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SAVIGNONE - Un viaggio che parte dalla piazza di Savignone, costellata di gioielli architettonici e storici, per arrivare ad ammirare la vista che si gode sul castello e i monti intorno, percorribili con bellissime passeggiate, ascoltando le storie che hanno segnato questo Comune e non solo, fino a Busalla, a parlare di tradizione e gusto. Benvenuti a una nuova puntata di Presa diretta.  

Appassionata, esigente, autocratica, con un prestigio da rockstar, Lydia Tar, chiamata dai colleghi ‘Maestro’, direttrice principale della Filarmonica di Berlino, tra i pochissimi al mondo a far parte del gruppo EGOT (coloro cioè che hanno vinto i premi Emmy, Grammy, Oscar e Tony) si sta avvicinando ad una nuova sfida: una registrazione dal vivo di Mahler per la prestigiosa Deutsche Grammophon. Lesbica, convive con la prima violinista con la quale ha adottato una figlia. Ma non tutto luccica: un programma di borse di studio che gestisce si vocifera sia per lei lo strumento per intrecciare relazioni con giovani donne mentre è perseguitata da un’ex-allieva per la quale è diventata un’ossessione. Tutto ciò la renderà paranoica determinando alla fine una crisi profonda nella sua carriera.

‘Tar’ di Todd Field che ha permesso a Cate Blanchett di vincere la Coppa Volpi a Venezia per la migliore interpretazione femminile, è una storia spietata ma intima di arte, lussuria, ossessione e potere che attraversa il mondo della musica classica contemporanea attraverso il ritratto di una donna con un modello intellettuale che si è creata come una sorta di marchio: è un’entusiasta studiosa delle partiture che dirige, un’insegnante appassionata, una tecnologa delle registrazioni ma anche una celebrità che capisce che dirigere è una dittatura. Blanchett la interpreta con repentini cambiamenti di umore e l’espressione che passa in un attimo da una signorile eleganza ad una maschera di disprezzo trattando l'indulgenza sessuale come qualcosa che ha la licenza di fare. Un atteggiamento, d’altronde, che emerge dal mondo della musica classica che ha avuto la sua parte di donnaioli e predatori.

SANREMO - "Complimenti a Marco Mengoni, grazie Amadeus e grazie Gianni per il Festival che ci state regalando. Io credo che da questo palco, un po' come la Lanterna, il faro simbolo di Genova che guida le navi, abbiate provato a dare dei segnali: libertà è stata la prima parola chiave, ma anche condivisione, perché non è scontato condividere tutto quello che c’è stato su questo palco con gli italiani nelle loro case, ma anche qui fuori grazie al palco in piazza. Dopo anni così complessi a causa del Covid essere tutti insieme a partecipare delle stesse emozioni credo sia merito dello sforzo di tante persone".

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sul palco del teatro Ariston di Sanremo, premiando con la Lanterna in filigrana di Campo Ligure Marco Mengoni, vincitore assieme a The Kingdom Choir della serata dedicata ai duetti.

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GENOVA - Grande festa per la compagnia Baistrocchi che compie 110 anni e festeggia con 5 weekend di recite: dal Teatro Sociale di Camogli sabato 11 febbraio alle ore 21 e domenica 12 alle 16, al Politeama Genovese dal 17 al 19 febbraio, mentre nei tre fine settimana successivi si trasferirà al Teatro Verdi di Sestri Ponente. "Che Fiesta 110 Años", questo il titolo dello spettacolo che quest'anno i ritmi un po' spagnoli un po' messicani darà modo alla compagnia di goliardi, studenti ed ex-studenti universitari, di andare in scena anche en travestì.

Nel nuovo spettacolo ci sarà spazio per un'ironica reinterpretazione del Festival di Sanremo, oltre alla prosa, sketch, balli e due appuntamenti ormai fissi nel repertorio della Baistrocchi: il Balletto Classico ed il Can Can, che da 110 anni, chiudono gli spettacoli della Compagnia. E tra i personaggi ci saranno anche Drusilla e Raffaella Carrà, anticipano due componenti storici della compagnia. 

Un’altra novità del 2023 il contest lanciato sui canali social della Baistrocchi "Diventa anche tu protagonista della Bai" in cui si invita il pubblico a girare un breve video di auguri per i 110 anni. Per i tre migliori autori del video: biglietto omaggio, partecipazione sul palco per il gran finale con un regalo da parte dello sponsor. Asef ha scelto di sostenere l'evento in quanto "siamo centenari anche noi e spesso ci troviamo all'interno delle trame degli spettacoli", spiega l'amministratore unico Maurizio Beltrami.

GENOVA - L'appuntamento questo fine settimana è allo Stadium di Genova alla Fiumara con "World cats, l'esposizione internazionale felina a Genova" che porta 300 esemplari in mostra in un concorso tra fusa, peli spazzolati e zampette vellutate. Si possono ammirare gli American Curl con le orecchie a ricciolo; i Kurilian Bobtail con le code a pon-pon; i Bengala con il mantello leopardato; gli Sphinx, più noti come gatti nudi o senza pelo; i giganti americani Maine Coon, ottimi nuotatori e pescatori; i Norvegesi delle foreste fieri e possenti come un vichingo; i Persiani con il loro lunghissimo e vaporoso mantello; i Certosini, i cui enigmatici occhi d'ambra hanno ispirato mistiche leggende medioevali; il Devon Rex, piccolo folletto dall’aspetto alieno con grandi orecchie e occhi sgranati; l’eleganza dei Burmesi e ovviamente i mille colori del mantello degli Europei. Tanti eventi per i fortunati padroni ma anche per gli spettatori che potranno conoscere alcuni gatti rarissimi. 

Genova, allo Stadium tornano i gatti più belli del mondo -  TUTTE LE INFO

Al termine di questi due giorni, sarà compito dei giudici proclamare i migliori sessanta soggetti e, dopo un'apposita sfilata, individuare the 'best in Show'. Un compito non facile di certo che spetterà anche a Laura Burani che a Primocanale ha raccontato come si diventa giudici di un'esposizione felina. 

 "Bisogna fare un tirocinio che dura più di 10 anni e ogni settimana si va assieme ad un altro giudice ad affiancarlo in un qualsiasi paese dell'Unione Europea, del Sud America, della Cina o dell'Indonesia, è un percorso complesso e non per tutti"