Porto e trasporti

Parole del direttore generale di Spedìporto Gianpaolo Botta
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GENOVA - Non esiste, almeno a Genova, discorso di portualità e shipping senza che al centro finiscano le infrastrutture. Che per lo scalo del capoluogo ligure sono soprattutto è da sempre il Terzo Valico ferroviario Genova- Tortona (perché questo è il modo giusto di definirlo, non come facciamo spesso, Genova - Milano) e dalla nuova diga.

Diciamo Terzo valico Genova - Tortona perché lì si fermerà la nuova linea ferroviaria lunga 53 km che comprende il tunnel di valico di 27 km, il più lungo d’Italia. Dopo, il buio, cioè un doppio binario che se non quadruplicato vanificherà quanto ottenuto con il Terzo Valico, e non si potrà parlare di Genova - Milano in 50 minuti, ma in un'ora, secondo quanto riferisce Rfi, visto che è in atto un'opera di velocizzazione della linea tra Tortona e Milano, che dovrebbe assicurare maggiore frequenza e velocità dei treni, e che dovrebbe essere terminata in coincidenza con la fine dei lavori del terzo valico. 

Le tratte da quadruplicare sono la Tortona - Voghera e la Voghera - Pavia e poi c'è pure da intervenire tra Pavia e Milano. Un puzzle che se non terminato con tutti i pezzi al loro posto non fa capire (e funzionare) il disegno finale. Tema a cui Primocanale, con il suo editore Maurizio Rossi, ha dedicato e continua a dedicare approfondimento (LEGGI QUI), per mettere in evidenza quanto sia fondamentale per non rendere zoppo il Terzo Valico.

“Il Terzo Valico senza quadruplicamento è come una Ferrari senza ruote” ha metaforicamente commentato il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta, che ha invitato anche il commissario al Terzo Valico Calogero Mauceri ad un convegno su shipping, logistica e industria all'acquario di Genova. Mentre il commissario al quadruplicamento della tratta Tortona-Voghera è Vincenzo Macello di Rfi. Il finanziamento non c'è ancora, e quando arriverà ci vorranno sei anni, a detta di Rfi, per realizzare l'opera che non vedrà la luce fino al 2029-2030. (CONTINUA...).