
Nella notte tra sabato e domenica un gruppo di più di 20 persone è entrato e ha devastato il liceo Scientifico Da Vinci di via Bartolomeo Arecco che si trova a Genova Castelletto occupato da circa 200 studenti. Gli aggressori, erano armati di spranghe e avrebbero inneggiato al Duce.
Gruppo armato di spranghe entra in un liceo occupato: scuola devastata
Dopo l'atto vandalico è arrivata la condanna di quanto accaduto dal mondo della politica. Il primo è stato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: "Esprimo viva preoccupazione per quanto accaduto al liceo Da Vinci di Genova. Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati. La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore" ha spiegato all'Ansa.
La sindaca di Genova Silvia Salis attraverso una nota ha spiegato che è in contatto con le forze dell’ordine per chiarire quanto accaduto: "Si tratta di un episodio di estrema gravità sul quale occorre far luce e per il quale esprimo la più ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione. La violenza non è tollerabile in alcuna sua forma - aggiunge Salis - vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia. Auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori".
“Esprimiamo la nostra ferma condanna per i gravissimi episodi avvenuti al Liceo Leonardo da Vinci. Atti vandalici che rappresentano un attacco non solo all'istituzione scolastica, ma anche ai valori fondamentali della democrazia - hanno dichiarato i giovani della lista civica Vince Genova con il capogruppo in Consiglio comunale Pietro Piciocchi e il coordinatore Federico Bogliolo -. Siamo stanchi di questa situazione: la scuola è dei giovani e deve essere uno spazio di confronto e crescita, non di intimidazione o sopraffazione. Come giovani ed ex studenti, diciamo basta e chiediamo che venga fatta al più presto piena chiarezza e che le autorità competenti individuino i responsabili. È fondamentale lasciare la scuola alla sua funzione educativa, in quanto ci sono molti ragazzi che desiderano studiare e sono esasperati da questi atti di violenza. Basta con chi usa la scuola a fini di bassa propaganda politica”.
L'assessore regionale all'Istruzione e Pari opportunità Simona Ferro ha condannato l'episodio avvenuto al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Genova: "Ogni forma di violenza, intimidazione o vandalismo è inaccettabile, soprattutto quando colpisce una scuola, un luogo che dovrebbe rappresentare sempre un presidio di educazione, democrazia e legalità, e mai trasformarsi in terreno di scontro o strumentalizzazione. Confido nel lavoro delle forze dell'ordine affinché venga fatta piena luce sull'accaduto".
"I fatti del liceo Leonardo da Vinci sono gravissimi. Le immagini del liceo devastato sono inaccettabili e da condannare con fermezza e senza esitazione - commenta Ilaria Cavo, deputata ligure, presidente del consiglio nazionale di Noi Moderati, capogruppo di Noi Moderati Orgoglio Genova in consiglio comunale -. Insieme alla condanna per l'irruzione della scorsa notte, esprimo piena solidarietà e vicinanza agli insegnanti, al personale e agli studenti che continuano a considerare la scuola un luogo dedicato alla cultura, allo studio e alla crescita, dove non può e non deve trovare mai spazio la violenza, di qualunque forma, tantomeno se commessa in nome di ideologie politiche respinte con fermezza da tutti nel nostro Paese. Auspico che le indagini facciano chiarezza su quanto accaduto e portino presto all'identificazione dei responsabili".
I parlamentari liguridel Pd Lorenzo Basso, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Luca Pastorino: "Siamo profondamente preoccupati e condanniamo fermamente l'attacco al Liceo Leonardo Da Vinci. Atti come questi non si devono più ripetere. Vedere porte divelte e svastiche sui muri di una scuola fa male: è un attacco alla democrazia e alla libertà in un luogo che invece dovrebbe essere di dialogo e incontro, dove si formano i giovani. Chiediamo che venga fatta chiarezza al più presto" scrivono in una nota.
