Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - Una circostanza piuttosto insolita quella in cui si sono trovati i vigili del fuoco di Genova in via Buranello. I pompieri sono stati infatti chiamati sul posto per una fuga di gas che proveniva da una cassetta di derivazione stradale di Enel. Grazie a successivi rilievi si è scoperto che la fuga proveniva da una tubatura nei pressi di un supermercato della zona, dove gli uomini di Iren stanno predisponendo degli scavi per sistemare tempestivamente la falla. Nella zona per ora non sono stati predisposti blocchi stradali, la situazione non sembra essere pericolosa.

Alcuni consiglieri comunali di Savona sono risultati positivi al Covid-19. Non si tratta di un cluster, fanno sapere, ma l'amministrazione ha deciso in via precauzionale di limitare le riunioni e gli eventi interni a Palazzo Sisto. Anche il sindaco Marco Russo e gli assessori si sono sottoposti a tampone, che ha però dato esito negativo. Le attività della Giunta proseguiranno quindi nel rispetto della normativa anti contagio già in vigore. 

L'assessore allo sport Francesco Rossello ha comunicato che la premiazione degli "Sportivi savonesi nel mondo" prevista per giovedì 16 dicembre in Sala rossa è stata rinviata a data da destinarsi "a causa della ripresa della diffusione del contagio da Covid". L'ultima attività consiliare svolta in comune è stata la commissione capigruppo. Stando alle prime indiscrezioni i positivi dovrebbero essere due. 

BUSALLA - A volte anche la stessa aria che respiriamo può fare paura. Un forte odore di plastica bruciata ha spaventato i busallesi nella giornata di ieri. Sui social sono tantissimi i post ed i commenti che parlano di aria irrespirabile, cani che non vogliono stare in giardino, persone che rinunciano all'attività fisica all'aperto per l'odore acre. Non si parla del 'solito' odore di idrocarburi, tipico della zona industriale, ma di qualcosa di insolito.

"In vent'anni che sono qui non ho mai sentito nulla del genere"

Inizia così il racconto di un cittadino di Busalla. "Ho sentito quest'odore alle 18 di ieri appena sono rientrato in paese - prosegue - poi anche stamattina presto quando ho portato fuori il cane e alle 8 a Sarissola, quando ho accompagnato mia figlia a scuola. A me e a tutti quelli che ho sentito bruciava la gola".

I sospetti dei residenti vertevano principalmente sulla Iplom, che produce bitume, gasolio per autotrazione e olio combustibile, anche se l'odore riscontrato era diverso dal solito. I rilievi dei vigili del fuoco, accompagnati dai carabinieri, che sono durati fino a tarda notte hanno però dato esito negativo. "I controlli sono durati fino alle 4 di notte - dice il Sindaco di Busalla Loris Maieron - ma non ci sono stati riscontri. Anch'io ho sentito l'odore, sembrava gomma bruciata, non era il solito".

Poi la spiegazione: "Al momento la fonte è ignota ma sospettiamo sia un fatto climatico. Ieri era una giornata senza vento, con tempo stagnante, c'era inversione termica, quindi con caldo in alto e freddo in basso. In questi casi anche le emissioni rimangono pressate e possono produrre situazioni di questo tipo.

"Ma è un'ipotesi"

Qualcuno ha anche avanzato il sospetto di errori nell'odorizzazione del metano: "Probabilmente i fatti di Ravanusa in Sicilia hanno messo le persone in allarme, l'odorizzazione non dovrebbe centrare nulla. È più probabile che si tratti di zolfo, trattato in bassissime quantità da Iplom, che ha un odore molto forte che in queste condizioni termiche potrebbe farsi sentire più del solito, in particolare nei momenti di carico dal porto".

Il tuo browser è obsoleto.

GENOVA-Circa quaranta stranieri sono stati sgomberati d'urgenza da due palazzi nell'ex ghetto del centro storico per una scala interna pericolante e a rischio crollo.

A disporre l'evacuazione per il dissesto statico di due civici adiacenti in vico Croce Bianca e vico Adorno è stato il comune di Genova: fra le persone evacuate solo una decina era regolare con un contratto di affitto, persone a cui il Comune ha offerto un posto in albergo, per gli altri, fra cui alcuni irregolari, nessuna alternativa sennò la strada e la speranza di trovare un posto dove dormire da amici o in un'associazione.

Fra gli alloggi chiusi anche alcuni dormitori dove vivevano anche una decina di persone, alcuni hanno ammesso di pagare dai cento ai ducento euro al mese.
Buona parte degli immobili sarebbe di proprietà di un genovese che ora, come ha detto l'assessore comunale alla polizia locale, Giorgio Viale, rischia di finire nei guai per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Viale ha spiegato a Primocanale: "All'interno dello stabile abbiamo trovato merci  contraffatte, ma la cosa più preoccupante sono state le situazioni di fatiscenza igienico sanitaria. Addirittura le scale dell'androne stavano letteralmente crollando, per questo abbiamo messo i sigilli al palazzo e stiamo sgomberando le persone."

"Chi avrà bisogno verrà assistito e poi partiranno le dovute indagini per controllare che questi fenomeni non avvengano più - ha aggiunto l'assessore - nel Centro Storico va ripristinata la legalità. Gli stabili risultano essere di proprietà di privati che però, non si sono mai occupati della manutenzione, hanno pensato solo a guadagnare. Alcuni contratti d'affitto sono regolari ma poi all'interno dell'appartamento non c'è la persona riportata sul contratto ma altre persone."

Su come la condizione del palazzo sia stata scoperta l'assessore Viale parla di segnalazioni degli abitanti dei vicoli: "Abbiamo ricevuto delle denunce da diversi cittadini della zona e dopo i controlli abbiamo deciso di agire in quanto la scala interna del palazzo è un rischio per l'incolumità delle persone".

 

 

GENOVA-Un'altra rapina violenta per le vie di Genova, dove un giovane ha strattonato una signora per strapparle la borsetta per poi scappare. E' successo ieri, nella zona dei parchi di Nervi. 

Proprio all'interno dei parchi di Nervi un giovane marocchino, di soli venti anni, è stato inseguito e poi arrestato dai carabinieri per rapina. L'uomo, poco prima, aveva strattonato violentemente una donna di 65 anni strappandole la borsetta per poi darsi alla fuga. Il ventenne è poi scappato a piedi ma è stato bloccato prima da un passante, e poi dai militari. Durante la fase di identificazione, il giovane di origine marocchina ha continuato ad opporsi in modo violento al controllo e alla perquisizione. Addosso aveva la refurtiva, la borsetta, subito restituita alla donna.