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"I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un'Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi". Così Mario Draghi, aprendo il Consiglio dei ministri, ha preannunciato le nuove regole concordate con CTS: estensione illimitata del Green Pass per chi ha fatto la terza dose, semplificazione delle norme per la quarantena nelle scuole, abolizione delle restrizioni per i vaccinati anche in zona rossa fino alle nuove regole per favorire i turisti stranieri che potranno venire in Italia e accedere a tutte le attività anche solo con il tampone. Il premier ha annunciato anche un calendario di allentamento delle restrizioni. Alla votazione non hanno partecipato i ministri della Lega.

Ecco la nota di Palazzo Chigi:

"Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento delle attività nell'ambito del sistema educativo, scolastico e formativo. In particolare, si modificano le regole per la gestione della crisi pandemica in ambito scolastico e per i visitatori stranieri in Italia. Scuola Nelle scuole per l'infanzia fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza; dal quinto caso di positività, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni. Nella scuola primaria fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l'utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo al COVID-19.

Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto; dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l'attività didattica prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado con un caso di positività tra gli alunni, l'attività prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti; con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l'attività didattica prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

Green Pass - Le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato chi ha contratto il COVID ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario. Circolazione stranieri in Italia A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l'accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone. Meno limitazioni ai vaccinati Sono eliminate le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del Green Pass Rafforzato".

 

Dimissioni dal Cda di Superba e un impegno chiaro, no ai depositi chimici a Sampierdarena”: il presidente del Municipio Centro Ovest ed esponente del Movimento 5 Stelle, Michele Colnaghi, fissa le sue condizioni per appoggiare la candidatura di Ariel Dello Strologo a sindaco di Genova. La decisione verrà probabilmente ratificata oggi alle 18 da tutti gli alleati di centrosinistra in un vertice organizzato presso la Federazione del Pd.

Dello Strologo è infatti consigliere di amministrazione dell’azienda Superba che, insieme a Carmagnani, ha presentato istanza per trasferire la propria attività a ponte Somalia: “Per appoggiare Dello Strologo, così come chiunque altro, pretendo che venga sottoscritto un impegno preciso e vincolante, i depositi chimici devono essere spostati da Multedo ma non devono essere posizionati a Sampiedarena. Dello Strologo, in particolare, dovrà lasciare il suo incarico in Superba che è chiaramente incompatibile con la sua candidatura”.

Il nome del presidente della Comunità Ebraica genovese è comunque in pole position: secondo il segretario del Pd Simone D’Angelo e il capogruppo in Sala Rossa Alessandro Terrile è lui l’uomo più adatto a unire la coalizione. Movimento 5 Stelle e Lista Sansa sono più cauti ma sembra possibile che, sottoscrivendo una serie di impegni, come quelli richiesti da Colnaghi, la candidatura possa sbloccarsi già questa sera.

GENOVA-Nessuna trasmissione televisiva durante il consiglio regionale, il presidente di Regione Liguria smentisce le accuse di Stefano Mai. Il capogruppo della Lega ha accusato il governatore di essere in tv a parlare di politica nazionale invece che in aula poco prima di decidere di abbandonare il consiglio regionale in segno di protesta.

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GENOVA-La Lega abbandona l'aula del consiglio regionale della Liguria per protestare contro "l'ennesima assenza del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con deleghe a Sanità e Bilancio". Le spaccature nate dopo la rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica continua a creare tensioni.

Il gesto arriva poco dopo la richiesta dal parte del carroccio di una verifica di maggioranza, slittata poi a settimana prossima, e l'invito al governatore di rinunciare alle deleghe a sanità e bilancio. "Oggi Toti, che negli ultimi tempi è stato lontano dalle questioni del territorio - he detto il capogruppo Stefano Mai - e più vicino a quelle romane, si è finalmente palesato in aula. Speravamo ci restasse fino alla fine dei lavori, per rispetto dei liguri che lo hanno eletto e di coloro che attendono risposte sui dossier aperti. Invece, nonostante vi fossero molte interrogazioni sulla sanità alle quali doveva rispondere direttamente, non è rientrato in aula alle 14 per intervenire in una nota trasmissione televisiva su argomenti di politica nazionale."

Tensioni nel centrodestra ligure, la verifica di maggioranza slitta alla prossima settimana-LA NOTIZIA

I consiglieri della Lega sono usciti dall'aula in segno di protesta per "una grave mancanza di rispetto nei confronti del consiglio regionale e dei liguri che attendono risposte sulla sanità", abbandonando i lavori del Consiglio dopo l'intervento del capogruppo Mai: "La Lega ha una parola sola."