"È indispensabile che le forze dell'ordine e la magistratura - precisa Basso - facciano piena luce sull'accaduto chiarendo, se confermato, anche le cause del ritardo nei soccorsi denunciato dagli studenti. Questo episodio, che sembra avere tutte le caratteristiche di un atto di matrice neofascista, deve essere affrontato con la massima serietà. La scuola è il primo luogo dove si costruisce la cittadinanza e il rispetto delle differenze: chi la colpisce, colpisce i valori fondamentali della nostra Repubblica. Genova, città medaglia d'oro della Resistenza, non può e non deve tollerare il ritorno di alcuna forma di violenza ideologica o intimidazione nei confronti dei giovani e delle istituzioni educative. Serve ora una risposta ferma dello Stato e della società civile - conclude Basso - per riaffermare con chiarezza che non c'è spazio per l'odio e la nostalgia del fascismo nella scuola italiana".
"Quanto avvenuto al liceo Da Vinci di Genova, un raid squadrista in piena notte, è semplicemente intollerabile. La svastica sul muro è indegna, così come i teppisti responsabili di questo vergognoso episodio. Nell'eprimere la mia ferma condanna, auspico che si faccia piena luce al più presto. Vicinanza alla comunità genovese e alla sindaca Salis" commenta la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"L'aggressione al liceo Da Vinci a Genova rappresenta, per la sua premeditazione, un salto di qualità nella violenza dell'estrema destra - commenta sui social l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd Andrea Orlando -. Non è un fatto estemporaneo. Alla base di quell'episodio ci sono la campagna di demonizzazione delle proteste studentesche e forze organizzate. Si faccia piena luce. Solidarietà agli studenti".
La Rete degli Studenti Medi condanna l'episodio
La Rete degli Studenti Medi condanna l'episodio: "Questa notte, al liceo Leonardo da Vinci, si è consumata la barbara aggressione di un gruppo di nostalgici e neofascisti autorganizzati contro gli studenti e le studentesse in occupazione. L’azione violenta, avvenuta nella notte, porta con sé ingenti danni alle strutture scolastiche, nonché un bollettino di gravi violenze nei confronti degli studenti e delle studentesseche hanno provato a resistere all’assalto. Ma soprattutto gravissima è la presenza di svastiche dipinte con spray sui muri della scuola. “Quanto accaduto al Leonardo - dichiara Francesco Devoti, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi - non è altro che la dimostrazione del clima di odio che pervade la nostra società, e che si concretizza nelle violente azioni di estremisti di destra, che non si vergognano a dipingere simboli nazifascisti nei luoghi del sapere e che si sentono legittimati ad irrompere con la forza in una scuola democraticamente e pacificamente occupata dagli studenti e dalle studentesse in lotta. Non possiamo transigere, la comunità scolastica deve reagire affinché la scuola sia un permanente presidio di democrazia e di antifascismo militante.” E ancora: “Noi abbiamo chiara - continua Devoti - quale sia la strada da percorrere. Antifascismo non solo a parole, ma con azioni concrete. Difenderemo ogni scuola che sarà oggetto di queste violenze e reagiremo pubblicamente. Ci prenderemo le piazze per dire no a un sistema che legittima la violenza, specialmente se atta a sopire il dissenso organizzato. La lotta non si ferma” Il sindacato studentesco annuncia di volersi mobilitare e ha convocato un presidio antifascista per lunedì alle 9 davanti al Liceo Leonardo da Vinci.
Anche i sindacati condannano l'episodio
"Quanto accaduto questa notte al Leonardo da Vinci è gravissimo e senza precedenti nella nostra città. In attesa di capire cosa sia accaduto la Camera del lavoro di Genova condanna l'esecrabile episodio. Le intimidazioni fasciste e gli atti di vandalismo sono inaccettabili in qualsiasi contesto ma sono ancora più gravi se accadono in ambito scolastico e ai danni di studentesse e studenti che manifestano pacificamente e democraticamente il loro dissenso verso le ingiustizie e in favore della pace e dei popoli martoriati dalle guerre. Solidarietà agli studenti e al personale scolastico". Così la Cgil di Genova e la Federazione lavoratori conoscenza Cgil Genova.
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