L'ex centrale a carbone Enel nel porto di Genova, attivata nel 1952 e chiusa nell'agosto del 2016, vicina di casa della Lanterna, giace lì, senza che nulla sia stato toccato, da anni. Vincolata dalla Soprintendenza, dovrebbe (per ora solo nelle intenzioni ma non nei fatti) diventare un museo. Ipotesi che, scopriamo durante il nostro viaggio in esclusiva nei cantieri a mare della nuova diga di Genova con le istituzioni, non piace al vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi che tuona, in quello che ha il sapore di un attacco, nemmeno tanto velato, alla Soprintendenza:
"Non ha molto senso aver vincolato la ex centrale a carbone"
"Io credo che averla vincolata non abbia molto senso, non solo perché quell'area garantirebbe finalmente, se fosse demolita l'ex centrale a carbone, una visione anche dal mare completa della Lanterna, ridando una visibilità a uno dei monumenti più iconici non solo per Genova ma per tutta la marineria mondiale. Quindi chi si avvicina a Genova vedrebbe finalmente La Lanterna nel suo splendore, cosa che oggi non è possibile.
"Si libererebbero aree dedicate al porto e alla logistica"
E poi c'è il fatto che comunque si libererebbero aree dedicate al porto e alla logistica, che sono necessarie in questa fase per un porto che deve evolversi e deve garantire la sicurezza ai lavoratori, quindi deve avere spazi adeguati. Genova è stretta tra la città e il mare e nonostante il fatto che prenderemo quasi un milione di metri quadri con la nuova diga e 2 milioni di metri quadri di acqua per garantire maggiore sicurezza e logistica al sistema portuale genovese, tutti gli spazi che si possono recuperare anche a terra andrebbero tutte recuperati.

"Non credo che nessuno venga a Genova per vedere una centrale a carbone, grazie a Dio abbiamo di meglio"
Anche perché io non credo che nessuno venga a Genova per vedere una centrale a carbone, si viene a Genova per vedere i palazzi dei Rolli e altri monumenti tra cui La lanterna, e bisogna credo avere la consapevolezza che nel 2026 dobbiamo fare in modo di ripristinare i luoghi ridando anche una vocazione marittima all’intera città. Mi auguro che prima o poi si capisca che i monumenti in questo paese non sono le centrali a carbone ma abbiamo qualcosa di meglio grazie a Dio".
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IL COMMENTO
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