
Il futuro presidente dei porti di Genova e Savona Matteo Paroli ha parlato oggi in Senato per presentare quella che è sua visione e le idee che intende mettere in campo. Unico ligure presente in commissione il senatore del Pd Lorenzo Basso.
"Ringrazio l’avvocato Paroli per la disponibilità e per la qualità del confronto odierno. Riconosciamo le sue solide competenze e la significativa esperienza maturata nel settore portuale.
Devo sottolineare però che quella di Genova e Savona è una realtà del tutto eccezionale. È un sistema portuale di importanza strategica per il Paese, segnato da vicende giudiziarie complesse e da una lunga fase commissariale. Una situazione eccezionale, che richiede consapevolezza, responsabilità e forte discontinuità rispetto al passato.
Per questo, ho rinnovato la richiesta che venga messo a disposizione del Parlamento il rapporto degli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, predisposto a seguito dell’inchiesta che ha coinvolto i vertici precedenti dell’Autorità. È un atto doveroso di trasparenza istituzionale, affinché le Camere possano conoscere l’esito dell’ispezione e trarne le necessarie valutazioni.
Serve ora un cambio netto nei rapporti rispetto al passato. Serve una guida che dialoghi costantemente con tutti gli attori del sistema portuale, ma lo faccia con indipendenza e trasparenza. In particolare, è imprescindibile un rapporto solido con il territorio, con le istituzioni che lo rappresentano, con gli enti locali che quotidianamente ne affrontano anche gli impatti sul territorio.
Perché le questioni aperte sono molteplici e complesse. Penso innanzitutto al traffico di attraversamento che grava sulla viabilità urbana e sulla qualità dell’aria. Ai fumi delle navi, che le rilevazioni confermano essere oltre i limiti di compatibilità ambientale in quartieri densamente abitati come San Teodoro e Dinegro.
Ai depositi chimici, che non possono rimanere accanto alle case dove si trovano da decenni né essere ricollocati in aree ugualmente critiche come il bacino di Sampierdarena. E penso a molte altre questioni, legate alle servitù, all’impatto ambientale e alla qualità della vita dei cittadini.
Proprio per queste ragioni, vorrei sottolineare quanto sia importante che nella formazione del Comitato di gestione dell’Autorità portuale si tenga conto delle scelte democratiche dei cittadini, rappresentate dalle amministrazioni comunali in carica – come quella di Savona – e da quelle che saranno elette fra meno di venti giorni a Genova.
Infine, richiamo due priorità fondamentali. La prima è la sicurezza dei lavoratori portuali: un tema non più rinviabile. Gli incidenti, anche mortali, che hanno colpito il porto negli ultimi anni sono inaccettabili e richiedono una svolta chiara, strutturale. La seconda riguarda la gestione dei grandi progetti infrastrutturali – a partire dalla nuova diga foranea, le cui criticità sia ingegneristiche sia economiche sono state sottovalutate – e il Piano Regolatore Portuale. Su questo i commissari hanno già svolto un importante lavoro preparatorio, che merita continuità, ma ora serve finalizzarlo con un approccio aperto e partecipato. Un piano che faccia crescere il porto e i suoi traffici, ma anche il territorio che lo ospita.
IL COMMENTO
Se l’ex Rinascente diventa un autosilos, a rischio i palazzi che si svuotano!
Se la cultura cambia marcia con lo stesso regista di prima