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GENOVA - Oggi è il compleanno di Andrea Pirlo, che festeggia 45 anni. Anzitutto tanti auguri all'allenatore della Sampdoria - uno dei più grandi nomi del calcio mondiale (almeno da giocatore) negli ultimi 20/30 anni - che brinda in questo 19 maggio che non è certo una data banale per il mondo blucerchiato e che rimanda con orgoglio al giorno dello scudetto conquistato nel 1991 in un'epoca che oggi sembra più che mai lontana.

E' un compleanno dolceamaro per Andrea Pirlo che tuttavia ha ancora un anno di contratto e potrebbe restare alla guida della squadra blucerchiata anche per la prossima stagione, quella in cui - stando alle dichiarazioni di ieri del presidente Manfredi - i doriani tenteranno nuovamente l'assalto alla Serie A dopo la fresca delusione per la sconfitta di Palermo e l'eliminazione dai play off.

Sarà Pirlo l'allenatore anche per il prossimo anno? Il diretto interessato proprio venerdì sera al Barbera ha detto di "non avere problemi a restare anche in B" dando la sua piena disponibilità a ripartire, dopo che solo poche settimane fa a Genova - a margine della festa della bandiera - aveva detto di auspicarsi molti anni "alla guida della Sampdoria" con la speranza anche di riportare i doriani a giocare il derby contro il Genoa.

Da parte sua lo stesso Manfredi ha sempre ribadito la sua fiducia nei confronti di Pirlo nel corso della stagione appena conclusa, anche nei momenti di maggiore difficoltà della squadra che - va ricordato - tre mesi fa si trovava in piena zona retrocessione e ha comunque chiuso con un settimo posto e un piazzamento play off, dopo un'annata segnata anche e soprattutto dalle vicissitudini societarie di un club che aveva rischiato di fallire 12 mesi fa.

Al netto di tutto, anche di limiti ed errori nelle singole partite (sicuramente la prova di Palermo è stata tra le peggiori della stagione), a Pirlo va riconosciuto il grandissimo merito di aver tenuto la barra dritta e il gruppo unito anche col mare in tempesta, in un campionato vissuto quasi sempre sulle montagne russe, oltre tutto con una squadra di giovani che sono stati svezzati - col tempo - dallo stesso allenatore bresciano che forse farà tesoro degli errori commessi (ma anche delle cose buone fatte) in vista del prossimo campionato.

Ecco perché Pirlo - almeno ad oggi - può ripartire come allenatore della Sampdoria anche in questa estate che si annuncia calda sul mercato ma un po' meno calda - per fortuna - a livello societario. E ancora tanti auguri di buon compleanno, in questo 19 maggio che per i sampdoriani ha sempre un sapore speciale. 

GENOVA - Dopo la delusione per la sconfitta senza appello di Palermo, le lacrime della squadra di Pirlo e l'addio ai sogni di serie A, arrivano le parole del presidente della Sampdoria Matteo Manfredi. "Ieri la nostra stagione sportiva si è chiusa, ma già da oggi si riparte con ancora maggiore convinzione. E voglio rassicurare fin d’ora tutti i sampdoriani: continueremo a lavorare instancabilmente per proteggere la storia del club e costruire una squadra competitiva per il prossimo anno. La Sampdoria ha un passato di grande prestigio e un futuro che intendiamo onorare e costruire con impegno e passione" dice il patron blucerchiato.

