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RAPALLO - "Mario Draghi è un economista, professore, un grande commì di stato che ha lavorato anche nelle banche, e non è un difetto, non c'è nulla di male a fare il banchiere. Il punto è che io penso che Draghi non vedesse l'ora di tornarsene a casa."

Sono le parole di Nicola Porro, giornalista e conduttore televisivo intervenuto venerdì sera al teatro all’aperto del Parco di Villa Tigullio, a Rapallo, per parlare della crisi di governo e commentare le tappe che porteranno gli italiani a votare il prossimo 25 settembre. 

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ROMA - Per forse la prima volta nella storia della Repubblica italiana la cittadinanza è chiamata alle urne questo autunno. Ma dopo che il Parlamento ha mandato a casa Mario Draghi, cosa succederà? A rispondere alla domanda, soprattutto se si guarda alla pioggia di fondi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, arrivati soprattutto in Liguria per molte opere infrastrutturali come la diga di Genova, è l'avvocato Lorenzo Cuocolo.

"L'importante, adesso, è sapere che il Paese non rimane mai senza un governo, senza una guida. Fino a quando non verrà formato un nuovo Governo, Draghi rimarrà in carica, seppur con un Governo dimissionario", spiega Cuocolo, che spiega cosa vuol dire avere un governo che rimarrà in carica solo per il disbrigo degli affari correnti.

"Tra la convocazione dei comizi elettorali, le elezioni e la formazione del nuovo esecutivo si arriverà ai primi di novembre - continua Cuocolo -. Il governo Draghi dovrà far fronte a situazioni di grande importanza, a cominciare dall'attuazione del Pnrr". Il fondo diventa quindi ora un 'nodo da sciogliere', anche se non impossibile. Anzi, l'attenzione del Governo Draghi, seppure dimissionario, dovrebbe concentrarsi su questo. "Non è pensabile che l'attuazione del pnrr possa essere rallentata o sospesa per il semplice fatto che il governo è dimissionario, da questo punto di vista credo che non cambierà nulla. Certo, le scelte strategiche il Governo, se dimissionario, dovrebbe però astenersi dal farle e lasciarle a chi verrà dopo di lui, ma il Pnrr è troppo importante".

GENOVA - "Il Pd non faccia l'errore di sostituire dei populisti con dei nuovi populisti", è questo è il monito di Azione all'indomani dell'inizio di quella che è la prima campagna elettorale politica che si tiene in estate, una campagna elettorale molto breve che vedrà gli italiani chiamati al voto il prossimo 25 di settembre. Il riferimento è naturalmente nei confronti di Luigi Di Maio che accusa il Movimento 5 Stelle della crisi di Governo, definendo ciò che rimane del movimento fondato da Beppe Grillo il partito di Giuseppe Conte. Azione non vede quindi di buon occhio il neonato movimento Insieme per il futuro, che conta circa sessanta parlamentari che hanno lasciato il M5s qualche settimana fa. Il movimento di Carlo Calenda, racconta a Primocanale Roberto Donno che ne è segretario ligure, sta già costruendo un'agenda "che non definirei azienda Draghi perché draghi sarà assente. Questa agenda sarà poi naturalmente condivisa con tutti i partiti europeisti e non sarà di appelli morali, ma di cose concrete da fare".

Crisi di Governo, Toti: "Io resto presidente di Regione Liguria, ma gli alleati parlino subito"

Rigassificatori, termovalorizzatori, investire bene i fondi del Pnrr. "Bisogna essere chiari nel programma perché è quello che chiedono gli elettori e non possiamo spingere il paese di nuovo in una situazione di ingovernabilità". E il dialogo è aperto a tutti coloro che condivideranno gli stessi punti: tra gli interlocutori ci sarà anche Giovanni Toti e il suo cantiere di Italia al centro, che si è detto pronto a sedersi al tavolo pur tenendo presente il suo bagaglio di centrodestra: "Conosciamo tutti il suo passato e la sua storia, ma c'è sicuramente una condivisione di intenti: ecco perché Carlo Calenda ha partecipato alla convention romana di qualche settimana fa". E Toti aveva fatto lo stesso a febbraio con quella di Azione. Resta da chiarire, però, il rapporto con Lega e Forza Italia, con cui, prima con le elezioni di Sergio Mattarella e poi con la sua posizione filo draghiana, sono sorte nuove tensioni. 

GENOVA - "Il fenomeno dei migranti minori non accompagnati è fuori controllo. A Genova continuano a rendersi protagonisti di risse, rapine e violenze sessuali con l'arroganza di chi sa che resterà impunito. Il rischio di scontro sociale è altissimo". Lo dichiara il gruppo della Lega in Consiglio comunale, Federico Bertorello, dopo la violenza sessuale compiuta in corso Italia da un giovane egiziano che è stato denunciato a piede libero. Il giovane era da poco residente in una comunità di Castelletto (LEGGI QUI).

"Un'emergenza che mette la sicurezza dei cittadini a rischio. Dal 2020 gli arrivi di minori non accompagnati a Genova sono più che duplicati. Solo nella prima parte del 2022 ne sono arrivati quanto in tutto il 2020, con un sovrannumero di oltre 3 volte la capacità di accoglienza. Una situazione drammatica per loro e pericolosa per il nostro tessuto sociale. L'unica soluzione è difendere i nostri confini e porre fine agli sbarchi, come aveva fatto Matteo Salvini da ministro dell'Interno".

ROMA - "Lo stralcio dell'art.10 è cosa fatta salvando 40mila tassisti dalle multinazionali". È questo il commento dei deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture) in merito al decreto concorrenza, a proposito del quale la Lega si era apertamente schierata dalla parte di tassisti e balneari attirando le critiche dell'ormai ex Premier Mario Draghi.

"Lunedì prossimo il ddl Concorrenza approda quindi in aula alla Camera - spiegano i deputati in una nota -. I gufi del si-ferma-tutto fanno male al nostro Paese perché in realtà non si ferma nulla. Tutti i deputati della Lega oggi sono in Commissione trasporti per sbloccare il Pnrr e difendere gli italiani".

In conseguenza alla caduta del Governo ci saranno elezioni anticipate: "Siamo contenti che si vada a votare il 25 settembre, sperando - attaccano Maccanti e Rixi - che nella prossima legislatura ci siano persone che sappiano mantenere la parola per più di 30 minuti".