente partecipato sono il segno della nuova politica di rilancio che non potrà che essere consolidata”.

RAPALLO - Prosegue la nostra inchiesta verso le elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno a Rapallo. Nella prima puntata abbiamo parlato delle difficoltà del centro destra a trovare un candidato credibile, dopo l'era di Carlo Bagnasco, rieletto al secondo mandato con un mezzo plebiscito (LEGGI QUI). Per ora, l'ultimo nome indicato dal centro destra, è quello di Piergiorgio Brigati, vice sindaco, molto conosciuto e apprezzato in città per l'impegno nel sociale. Ma che cosa ne pensano gli altri tre candidati? (LEGGI QUI). Anche se c'è ancora fermento nel centro destra e c'è chi giura che il nome possa ancora cambiare.

Ma come commentano la sua candidatura gli avversari?

Francesco Angiolani: "Da mesi assistiamo ad una serie di candidature e autocandidature con cadenza quasi quotidiana. E anche l'ultima potrebbe non essere l'epilogo di una vicenda che distrae e tradisce la città da ciò che serve e da ciò che va fatto nell'interesse di tutti.
Il triste spettacolo che stanno mettendo in scena è sotto gli occhi di tutti, disarmante e deludente, e i cittadini sapranno fare le loro scelte". 

Armando Ezio Capurro: "Brigati non mi spaventa come non mi spaventano gli altri, peggio del peggio". 

Andrea Carannante: "La partita a scacchi giocata nelle stanze segrete del centrodestra è finita in stallo, come in stallo è la nostra città da ormai troppi anni. I giochi di potere immobilizzano la città e ne accelerano il declino. Stanno distruggendo il mito costruito in anni e anni dai nostri padri e stanno distruggendo lo scenario naturale che ci ha dato notorietà e ci ha fatto apprezzare nel mondo. Brigati è un nome di basso profilo, l'ennesima figura di facciata che sarà manovrata dai due centri di poteri contrapposti. Fa specie vedere un uomo di esperienza prestarsi ad essere l'agnello sacrificale per salvare i “soliti” che rimangono dietro, che si nascondono dopo le figuracce di questi anni. La scelta fatta dal centrodestra denuncia la mancanza di figure di spicco, anche al di fuori della politica, denuncia il deserto culturale e l'aridità del sentire civico di questa città. E' ora di cambiare, di costruire un'alternativa vera, sul lungo periodo, con proposte concrete, che cerchi la qualità della vita per chi vive la nostra città. E' ora di dare una vera cultura politica".

 Restiamo in attesa che sia Piergiorgio Brigati che il sindaco attuale Carlo Bagnasco, rilascino dichiarazioni. 

GENOVA - Il deputato Francesco Bruzzone e l'assessore genovese alle Politiche Sociali Lorenza Rosso: sono loro i nomi scelti dalla Lega ligure per le prossime elezioni europee.

Incassata la volontà dell'attuale europarlamentare Marco Campomenosi di restare in Europa con altri incarichi, la Lega ha scelto due profili di natura diametralmente opposta: se Bruzzone è un leghista di lungo corso, tessera di partito già nel 1990, Lorenza Rosso è una candidata civica, che si presenta nelle liste della Lega come indipendente.

"Il 40% del parlamento europeo composto da donne, vogliamo arrivare alla parità almeno lì" ha dichiarato Rosso, sottolineando come la candidatura sia stata presentata proprio l'8 marzo. L'assessore ha anche raccontato, tra il serio e il faceto, la reazione del sindaco Bucci alla sua candidatura: "Non devi perderti neanche un'ora di lavoro" avrebbe detto il primo cittadino. Infatti il ruolo di assessore non decade a partire dalla candidatura: Lorenza Rosso potrà quindi rinunciare in caso di elezione o mantenere il ruolo nel caso non dovesse ottenere abbastanza voti.

Francesco Bruzzone invece alla camera è membro della Commissione Agricoltura e proprio i temi legati ad agricoltura ma anche caccia e pesca saranno i suoi cavalli di battaglia: "Ci sono esigenze che richiedono energie anche vibranti - ha dichiarato - e sono molto attento alle esigenze del territorio. In Europa vogliono imporre scelte come la farina di grilli ma noi diciamo no e il partito più qualificato per arrabbiarsi su questi temi è proprio la Lega". Poi ha mandato un messaggio direttamente a Ursula Von der Leyen: "Accusa la Lega di non difendere i valori europei ma cara Ursula attenzione, difenderemo i nostri valori". Per sostituire Bruzzone in Parlamento dopo l'eventuale elezione il secondo nome in lista è quello di Flavio Di Muro, attualmente sindaco di Ventimiglia, seguito da Sara Foscolo.

"Siamo stati quelli che nel centrodestra hanno fatto crescere il civismo" ha rivendicato il segretario ligure della Lega e viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi spiegando la scelta di Lorenza Rosso, "e quando abbiamo dovuto indicare un sindaco abbiamo scelto Marco Bucci: il nostro è un percorso in continuità con quello che abbiamo sempre fatto". Poi l'appello agli elettori: "Il collegio non è facile per la Liguria perché è piccola e ha pochi abitanti rispetto alle altre regioni, bisogna votare numerosi in Liguria per valorizzare i candidati del territorio".

GENOVA - "Il progetto del rigassificatore di Vado è ha subito sostanziali modifiche da parte di Snam per rispondere alle sollecitazioni dei territori": lo ha dichiarato il Governatore di Regione Liguria Giovanni Toti. Il progetto definitivo sarà presentato nelle prossime settimane al ministero dell'Ambiente. 

"Stiamo ultimando il progetto finale che è stato ampiamente modificato per venire incontro alle esigenze sottolineate dai sindaci del territorio," ha dichiarato Toti. "Verrà presentato al ministero dell'Ambiente nelle prossime settimane quando saranno sciolti anche gli ultimi dubbi circa la stazione di pompaggio che è posta nel comune di Quiliano e su cui aspettiamo che Comune e sindaco scelgano definitivamente la migliore collocazione da un punto di vista urbanistico per il loro territorio."

Una delle principali questioni rimaste in sospeso riguarda appunto la stazione di pompaggio nel comune di Quiliano, sulla quale Toti ha espresso fiducia nel processo decisionale locale: "Aspettiamo che Comune e sindaco scelgano definitivamente la migliore collocazione da un punto di vista urbanistico per il loro territorio."

Toti ha inoltre delineato la procedura che seguirà l'iter del progetto, inclusa la Valutazione di Impatto Ambientale (Via), la cui conferenza dei servizi è stata temporaneamente sospesa. "Poi comincerà la procedura di Via per la quale abbiamo sospeso la conferenza dei servizi," ha spiegato il governatore. "A questa parteciperanno enti di controllo e di pianificazione come Ispra, le capitanerie di porto, l'Istituto superiore di Sanità fino al ministero dell'Ambiente stesso."

Toti ha concluso sottolineando l'importanza di garantire la sicurezza delle persone, delle cose e dell'ambiente durante la fase di valutazione del progetto: "Quando la commissione di Via avrà finalmente decretato se e come è possibile collocare lì il rigassificatore da un punto di vista della sicurezza delle persone, delle cose e del nostro ambiente, ripartirà la conferenza dei servizi per chiudere l'iter amministrativo."