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GENOVA - "L'incidente mortale di Sanremo è così grave e doloroso che tutto ciò che possiamo fare è raccoglierci nel cordoglio": esordisce così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nella sua intervista settimanale a Primocanale, commentando il dramma di Mohtadi, il 17enne travolto e ucciso da un tir. "Saranno gli inquirenti a fare luce sulla dinamica di questo terribile incidente - ha aggiunto Toti - io posso solo portare la vicinanza di tutta la regione alla famiglia che è stata così duramente colpita". 

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Ci sono poi i temi strettamente politici, quelli legati alla querelle sul limite dei mandati di Governatori e Sindaci: "Io spero che su questo tema non si spacchi il Paese. Quello che sembra un argomento di nicchia è invece un tema importante per tutto il Paese: non la Liguria, a dire il vero, almeno non fino al 2030, perché se lo decidessi, e non è scontato, potrei tecnicamente candidarmi ancora a un mandato da Presidente. Il vero rischio, piuttosto, è quello di uno scontro tra Roma e i territori: Anci, la conferenza delle Regioni, tutti stanno chiedendo conto al Governo di questa impasse. C'è anche un vecchio vezzo italiano, quello di piegare le regole agli interessi del momento: lo hanno fatto tutti, anche con strampalate riforme costituzionali, ma penso che oggi i partiti debbano spogliarsi degli interessi particolari e pensare al bene del Paese. Ricordo che il limite dei mandati per sindaci e governatori esiste solo in Italia". 

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Poi la conversazione si sposta sulle tensioni in Palestina, che nella giornata di venerdì hanno avuto anche un corollario a Genova con una manifestazione sindacale che ha paralizzato il ponente della città: "Non credo che gli automobilisti imbottigliati oggi in lungomare Canepa possano fare molto per la situazione in Terra Santa - dice Toti - va poi detto che non è Israele ad avere iniziato questa guerra e Hamas utilizza le persone di Gaza come scudi umani. Al tempo stesso non bisogna mai scordarsi che difendendo Israele difendiamo, in realtà, un baluardo di sicurezza in un area complessa, quindi difendiamo anche noi stessi".

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E poi sulle elezioni in Sardegna: "Questa regione è la dimostrazione che non è necessario un limite di mandati per cambiare il Governatore. In Sardegna il centrodestra ha stabilito che il presidente Solinas non sia andato complessivamente bene ed è stato sostituito con una decisione democratica dei partiti che devono sostenerlo. Truzzu vincerà? Io glielo auguro ma il tema che mi sta più a cuore è quello della partecipazione al voto: stiamo assistendo a un allontanamento dei cittadini dalla politica ed è un problema che dobbiamo porci seriamente".