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GENOVA -  "Il primo obiettivo che vorremmo raggiungere in tre anni è quello di rendere il Colombo l'unico aeroporto dei genovesi. Dobbiamo renderlo facilmente raggiungibile da tutta la regione, questo è un aeroporto che da sempre ha avuto un problema strategico e infrastrutturale, problema che dobbiamo risolvere in maniera nuova rispetto al passato. L'Aeroporto di Genova ha una sua strategia" così il direttore generale dell'Aeroporto di Genova Francesco D'Amico in commissione a Palazzo Tursi sul futuro dell'aerostazione di Sestri Ponente. A rappresentare il Comune l’assessore Mario Mascia. Spesso i genovesi scelgono di partire dalle aerostazioni vicine come Pisa, Nizza o Milano visto la maggiore offerta.

Lo stesso direttore generale durante il suo intervento ha sottolineato l'importanza di puntare sulle crociere e sul traffico passeggeri a esse collegate: "Sono uno strumento per limitare il rischio d'impresa, non sono la panacea di tutti i mali ma dovranno essere, e spero siano, il partner per consentire ai vettori di poter mettere capacità nell'aeroporto di Genova".

Il direttore generale è la prima volta che parla del futuro dell'aerostazione genovese da quando è entrato in carica: "Credo che in questo momento di rottura, anche storico che sta vivendo Genova, è fondamentale avere collegato l'aeroporto con la regione: queste infrastrutture permetteranno di superare le difficoltà di traffico e renderanno più oneroso andare in altri aeroporti. Dobbiamo poter dire ai vettori che c'è un nuovo aeroporto, che c'è una nuova strategia che si basa sulle crociere che danno una sicurezza in più sulla redditività e grazie alle opere ci sarà la possibilità di raggiungere l'aeroporto di Genova più facilmente" spiega D'Amico che punta sulla rottura rispetto al passato.

E per farlo c'è la questione dei lavori in corso per quanto riguarda l'aerostazione e la stazione ferroviaria di Sestri Ponente. Il direttore generale D'Amico scandisce i tempi: "Entro la metà del 2026 sarà completata la stazione dell'aeroporto che collegherà con la stazione Principe e quindi con quella Marittima. Entro quella data ci sarà il 'walking movie' per collegare la stazione ferroviaria all'aerostazione ndr) che sarà coperto in stile di quello di Roma. Prima ancora, entro il 30 settembre del 2024, sarà consegnato l'ampliamento dell'aerostazione e nei successivi 9 mesi sarà completata la ristrutturazione dell'attuale terminal. Il tutto con un investimento di 25 milioni, il 50% finanziato dall'Autorità portuale, il resto con investimento dell'aeroporto" precisa il dg del Colombo. 

I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Usb hanno chiesto chiarimenti su quale sarà il futuro della stazione genovese e dei lavoratori. Tra i temi affrontati proprio quello legato alle infrastrutture per collegare l'aeroporto e quello delle rotte. In vista della stagione estiva il vettore Vueling ha deciso di tagliare il collegamento tra il Colombo e London Gatwick (attivo nel 2022 e 2023) e quello per Paris Orly (attivo dal 2021). La decisione è stata annunciata in concomitanza con l'introduzione dell'orario estivo, che entrerà in vigore il 31 marzo 2024. Ad oggi l'orario estivo che entra in vigore dal 31 marzo 2024, vede 10 tratte internazionali: Amsterdam; Barcellona; Bruxelles; Bucarest; London Stansted; Manchester; Monaco; Parigi Orly; Tirana e Copenhagen. I voli nazionali da e per Genova sono: Roma; Bari; Brindisi; Cagliari; Catania; Lamezia Terme; Napoli; Olbia e Palermo.

Tra gli obiettivi spiegati dal direttore generale c'è in primis quello "di recuperare gli hub internazionali: Parigi e Londra. È un percorso che dobbiamo continuare a fare - ha spiegato D'Amico -. Per quanto riguarda i numeri il 2024 sarà un anno migliore del 2023. La nostra strategia è quella di raccontare un nuovo aeroporto fatto da nuove infrastrutture. L'aeroporto di Genova è un po' appesantito dall'età. Nel giro di un anno vedremo un nuovo aeroporto polifunzionale, nuovo sulla parte controlli di sicurezza, sugli esercizi commerciali: questo darà anche la sensazione a chi deve investire che c'è una nuova società, che c'è un nuovo corso. Quello di Genova deve essere l'aeroporto della Liguria".

