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IMPERIA - Il sindaco Claudio Scajola è indagato per abuso d'ufficio. A confermarlo una breve nota del procuratore Alberto Lari fa luce sulle ultime vicende giudiziarie del primo cittadino.

Lari spiega che è stata richiesta l'archiviazione per infondatezza della notizia di reato in merito all'ipotesi di peculato, ma "in relazione all’ipotesi di abuso di ufficio per aver ordinato la demolizione di un balcone, sono state effettuate diverse acquisizioni documentali presso gli uffici comunali e sono state ascoltate persone informate sui fatti; allo stato, sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a verificare la fondatezza dell’ipotesi di reato".

La prima indagine è infatti quella che riguarda la demolizione di un balcone in via della Repubblica a Imperia. La seconda indagine, per peculato, riguarda la richiesta del sindaco a un autista del Comune di accompagnare a casa una signora anziana con l’auto blu. Per questo fascicolo è già stata chiesta l’archiviazione, come precisa il procuratore di Imperia, che interviene anche sull’indagine per abuso d’ufficio.

Gli inquirenti hanno già acquisito diversi documenti presso gli uffici comunali ed hanno ascoltato diverse persone informate sui fatti. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare la fondatezza dell'ipotesi di reato.

Si pensi, si immagini quel che si vuole ma Sanremo è veramente l'unica, inimitabile Sanremo. E' la città del Festival e la preferita della Rai ,vuoi per un vizio nella stesura di convenzione,  un colpo alla tradizione, al marchio e uno alla Cassa). E' la città del Casinò, dei croupier, dei money e dei soliti noti dotati di una spiccata predisposizione all'auto rigenerazione (quasi si pensasse che sanremesi e sanremaschi siano privi di memoria).  Sanremo è anche la città degli scandali che, negli anni, hanno travolto diversi sindaci. L'ultimo commissariamento risale al periodo precedente del mandato di Maurizio Zoccarato seguito da Alberto Biancheri, oggi, al suo secondo e ultimo.
 
Le prossime elezioni amministrative previste per la primavera 2024 hanno riacceso gli animi di quelli che si potrebbero definire "vecchi leoni". 
Maurizio Zoccarato non ha resistito ed è tornato alla carica: non da frontman ma da autore di testi e linee guida del neonato movimento Andiamo. A lui spetta, possibile lo abbia dato per scontato, anche il 'delicato' compito di decidere chi sta fuori e chi sta dentro.
La politica ha però richiamato anche Sergio Tommasini  tra i fondatori, a sua volta, del movimento Anima pronto, come Zoccarato,  a rientrare, dietro le quinte, nella scena politica di Sanremo sostenuto dall'amico/ nemico politico Alberto Biancheri.
 
Negli ultimi tempi infatti, numerose le cene ( più o meno pilotate per attirare l'attenzione dei media) che si sono susseguite in diversi ristoranti  tra gli amici Anima e gli amici Andiamo: il tutto provato da foto 'rubate' e inoltrate 1000 volte. Chi seduto al tavolo dei big, chi confabula, chi poco distante, chi passava di lì.. non a caso. A gioirne, sono stati e saranno, i ristoranti.
 
Andiamo ha iniziato a fare capolino sulla scena mediatica attraverso un filmato incentrato prevalentemente sulla collaborazione solo ed esclusivamente con il centro destra e con persone che non abbiano un incarico politico. Uniche eccezioni, per il momento, Giorgio Giuffra attuale
sindaco di Riva Ligure e il senatore FdI Gianni Berrino (che sembra, o per stima o per supporto, conoscere ogni movimento).
Il filmato è anonimo ma si capisce lo stile targato Zoccarato: semplice e mirato. Le numerose immagini, non solo di Sanremo, fanno infatti pensare,in un certo senso, che Andiamo non si limiterà alla sola città dei fiori. Maurizio, è imprenditore, figlio d'arte e, non meno di 15 anni fa, giovane politico di fiducia del sindaco di Imperia Claudio Scajola che, all'epoca, insieme a Strescino ad Imperia, lo aveva candidato a sindaco di Sanremo.
 