"Ci credevamo. E tutti quanti, insieme, abbiamo spinto per proseguire nel nostro sogno. È stata chiaramente una serata difficile per noi, ma voglio innanzitutto ringraziare i nostri straordinari tifosi per il loro sostegno incondizionato nell’arco di questa stagione. È stato un autentico peccato non averli tutti al nostro fianco anche a Palermo. Vorrei poi ringraziare la squadra, il mister e tutto lo staff per l’impegno profuso in ogni singolo momento" dice Manfredi, che sottolinea le difficoltà della ripartenza societaria e tecnica. Solo un anno fa - di questi tempi - il club aveva rischiato il fallimento. "Quest’anno è stato caratterizzato da numerose vicissitudini, inclusi i tanti infortuni e la situazione che abbiamo ereditato la scorsa estate quando si era realmente sull’orlo del baratro. Nonostante queste difficoltà, la Sampdoria ha dimostrato grande resilienza e determinazione. Il nostro progetto non cambia: l’obiettivo rimane quello di riportare questa gloriosa società dove merita" dice Manfredi, che chiude il suo intervento sui canali ufficiali del club con un "Forza Sampdoria. Sempre!".

Ora però inizia il momento delle scelte per la nuova stagione. Come detto ieri sera da Pirlo (che attualmente è sotto contratto per un altro anno e si è detto disposto a restare in panchina) alle porte ci sarà un altro mercato "di rivoluzione" visti i tanti giocatori attualmente in prestito da altri club (tra questi Stankovic, Ghilardi, Gonzalez, Esposito, Darboe e Stojanovic) e i vincoli ancora presenti sulla prossima sessione per l'accordo dell'anno scorso sulla ristrutturazione dei debiti. .

CHIAVARI -  "Sono sempre stato genoano sin da bambino. Ora sogno la stella". L'ex portiere della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon, ospite a Chiavari del Premio Giornalistico Mimmo Angeli, è stato letteralmente sommerso dall'abbraccio di centinaia di bambini in fila per una foto o un autografo. Molti di loro non l'hanno neppure visto giocare ma Buffon è entrato nel mito.

"A questi ragazzi dico abbiate un sogno e non mollate mai - le parole di Gianluigi - è sempre stata una mia filosofia di vita e sono sempre stato molto bene con gli altri e tra gli altri. Quando sogni e poi raggiungi determinati traguardi non hai la presunzione che tutto ti sia dovuto e quindi capisci che hai merito e avuto anche buona sorte".

Stankovic e Martinez?
"Due portieri che hanno un futuro importante. Martinez ha fatto di più ovviamente avendo giocato bene in Serie A. Ma entrambi hanno ottime prospettive di fronte a loro".

Il tuo tifo per il Genoa?
"Una passione nata sin da ragazzo. Siamo ancora in attesa della stella. Ma devo dire che negli anni anche grazie a certi ragazzi come Gianluca Vialli ho iniziato ad apprezzare anche la Sampdoria. Non riesco a tifare contro pur essendo sempre molto affezionato al Genoa".

Alla fine della conferenza stampa in vista del match con la Roma, penultima di stagione, il tecnico rossoblù Alberto Gilardino risponde così a chi gli chiede la data della firma: "Tranquilli, non mi tiro indietro e firmerò domani o lunedì non importa. Il bello è allenare il Genoa". Il futuro comincia qui e il mister è chiaro: "Parlo tutti i giorni con il direttore e con tutti. Vogliamo migliorarci in alcuni ruoli per poter alzare le nostre aspettative. L'importante è lavorare con questo gruppo che ha fatto una stagione strepitosa. Sappiamo che si azzera tutto e quindi dovremo lavorare molto".

Nel progetto non c’è più Strootman e Gila da una notizia: "Kevin gioca con la Roma. Giusto riconoscimento per la sua professionalità vista al Genoa ma in tutta la sua carriera". Per il resto il tecnico annuncia che in panchina andranno Bani, Malinovskyi e Vitinha: "Vedremo se tutti e tre, o due, giocheranno un po' di gara o se scenderanno in campo con il Bologna. Di sicuro chiunque sarà chiamato in campo darà il massimo perché vogliamo fare ancora punti con il cuore e ardore". Infine su De Rossi: "Felice di incontrarlo, gli farò i complimenti per come ha gestito il suo ingresso alla Roma dal punto di vista tecnico e umano ma ne ero certo che facesse così bene".