Per quanto riguarda le manifestazioni d'interesse arrivate il direttore generale dell'Aeroporto spiega: "La manifestazione di interesse dei cinque privati dà al mercato la sensazione che veramente è cambiato qualcosa, che veramente c'è un potenziale che non è stato espresso fino a questo momento. Tutti gli elementi di discontinuità ci permettono di raccontare una realtà diversa. Perché la manifestazione di interesse? Perché abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a stare nei mercati internazionali con presenze autorevoli. L'obiettivo è rafforzare l'aeroporto in vista del 2029" data in cui scadrà la concessione spiega ancora D'Amico. Che sottolinea come "gli aeroporti vicino a Genova sono tutti privati, non ce ne è uno pubblico" e cita Pisa, Nizza e Torino.

“Sono stati evidenziati tutti gli aspetti strategici che l’aeroporto a Genova continua a rivestire in vista anche del perfezionamento delle infrastrutture di collegamenti con le altre reti di trasporto - spiega l’assessore Mascia -. Il fatto che ci siano state delle manifestazioni di interesse lo accogliamo come segnale di capace attrattiva       dell’aeroporto di Genova è una possibilità di svilupparlo ulteriormente per arrivare alla data del 2029” spiega Mascia che aggiunge che “sarebbe assurdo non considerare la connessione con i flussi croceristi del traffico aeroportuale. Abbiamo sotto gli occhi un incremento delle presenze dei turisti stranieri sul territorio genovese. Sono turisti che hanno necessità spostarsi e con l’aeroporto possiamo dare risposta a questa domanda è fare in modo che questo diventi un circolo virtuoso per lo sviluppo dell’attività aeroportuale” conclude l’assessore Mascia.

Nel 2029 verrà rinnovata la concessione. Nel frattempo, nei cinque anni di mezzo, si cercano soluzioni per dare nuovo impulso all'aeroporto di Genova. Regione Liguria e Comune di Genova sono pronti a entrare nella compagine azionaria dell'aeroporto di Genova (Leggi qui)Mentre la Camera di Commercio, che è già all'interno della gestione del Colombo, ha spiegato che "la maggioranza dell'Aeroporto di Genova deve rimanere pubblica" e anche che "servono partner affidabili" (Leggi qui)

L'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale è azionista di maggioranza al 60%. Nelle scorse settimane sono state aperte delle buste con cinque manifestazioni di interesse per l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova (Leggi qui). La manifestazione d'interessa non produce vincoli, è uno strumento esclusivamente informativo. Si tratta di un documento con il quale una società, un ente o un consorzio, manifesta il proprio interesse a essere invitati dall'autorità contraente a partecipare alla gara per l'aggiudicazione di un determinato progetto.

Nel frattempo ieri si è svolto un incontro tra il Comune di Genova, il direttore generale dell'Aeroporto D’Amico e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil confederali. Al centro la questione di Piaggio Aerospace e dei suoi 180 lavoratori di Genova. 

È stato condiviso l’avvio di un percorso che prevede il coinvolgimento al tavolo di Enac, di Piaggio come parte datoriale e di Regione Liguria affinché si arrivi a un protocollo di intesa che preveda la facilitazione da parte di Aeroporto di Genova nell'upgrade delle professionalità dei lavoratori Piaggio, anche con la collaborazione tecnica e di certificazioni Enac stessa.

Durante il vertice è stata riscontrata la disponibilità, previo accordo con la parte datoriale Piaggio, a fare da facilitatore di sinergie logistiche e lavorative tra i lavoratori di Piaggio e i clienti che hanno necessità di servizi proprio nel settore manutenzione, che rappresenta il core business prevalente di Piaggio a Genova.

“L’obiettivo finale è quello di affiancare in futuro al piano industriale di Piaggio anche altre attività a servizio dell’utenza dell'Aeroporto di Genova” spiega in una nota il Comune di Genova.

 

 

GENOVA - In commissione a Palazzo Tursi a Genova focus sull'Aeroporto Cristoforo Colombo. Al centro l'approfondimento in merito alle strategie di sviluppo dell’infrastruttura di Sestri Ponente. Le commissioni che fanno parte del consiglio comunale affrontano il tema per discutere e cercare di capire i programmi per rilanciare l'aeroporto. In aula anche il direttore generale dell'Aeroporto Cristoforo Colombo Francesco D'Amico.