Andiamo può ricordare proprio la Associazione Culturale Polis di Scajola sia come struttura sia come finalità. Anima invece, nata dalla volontà di tanti professionisti e del manager Sergio Tommasini, pare essere un movimento aperto a tutti che trova le sue fondamenta nel civismo, la meritocrazia e la voglia di innovare. In questo, Tommasini, sembra essere coerente con le sue ideologie:" No alle tessere di partito, no alle sigle si all'individuo capace e appassionato". Il candidato "Anima" potrebbe essere l'avvocato Alessandro Mager oppure un noto medico, ma è ancora presto. I politici di Sanremo, spesso,  hanno  infatti regalato, non solo agli elettori, momenti di intense riflessioni...a volte anche scontate: come i siparietti scandalistici del Festival. Per i più studiati a tavolino ma, come si suole dire,  bene o male l'importante è parlarne.
 
In questi giorni, ad esempio, ci si domanda il ruolo che avrà (o vorrebbe avere) Antonino Bissolotti. Nelle amministrative del 2019, come noto, si dedicò interamente a sostenere Sergio Tommasini  (avversario di Biancheri) ma la perdita fu schiacciante. Ultimamente però, pare, lo si veda spesso girovagare dalle parti di Andiamo.
Parte integrante del Centro destra partitico, difficile ma non impossibile pensare ad un asse Zoccarato/ Bissolotti, più semplice ma non per questo veritiero pensare di ritrovarlo con Sergio Tommasini... forse per un caffè.. probabilmente amaro.

 

GENOVA - Non convince l'opposizione il progetto del tunnel subportuale che è stato oggetto di una commissione consiliare a Palazzo Tursi per approfondire i dettagli sull'opera che dovrebbe portare anche all'abbattimento della sopraelevata nella parte a Levante. Nonostante le rassicurazioni dell'amministrazione che in commissione ha ribadito che la strada Aldo Moro verrà abbattuta soltanto dopo che il tunnel verrà realizzato, secondo il senatore del Partito Democratico e vicepresidente della commissione trasporti Lorenzo Basso "bisognerebbe prima realizzare il tunnel, poi valutare gli eventuali flussi di traffico e decidere di abbattere la sopraelevata. Per fare questo, è necessario modificare il progetto: altrimenti, la parte centrale della sopraelevata da progetto è prevista in via di demolizione, quindi non sarà più un dibattito che si farà, ma un dibattito che è già finito". 

Genova, Commissione a Tursi: "No abbattimento Sopraelevata prima della costruzione del tunnel subportuale" - LA RIUNIONE

La proposta del senatore del Pd è di dividere l'opera in due lotti, il primo con la realizzazione del tunnel, il secondo "potrebbe essere quello della costruzione del raccordo per via Madre di Dio: in questo modo, le risorse potrebbero essere in alternativa destinate alla manutenzione della sopraelevata, se si decidesse di mantenerla". Anche perché la soluzione non gioverebbe al traffico cittadino, viste le ultime modifiche apportate dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici che "ha imposto ad Autostrade modifiche sulle corsie di emergenza, tanto che il tunnel avrà un flusso di traffico inferiore a quello dell'attuale sopraelevata".

"Ad oggi la priorità è liberare Genova e la Liguria dal traffico e dalle code che stanno impedendo lo sviluppo della nostra città e lo sviluppo del turismo. Ben venga fare il tunnel. Ma il tunnel deve consentire il mantenimento anche della sopraelevata oppure di lasciar scegliere ai genovesi"

E quello che i consiglieri d'opposizione chiedono è proprio di mantenere anche la strada Aldo Moro, in modo tale di avere più corsie a disposizione più opzioni differenti e una viabilità davvero più scorrevole, specialmente se modificando sulla carta i progetti originari non fosse necessario abbattere questa infrastruttura. Se non ci fossero evidenti modifiche che garantiscano tutto questo, il Pd con Lorenzo Basso è pronto anche a intervenire a Roma in aula, dato che "il progetto non è un progetto qualsiasi. È un progetto che andava a ristorare i danni che l'abbattimento del ponte Morandi ha causato alla città di Genova e non solo".

"Oggi siamo tutti bloccati nel traffico a causa delle inadempienze di Società Autostrade negli ultimi 15-20 anni"