PALERMO - Davvero una brutta Sampdoria quella che - perdendo 2-0 a Palermo - ha chiuso la stagione dando l'addio ai play off già alla prima partita. Una gara che chiude una stagione piena di alti e bassi per i blucerchiati, dopo la ripartenza societaria di un anno fa e le difficoltà - anche tecniche e sportive - nel corso di questo primo campionato. Ecco l'analisi del mister blucerchiato Andrea Pirlo a fine partita.

La partita. "Non è stata una prova positiva rispetto alle ultime partite. Abbiamo pagato un po' di pressione soprattutto nel primo tempo, eravamo poco lucidi. Giocate difficili da fare. Poca lucidità anche sulle seconde palle. Abbiamo pagato due disattenzioni. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po' meglio ma non è bastato".

Se alla Samp sono mancati gli attributi. "Il problema è avere una squadra giovane e giocare a Palermo o Marassi. Sapevamo che sarebbe stato diverso. La squadra è cresciuta nella stagione ma è stato un percorso altalenante. Certo in queste partite ci vuole qualcosa in più. Speriamo bene per il futuro".

Se ora tiene banco soprattutto la delusione. "In questo momento la delusione viene prima di tutto, da parte mia e di tutti i giocatori. Vederli piangere negli spogliatoi è straziante dopo tutto quello che hanno fatto durante l'annata. La cosa più brutta da assaporare. Una delusione per il popolo che ci aspettava a Genova, speravamo di tornare a casa trionfatori. La delusione è ancora maggiore" dice Pirlo.

Il futuro dello stesso Pirlo. "In questo momento non sto pensando al futuro, ho un contratto. Non ho problemi a ripartire dalla serie B. Ci sono molte cose che potranno cambiare, ci sono molti giocatori in prestito. Non possiamo fare mercato. Ci sarà da fare un grosso lavoro". 

Le difficoltà create dal Palermo. "Come sistema tattico non ci hanno creato grossi problemi, sapevamo che avrebbero potuto giocare con questo modulo. E' mancato l'approccio, la voglia di andare oltre tutto quello che succedeva all'esterno. Normale quando ti trovi una squadra con dei ragazzi giovani".

Le prospettive del Palermo. "Una squadra che partiva con l'obiettivo della serie A. Non lo ha centrato direttamente, lo può inseguire ora. Certo giocare davanti al suo pubblico è stato un vantaggio. Non avessimo avuto quei due punti di penalizzazione..."

Gli errori della stagione. "Quando fai un percorso di un anno è normale che gli errori li puoi commettere. Faremo ora l'analisi. Stagione importante. Siamo usciti dalle difficoltà con dei ragazzi fantastici che volevano accarezzare il sogno della Serie A. E' stato un anno importante anche per me. Abbiamo iniziato in mezzo a tanti problemi, tante situazioni societarie che magari non erano ben chiare. La società è stata bravissima a darci supporto. Abbiamo avuto un sacco di infortuni. Ma è stata una stagione positiva da parte di tutti".

La gestione dei cambi. "Volevo aspettare i primi 5 minuti per sistemare qualche situazione, avevo in mente di cambiare modulo. Per stare in partita ci bastava fare un gol. Poi abbiamo preso questo gol nel secondo tempo per una disattenzione. E poi è stato tutto in salita". 

Il bilancio della stagione. "E' stata una stagione lunga e faticosa. Siamo partiti con tante difficoltà. Dopo la passata stagione non era tutto bello e limpido. Invece siamo riusciti a tirar fuori una stagione positiva in tante situazioni negative. Son contento di quello che hanno fatto i ragazzi, anche la società si è comportata in modo egregio. Ci sono state squadre più attrezzate, i giocatori hanno vissuto una stagione di crescita. Spiace per i tifosi che ci hanno sempre seguito ovunque. Meritavano un risultato diverso" le parole di Pirlo.