Nel 2029 verrà rinnovata la concessione. Nel frattempo, nei cinque anni di mezzo, si cercano soluzioni per dare nuovo impulso all'aeroporto di Genova. Regione Liguria e Comune di Genova sono pronti a entrare nella compagine azionaria dell'aeroporto di Genova (Leggi qui)Mentre la Camera di Commercio, che è già all'interno della gestione del Colombo, ha spiegato che "la maggioranza dell'Aeroporto di Genova deve rimanere pubblica" e anche che "servono partner affidabili" (Leggi qui)

L'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale è azionista di maggioranza al 60%. Nelle scorse settimane sono state aperte delle buste con cinque manifestazioni di interesse per l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova (Leggi qui). La manifestazione d'interessa non produce vincoli, è uno strumento esclusivamente informativo. Si tratta di un documento con il quale una società, un ente o un consorzio, manifesta il proprio interesse a essere invitati dall'autorità contraente a partecipare alla gara per l'aggiudicazione di un determinato progetto.

Nel frattempo ieri si è svolto un incontro tra il Comune di Genova, il direttore generale di Aeroporto Francesco D’Amico e i rappresentanti dei sindacati Cgil Cisl Uil confederali. Al centro la questione di Piaggio Aerospace e dei suoi 180 lavoratori di Genova. 

È stato condiviso l’avvio di un percorso che prevede il coinvolgimento al tavolo di Enac, di Piaggio come parte datoriale e di Regione Liguria affinché si arrivi a un protocollo di intesa che preveda la facilitazione da parte di Aeroporto di Genova nell'upgrade delle professionalità dei lavoratori Piaggio, anche con la collaborazione tecnica e di certificazioni Enac stessa.

Durante il vertice è stata riscontrata la disponibilità, previo accordo con la parte datoriale Piaggio, a fare da facilitatore di sinergie logistiche e lavorative tra i lavoratori di Piaggio e i clienti che hanno necessità di servizi proprio nel settore manutenzione, che rappresenta il core business prevalente di Piaggio a Genova.

“L’obiettivo finale è quello di affiancare in futuro al piano industriale di Piaggio anche altre attività a servizio dell’utenza dell'Aeroporto di Genova” spiega in una nota il Comune di Genova.

 

 

 

GENOVA - "L'elemento fondamentale che fa cambiare le abitudini è la velocità. Nel momento in cui prenderò la metropolitana, che è gratis h24, il cittadino capirà che con la metropolitana la qualità della sua vita migliora perché non starà in coda in macchina e non dovrà cercare parcheggio. Vogliamo avvicinare i cittadini al trasporto pubblico locale". È questa la dichiarazione d'intenti fatta dall'assessore ai Trasporti del Comune di Genova Matteo Campora ai microfoni di Primocanale, durante l'ultima puntata del Programma Politico che ha messo al centro il tema dello Skymetro.

Durante la trasmissione Campora ha difeso l'opera da chi come il segretario genovese del Pd Simone D'Angelo vorrebbe il tram: "Negli ultimi trent'anni tutte le opere che le Giunte hanno tentato di portare avanti sono fallite, compreso il tram per cui sono stati restituiti i finanziamenti. Fare il tram significa avere cantieri enormi e la popolazione si è dimostrata contraria". D'Angelo infatti aveva sollevato dubbi soprattutto per quanto riguarda il rischio idrogeologico, "c'è un dato di rischio e di pericolo vista anche la situazione dello scolmatore" ha dichiarato, e per la mancanza di un progetto definitivo "che non c'è, anche le interrogazioni parlamentari per chiedere a che punto dovrebbe essere il percorso sullo Skymetro ci hanno fornito delle date ben diverse da quelle sentite negli ultimi mesi. Ci sono tante incertezze e tanti dubbi, le risposte arrivate o erano molto deboli o sono mancate" ha detto il segretario dem.

Per quanto riguarda il rischio idrogeologico Campora ha ricordato come il progetto sia stato avallato dal ministro Enrico Giovannini, "un ambientalista e non un cementificatore", e sottolinea come non sia stato toccato il Bisagno: "I progettisti ci hanno chiesto di non toccare l'alveo e infatti le pile sarebbero sugli argini, che verrebbero rinforzati".

L'obiettivo per Campora è quello di creare "un sistema attraverso il quale chi vive sulle colline potrà raggiungere la stazione. Incrementeremo gli autobus collinari. Quest'opera potrà portare le persone della val Bisagno a vivere meglio e nuove persone a viverci, aumenterà il valore delle case. Potrò abitare in collina nel verde e in 10-15 minuti andare in piazza De Ferrari. Serve un servizio che sia adeguato di giorno e di sera, dobbiamo migliorare le frequenze e fare in modo che l'ultima corsa sia alle 2-3 di notte".