GENOVA - La visita di Matteo Renzi a Genova parte dal Tribunale, dove il senatore di Italia Viva si è recato a fine mattinata per far valere le sue ragioni nell'ambito dell'opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Genova nei confronti dei magistrati fiorentini che hanno chiesto il suo rinvio a giudizio nell’ambito dell'inchiesta Open. Al termine dell'udienza, durata quasi due ore, Renzi si è detto soddisfatto: "Andiamo avanti, non è finita qui: sono state sentite le mie ragioni, ritengo che se c'è una macroscopica violazione della legge e della Costituzione è giusto che si indaghi, non come ha fatto il procuratore Francesco Pinto di Genova che ha esaminato le novanta pagine della denuncia in meno di sei giorni, chiedendo l'archiviazione", attacca. Il gip dovrà valutare la richiesta di archiviazione per il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e i pm fiorentini Luca Turco e Antonino Nastasi e il giudice si è riservato.
"Noi vogliamo giustizia giusta e non giustizialismo perché è quello che questo Paese si merita"
"C'è un'altra denuncia nei confronti dei giudici di Genova, presentata dal legale per conto di Marco Carrai per la trasmissione degli atti al Copasir". A Genova Renzi presenterà anche il suo libro, alle 17, "Il Mostro", dove ripercorre i fatti subiti da amici e parenti, "violando la Costituzione per controllare i messaggi di Whatsapp". Quello che viene contestato, infatti, è l'abuso d'ufficio con cui i pm fiorentini avrebbero agito, allegando agli atti le chat di imprenditori con il fondatore di Italia Viva.
Ma a Genova Matteo Renzi viene anche per sostenere Marco Bucci, per lui "rara avis", un uccello raro: "A Genova c'è stato il Ponte Morandi e Bucci si è rivelato un ottimo amministratore, che senza tanti giri di parole è riuscito a portare a termine grandi progetti. Il Ponte Morandi è stata una tragedia per 43 famiglie, è stata una sconfitta per il paese, è stata una campagna di comunicazione in pompa magna del Governo Conte che, alla fine anziché togliere la concessione di Autostrade e punire i Benetton, glieli ha regalati". Fa riferimento alle promesse non mantenute da parte del Governo Conte di procedere nei confronti di Autostrade per l'Italia, nonostante i proclami, anche se bisogna ricordare che la trattativa tra Cassa Depositi e Prestiti e Aspi è stata portata avanti con l'avvallo del Governo Draghi, di cui Renzi si vanta di essere il primo sostenitore.
"Bucci si è rimboccato le maniche, ha rimesso a posto la speranza di una città, ha delle idee che noi apprezziamo, rispetto allo sguardo cinico del M5s, preferiamo quello civico di Marco Bucci"
"Non solo in Valpolcevera, ma anche in Val Bisagno dove vedere quasi compiuti i lavori sul Bisagno, dopo quanto accaduto in questa città con le alluvioni, mi ha molto colpito. I finanziamenti li avevamo stanziati quando ancora c'era la giunta Burlando, ma è stato Bucci a portare questi lavori a compimento". Per questo motivo l'appoggio di Italia Viva alle comunali di Genova è venuto naturale.
"Bucci lo avrei sostenuto persino se si fosse candidato con il Movimento 5 Stelle, peccato che con loro ci sia una forte incompatibilità viste le loro posizioni ballerine sulle grandi opere come la Gronda".
A livello nazionale nega che questa sia una prima sperimentazione per presentarsi in un asset centrista alle politiche del 2023. "Noi in altre città ci presentiamo con il centrosinistra, Parma, Piacenza, Como e Aquila: ce ne fossero di sindaci come Bucci, quando un sindaco fa bene lo si riconferma".
IL COMMENTO
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale