Vai all'articolo sul sito completo
Il tuo browser è obsoleto.

SANREMO - Deciso, entusiasta e determinato a ribadire quanto il Movimento Andiamo! (da lui fondato) sia l’unica lista civica di centro-destra il cui obiettivo sia ascoltare la gente. Maurizio Zoccarato come promesso, in campo a sostegno del candidato sindaco di Sanremo Gianni Rolando supportato dai partiti, in primis Fratelli di Italia.

“Siamo la lista dei bottegai fieri delle nostre radici - le parole di Zoccarato -. L’obiettivo è ascoltare la gente, risolvere i problemi, concentrarci sulle piccole cose poiché al candidato sindaco spettano le grandi opere. La nostra lista è composta da persone capaci, perbene, che conoscono la città”.

Zoccarato, imprenditore ed ex sindaco di Sanremo, non perde l’occasione per definirsi coerente con i suoi ideali soprattutto quando parla dei partiti del centro-destra che compatti sosterranno la candidatura di Rolando.

Eppure il calciomercato è finito, quello invernale di riparazione. Ma nella politica, si sa, è sempre tempo di ingressi, ritorni, fuoriuscite. E adesso, al centro del battage politico, c'è proprio Forza Italia, nel segno del suo fondatore Silvio Berlusconi, che negli anni ha sempre aperto a nuovi ingressi. Chi entrava, sapeva che il presidente era uno, e che sarebbe restato per sempre lui. E allora, "chi non muore si rivede": a rientrare tra gli azzurri ci ha pensato Angelo Vaccarezza, fedelissimo di Giovanni Toti in questi anni, arancione di nome e di fatto.

L'ex capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale aveva, probabilmente, calcolato le dimissioni prima e l'ingresso in Forza Italia dopo. Da oggi però, è ufficiale. Con lui anche il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri e altri sindaci, assessori e consiglieri. Tra loro Luigi Pignocca (nuovo coordinatore provinciale Savona) e Luciano Stazi (nuovo coordinatore cittadino Savona). L'occasione è stata la tappa Genova-Roma, alla presenza del coordinatore nazionale Antonio Tajani. Presenti, nella capitale, anche il deputato Roberto Bagnasco e il coordinatore regionale Carlo Bagnasco.

"L’obiettivo del partito è di costruire il 'centro di gravità permanente' della politica italiana, attraverso l’apporto di persone che sappiano rappresentare i territori e che conoscano alla perfezione la macchina amministrava per cambiare veramente la vita dei cittadini - si legge nella nota di Forza Italia -. L’ingesso e ritorno in FI di Vaccarezza e di altri, tra sindaci assessori e consiglieri, che seguiranno, permette al partito di essere più forte e ambito e di aver maggiori punti di riferimento in Liguria, ma non solo, questa operazione nata anche dalla collaborazione tra Liguria e Piemonte grazie all’intervento del presidente Alberto Cirio, è il forte segnale di un rinnovato entusiasmo e di una grande sinergia e collaborazione tra regioni". Forza Italia ha dato il via alle prime mosse, tra uno scacco e l'altro, in vista delle Regionali 2025, dove ogni novità sarà ribattuta, colpo su colpo.

GENOVA - La vicenda di Ilaria Salis (la 39enne detenuta nel carcere di Budapest da quasi un anno ndr) arriva anche in aula rossa a palazzo Tursi, dove è stato approvato un odg presentato dal capogruppo del Partito democratico Simone D'Angelo che chiedeva al sindaco di Genova di attivarsi con il Governo "affinché vengano garantiti i diritti fondamentali di Ilaria Salis, nella detenzione e nel processo, presenziando in qualità di osservatore e intervenendo verso il Governo dell’Ungheria affinché venga resa possibile - così come previsto dalle vigenti convenzioni - l’esecuzione in Italia degli arresti domiciliari" si legge nella nota a firma di D'Angelo.

Oltre al voto favorevole del Pd e della minoranza, il testo - già presentato la scorsa settimana e bloccato dalla Lega - ha ricevuto tra i banchi della maggioranza solo il sostegno di Vince Genova e Genova Domani, le due liste civiche del sindaco, oltre allo stesso primo cittadino. Contrari Fratelli d'Italia, Lega e Lista Toti, che chiedevano invece di cancellare dal testo ogni riferimento alle condizioni carcerarie in Ungheria, in quella che il parlamento europeo ha definito "un'autocrazia elettorale". Ad astenersi Forza Italia, che non ha voluto assecondare il voto contrario della maggioranza e allo stesso tempo il parere favorevole di Bucci e delle sue liste civiche.

"Le condizioni in cui è detenuta Ilaria Salis sono inaccettabili, disumane e in totale contrasto con il rispetto dei diritti umani. Le immagini di una donna in catene, tenuta al guinzaglio da un agente di polizia è una scena che non dovrebbe trovare spazio nell’Unione Europea - ha dichiarato il capogruppo dem Simone D’Angelo -. Eravamo già convinti che i rapporti di amicizia e vicinanza politica che legano questo Governo a quello ungherese fossero alla base dei colpevoli ritardi nel garantire i giusti diritti a Ilaria Salis. Ma le affinità elettive di Meloni, Salvini e Orbán non possono giustificare né questa violazione dei diritti umani di una nostra connazionale, né il voto di oggi".

Arriva poi la stoccata, da parte del segretario provinciale Simone D'Angelo, al presidente Giovanni Toti: "Se il voto di Fratelli d’Italia e Lega non stupisce, quello della Lista Toti conferma una certezza: al bivio, tra il tanto decantato Modello Genova e il Modello Orbán, Toti sceglie il secondo. Con buona pace della retorica liberale".

Al Programma Politico di Primocanale il focus di questa settimana è stato posto sugli agricoltori, i loro problemi, le loro proteste.