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GENOVA - Questa sera alle 21 anche il sindaco Bucci e il Presidente del Porto Signorini sono attesi per un confronto con gli abitanti e i comitati di Multedo sul futuro dei depositi chimici.

L’assemblea pubblica si terra presso gli spazi del West Beach di Traversa Ronchi Ponente e sarà trasmessa in diretta da Primocanale.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale e l’autorità di sistema portuale hanno comunicato la decisione sul trasferimento dei depositi a Sampierdarena, nell’area di Ponte Somalia. Da tempo la popolazione del ponente chiedeva una soluzione per lo spostamento degli impianti che nell’attuale collocazione non potevano essere oggetto di manutenzioni e ristrutturazioni. Le stesse aziende Carmagnani è Superba avevano chiesto alle istituzioni soluzioni alternative. In alternativa su sarebbe dovuto pensare a dismissioni.

La scorsa settimana sono stati gli abitanti di Sampierdarena a riunirsi in assemblea con il sindaco, contestando la decisione che il sindaco Bucci ha però confermato, sottolineando l’assenza di rischi di qualsiasi genere.

Oggi sono attese novità su iter, tempo e modalità per il trasferimento che i cittadini di Multedo attendono da anni

Lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per questo giovedì potrebbe avere pesanti conseguenze sul fronte dell'autotrasporto: le sigle di categoria, infatti, Filt Cgil e Uiltrasporti, hanno annunciato di voler raddoppiare la portata dell'astensione che si concluderà solo alla mezzanotte di venerdì 17 dicembre. 48 ore di blocco dei tir con presidi sul territorio. 

"Nel corso degli ultimi anni, con il crollo del ponte Morandi, e la pandemia Covid 19, gli autisti dipendenti del settore dell’autotrasporto sono stati investiti da un incremento di ore di lavoro, impegno, sacrificati a operare in condizioni disagiate al limite delle proprie forze, sacrificando in molte occasioni la sicurezza e la dignità della categoria - scrivono i sindacati -  in virtù della grave situazione che si era venuta a creare per la Regione Liguria e per tutto il Paese, con grande senso di responsabilità, senza attivare forme di lotta sindacale, abbiamo richiesto e atteso invano, almeno, un adeguamento economico dalle aziende del settore. Con molte Associazioni Datoriali dell’Autotrasporto e con molte aziende, si era condiviso l’impegno che non appena fossero stati erogati gli indennizzi, per i danni derivati dal crollo del ponte Morandi, parte di essi sarebbero andati ad incrementare le retribuzioni degli autisti, essendo di fatto coloro direttamente impattati dai gravi disagi, tramite accordi Sindacali dedicati. Purtroppo, ad oggi, nonostante tutte le aziende di autotrasporto abbiano beneficiato degli indennizzi previsti dal Decreto Genova, nessuna società ha stipulato accordi con i sindacati in merito, di conseguenza nessun beneficio economico è arrivato agli autisti dipendenti".

Lo sciopero generale coinvolgerà, ovviamente, anche tutti gli altri settori produttivi, limitatamente a giovedì 16 dicembre. Il sindacato Cisl, invece, ha deciso di non aderire all'astensione. 

 

"Convertire entro 10 anni l'intero assetto produttivo dell'ex Ilva alle tecnologie di ultimo grido, sia come efficienza che attenzione ambientale, per la produzione di acciaio è certamente un obiettivo sfidante e affascinante, che una moderna nazione deve perseguire. Al contempo, non possiamo non condividere le preoccupazioni sollevate dai sindacati circa le prospettive a breve e medio termine. I progetti sono molto complessi, con innumerevoli varianti, molte delle quali indipendenti dalla possibilità di governo da parte delle istituzioni." Queste le dichiarazioni dell'assessore allo Sviluppo economico della Liguria Andrea Benveduti, al termine del vertice romano al Mise organizzato dal ministro Giorgetti.

"Occorre perciò riflettere con serenità e pragmatismo, in particolare sulla realtà genovese, - prosegue Benveduti - "su come sostenere l’occupazione dell’esistente e svilupparne di aggiuntiva, magari utilizzando parte delle importantissime aree che ragionevolmente si potranno continuare a ritenere inutilizzate".

Al tavolo di Roma ha partecipato anche il governatore della Liguria Giovanni Toti, il quale ha sottolineato la particolarità e la peculiarità della situazione di Genova, regolata da un Accordo di Programma che ha forza di legge e che determina i livelli occupazionali dello stabilimento di Cornigliano, con l’utilizzo delle aree da parte dello stesso, insieme agli altri aspetti dell’impianto produttivo.

Fincantieri fa un passo verso il futuro e diventa pioniera in Italia. L'azienda sarà infatti la prima del nostro Paese a dotarsi di una piattaforma di decision intelligence sviluppata da DIDO, (Decision Intelligence for in-Depth Optimization), di cui ha acquisito una quota di partecipazione. La startup italiana è specializzata nello sviluppo di modelli di sistemi industriali complessi, e algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, sulla base di competenze sviluppate da un gruppo di professori del Politecnico di Milano.

La piattaforma sarà in grado di produrre decisioni e soluzioni di problemi complessi, oltre a prescrivere le azioni più opportune da attuare tenendo conto di tutti i fattori in gioco, quindi in totale sicurezza.

Risparmi sui costi, diminuzione dei rischi, maggiore efficienza. Tutto questo sarà possibile grazie a DIDO, il cui presidente Enrico Zio ha commentato: "La tecnologia oggi ci permette di mettere a sistema conoscenze, informazioni, dati e immagini di processi, che costituiscono le basi delle odierne attività, per poter prendere le decisioni migliori e raggiungere obbiettivi tecnici, economici, sociali e ambientali. La collaborazione con Fincantieri rappresenta dunque una grande opportunità per lo sviluppo dell’industria e dei servizi del Paese, e quindi per il benessere della sua popolazione".

"Con questa iniziativa confermiamo il nostro impegno nella lunga marcia verso la transizione digitale del Gruppo e del Paese" afferma Laura Luigia Martini, CEO Business Advisor ed Executive Vice-President Corporate Business Development di Fincantieri. "Introdurre la decision intelligence e metterla a sistema significa, infatti, contaminare il mercato italiano con soluzioni fortemente innovative, che rendono oggi Fincantieri un apripista del settore".