
Audizione in Senato per il presidente in pectore dell'Autorità di sistema portuale del Mare Ligure occidentale Matteo Paroli. Un passaggio quello di oggi con l'ottava commissione alla presenza del senatore genovese del Pd Lorenzo Basso funzionale e necessaria per continuare l'iter necessario per la nomina ufficiale. Dopo il passaggio in Senato ci dovrà essere quello alla commissione Trasporti della Camera previsto per il 13 maggio a quel punto arriverà il via libera.
Paroli durante la sua chiara esposizione ha di fatto spiegato quella che è la sua visione e quali saranno le priorità che vorrà affrontare: dalla sicurezza dei lavoratori, al rapporto con i residenti, con il cluster portuale e le autorità cittadine. Un passaggio molto interessante anche quello che riguarda il rapporto che il porto deve avere con la città: non lo dice apertamente ma il tema è quello del fumo delle navi.
La sicurezza
"Le autorità di sistema portuale non hanno compiti specifici in maniera di sicurezza, ma certamente insieme ad altre amministrazioni pubbliche che hanno competenze possono dare un grandissimo contributo affinché il lavoro sulle banchine sia svolto rispettando i massimi criteri di sicurezza. I porti sono delle grandi industrie dove ogni giorno entrano migliaia di persone he rispondono a datori di lavoro diversi. Quindi interazioni fra più imprese e fra più lavoratori che "comporta, in un ambiente critico come quello dove si sollevano carichi si spostano trattori e gru, la necessità di avere sempre il massimo dell’attenzione rispetto alla sicurezza delle persone. Credo che moltissimo sia stato fatto negli ultimi decenni nei porti nazionali ma non è sufficiente per arrivare ad avere una situazione di assoluta eliminazione ed radicazione del rischio di incidente all’interno delle nostre banchine. Serve la collaborazione delle autorità di sistema con le altre amministrazioni preposte alla tutela della sicurezza dei lavoratori".
Il piano regolatore
"I porti sono stati costruiti per la maggior parte nel nostro dopoguerra e non sono più per molti aspetti idonei a gestire le nuove tipologie di mezzi che solcano i nostri mari. Un piano regolatore nuovo, un piano regolatore che tenga conto delle esigenze infrastrutturali e delle dinamiche del mercato. Oggi modificare la destinazione funzionale di una banchina può richiedere anni, un’impresa per decidere di cambiare porto nei momenti in cui questo non è idoneo a ricevere i propri traffici impiega minuti quindi dobbiamo certamente rendere i piani regolatori dei nostri porti in grado di gestire elasticità della domanda che gli operatori ci chiedono di poter di poter avere".
Il settore della diportistica
"Il porto di Genova ha una eccellenza nazionale sul settore della diportistica, settore della costruzione e della manutenzione di grandi yacht porto è un settore nell’ambito del quale porto di Genova dovrà necessariamente continuare ad essere caratterizzato e rafforzato. Quindi anche la nautica da diporto come faro guida rispetto alla azione della pubblica amministrazione".
Il rapporto con le città e il rispetto dei residenti
"I porti in Italia sono tutti caratterizzati da un’assoluta vicinanza a volte quasi integrazione sul tessuto urbano retrostante. Il porto di Savona e il porto di Genova non fanno eccezione quindi sono porti abbracciati dalle rispettive città e il rapporto con le quali è assolutamente fondamentale mantenere il rispetto, ovviamente di funzioni i ruoli di competenza ma anche di vivibilità da parte di quei cittadini che intorno all’area portuale vanno risiedere quindi l’accordo con le amministrazioni locali è, lo dico per esperienza perché ho già vissuto comporti di Pescara Ancona Livorno assolutamente fondamentale. Le interazioni con l’amministrazione locali comuni regioni in particolare saranno assolutamente fondamentali".
Il rapporto con il cluster portuale
"Il cluster portuale quello che ci dà la sensazione di come il mercato stia cambiando, di quanto rapidamente esso lo faccia e quali sono le esigenze di adeguamento delle infrastrutture portuali o delle funzioni portuali specifiche sulle banchine e sui porti. Quindi rapporto con il cluster tutto, da quello privato e quindi mi riferisco agli agenti marittimi e agli armatori terminalisti, all’imprese autorizzate fino a naturalmente i servizi nautici e rimorchio battellaggio e ormeggio sono fondamentali per avere sempre piena contezza di quelle che saranno le esigenze infrastrutturali e operative"
Rapporto con capitanerie e agenzia dogane
"Fondamentale il rapporto con le pubbliche amministrazioni che operano all’interno del rapporto con le capitanerie fondamentale per mantenere sempre i massimi livelli, la sicurezza sull’ingresso e sull’uscita delle navi dai nostri scali. Il apporto con l’agenzia delle dogane fondamentale è inutile avere un porto con grandi infrastrutture se poi per lo sdoganamento delle merci abbiamo inefficienza e quindi il rapporto con l’agenzia delle dogane è sempre stato il mio punto di vista fondamentale ho sempre avuto rapporti eccellenti con i direttori delle agenzie delle dogane Il rapporto con la prefettura molto spesso ci troviamo a dover affrontare situazioni critiche che richiedono fondamentalmente l’apporto e la professionalità delle prefetture in cui sono aspetti imprescindibili per ogni autorità di sistema la più forte ragione per un’autorità di sistema complessa importante come quella del Mar ligure occidentale".
La cybersecurity
"Abbiamo avuto nel tempo su tutti i porti nazionali e fatti di attacco da parte di soggetti criminali che sono in alcuni casi riusciti a mettere in difficoltà il sistema logistico nazionale a rendere inoperativi server, sistemi di accesso informatizzati ai gate portuali. La situazione è purtroppo molto critica, non è il miglioramento gli attacchi sono sistemici sono costanti sono permanenti. Alzare barriere difensive informatiche è fondamentale non solo perché i porti continuano ad operare ma soprattutto perché ne va della credibilità del nostro sistema logistico internazionale. Avere i porti bloccati per un attacco informatico è uno smacco fortissima la credibilità del nostro sistema logistico, quindi implementare al massimo il sistemi difensivi Cyber sicurezza su tutti quelli che sono gli aspetti gestiti dalle autorità di sistema portuale. E tutto questo si può fare se si crea una squadra forte io conosco molte delle professionalità presenti all’interno dell’autorità di sistema dell’occidentale, conosco le qualità ne riconosco i meriti. Sono convinto che ce ne siano molte altre professionalità che sono ancora non conosciute, ma che spero di poter conoscere presto insieme a loro dare il massimo del supporto possibile possibile perché il sistema portuale principale d’Italia mantenga e possibilmente migliori la sua capacità logistica e attrattiva dei mercati".
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