La sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci durante un'allerta arancioneIl day after dell'allerta arancione che ha interessato la Liguria, soprattutto il Centro e Levante, si porta dietro l'annoso tema della chiusura delle scuole. Aperte o chiuse? La decisione finale spetta, con bollino giallo o arancione, ai sindaci. Portone chiuso, al contrario, se l'allerta è rossa.
Il lavoro sul territorio
La scelta, in autonomia, nasce dopo il confronto con il territorio, a partire dal Coc. In questi anni abbiamo imparato a valutare il lavoro svolto in autonomia da parte dei primi cittadini, con un imprinting più o meno preventivo da parte dei diversi Comuni. Sul tema è intervenuta, a Primocanale, la sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci spiega la sua posizione, ribadendo l'intento di mettere al primo posto la sicurezza degli studenti.
L'esperienza nel mondo della scuola
"Io vengo dalla scuola e ho vissuto il mio lavoro come docente e vicaria di istituto, soprattutto le allerte, in arancione, per un sindaco sono una decisione importante da prendere, molto complicata - commenta Elisabetta Ricci -. Al primo posto bisogna mettere la sicurezza degli alunni e della scuola, e del personale scolastico tutto. I ragazzi non vanno a scuola ma il personale di segreteria e i collaboratori scolastici vanno e bisogna pensare anche alla loro di sicurezza". La sindaca di Rapallo ripercorre il ruolo che i sindaci devono avere nella decisione finale, che spetta proprio ai primi cittadini dei Comuni. "Si tratta di una decisione importante sulle spalle dei sindaci, bisogna assumere una decisione dall'alto che uniformi il territorio, dalla Regione ai sindaci, passando per il confronto con il Coc".
La chiusura con l'allerta arancione
Ricci non ha dubbi sul suo modo di operare, che parte della valutazione dell'allerta. "Il primo passo è l'analisi dell'orario di partenza dell'allerta, ma credo che i ragazzi siano più sicuri se stanno a casa, nonostante capisco che sia un disagio per le famiglie - aggiunge la sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci -. Ritengo inoltre che si debba però comunicarlo per tempo e non all'ultimo minuto, meglio saltare un giorno di scuola che piangere delle vittime. Noi siamo responsabili verso i cittadini, i ragazzi e il personale, che spesso arriva da altri Comuni. Perdere un giorno di scuola è meglio". Chiudere quindi le scuole con allerta arancione? La sindaca Ricci non ha dubbi: "sì, mi confronterò ogni volta e valuterò il da farsi, ma la mia intenzione è quella".
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