Varco Etiopia a GenovaFari puntati sul traffico d'armi nel porto di Genova, è questo il fulcro della mozione che Avs è pronta a presentare a Palazzo Tursi. La richiesta del gruppo consiliare è quella di creare un osservatorio permanente sulla movimentazione dei traffici portuali. L'obiettivo è quello di dare seguito alla voce di un'ampia fetta di cittadinanza che negli ultimi mesi ha partecipato alle diverse manifestazioni contro l'invio di armi a Israele.
La decisione del gruppo consiliare
"È doveroso che le istituzioni diano risposte concrete a tutti quei cittadini e cittadine che sono scesi in piazza chiedendo di interrompere la deriva bellicista che ha infettato anche il porto di Genova, diventato suo malgrado protagonista di un'economia di guerra che non solo non va accettata ma che va ripudiata, come ordina la nostra Costituzione - ha dichiarato Francesca Ghio, capogruppo di Avs in consiglio comunale -. Istituire l'Osservatorio permanente sulla movimentazione dei traffici nel porto di Genova non è solo un gesto concreto che servirà a fare ordine e aumentare la trasparenza di un'attività cruciale per l'economia genovese e ligure, ma è anche un modo per ringraziare tutti quei lavoratori e lavoratrici portuali e tutte quelle associazioni, come il Calp, che – come ha ricordato Francesca Albanese in visita a Genova – hanno avuto il coraggio, a loro spese e rischiando il posto di lavoro, di dire no ai traffici d'armi, in particolare verso Israele ma non solo, rifiutando così di essere complici di un genocidio o di una strage di innocenti. In un momento in cui tutto pare sfuggire di mano e dove i venti di guerra spirano vigorosi è fondamentale restare umani. I portuali e le associazioni umanitarie e sindacali che operano a Genova hanno indicato la via alla politica, la cui prima dote deve essere l'ascolto unito alla concretezza".
Cosa contiene il documento
Il documento, che verrà calendarizzato e discusso in aula rossa, impegna la sindaca e la giunta a individuare nel Comune di Genova la sede istituzionale e ospitante dell'Osservatorio, che avrà anche il compito di produrre un report statistico periodico in grado di rendere conto in maniera analitica dei traffici di armamenti, delle loro origini e destinazioni e della loro incidenza quantitativa e qualitativa sul bilancio complessivo del porto. "L'approvazione della mozione per creare un Osservatorio sul traffico di armi nel porto di Genova sarà un passo importante per la trasparenza, la legalità e la pace" ha aggiunto il consigliere di Avs Lorenzo Garzarelli. L'Osservatorio permetterà di monitorare i flussi di armamenti, garantendo il rispetto delle normative nazionali e internazionali e rafforzando la collaborazione tra istituzioni, autorità portuali e società civile. Genova, città di lavoro e di pace, riafferma così il proprio impegno per un porto sicuro, trasparente e coerente con i valori costituzionali che ripudiano la guerra. Tra gli obiettivi principali della mozione c'è anche la creazione di un servizio pubblico informativo che consenta alla cittadinanza e alle associazioni di monitorare arrivi e partenze di navi con carichi di armamenti, oltre a promuovere una qualificazione del porto sotto il profilo della “sostenibilità etica”, orientata a favorire attività che si distacchino da quelle belliche e da ogni violazione dei diritti umani. "Promuovere e sostenere la costituzione dell'Osservatorio significa garantire legalità e sicurezza nel porto di Genova - ha chiosato il consigliere di Avs Massimo Romeo -, auspichiamo dunque la massima condivisione di un passo necessario per tutelare i lavoratori, informare i cittadini e assicurare che ogni attività commerciale rispetti la Costituzione e si svolga nel rispetto delle leggi. Un porto trasparente è infatti un porto più giusto, sicuro e sostenibile".
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