Sport

Torna alla homepage
Il cambio in panchina fa bene al campo e all'ambiente, ma il club blucerchiato - che in questi anni ha sbagliato tante mosse - è chiamato a investire a gennaio per dare un futuro diverso a una piazza da Serie A
4 minuti e 44 secondi di lettura
di Marco Bisacchi
Quattro uomini si salutanoTey e Walker a Ponte di Legno

Doverosa premessa: con l'arrivo del tandem Foti-Gregucci in panchina ora alla Sampdoria si respira un'aria un po' diversa. Non solo sul campo - con due pareggi di fila (molto convincente sul piano del gioco soprattutto quello di Empoli) aspettando la sfida chiave di domenica a Marassi col Mantova - ma anche a livello ambientale. Essersi affidati in panchina a uno staff fortemente legato alla causa blucerchiata, peraltro con una scelta tecnica partita in primis dal direttore sportivo Andrea Mancini - l'unico dirigente del club che ha davvero credibilità sulla piazza - sta aiutando a calmare un po' le acque. Un effetto benefico per il mondo Samp, un po' come era capitato qualche mese fa con l'operazione Evani-Lombardo. La speranza insomma è che adesso la musica cambi davvero in campo e che i tifosi blucerchiati - che a dire il vero hanno sempre sostenuto la squadra e continueranno a farlo ancora, anche in questa fase storica così delicata a livello sportivo - possano vivere un po' più sereni la loro grande passione calcistica.

La piazza sogna una svolta societaria

E però non bisogna mai dimenticare che gli stessi tifosi in questi ultimi mesi avevano deciso di contestare, in modo deciso ma pacifico, l'attuale gestione societaria. Una contestazione che difficilmente sarà dimenticata dalla piazza perché poi - a conti fatti - se la Sampdoria si trova penultima in classifica e se qualche mese fa ha visto la Serie C in faccia prima del caso Brescia e dei play out vinti con la Salernitana, le responsabilità vanno iscritte proprio all'attuale gestione societaria.

Ora però che c'è forse ancora il tempo per provare a costruire qualcosa di diverso - con Foti, Gregucci e un nuovo corso tecnico - da questa società Sampdoria ci si aspetta un passo decisamente diverso. Sotto ogni aspetto. Inutile girarci attorno: la piazza sogna un cambio di proprietà, una svolta che possa restituire ambizioni e palcoscenici importanti, quantomeno la lotta per il ritorno in Serie A, a una squadra che storicamente ha quasi sempre giocato nella massima serie. Forse qualcosa si muoverà, forse no: di sicuro la Sampdoria è sempre la Sampdoria, non ha perso il suo fascino al di là del patrimonio reale, in termini di calciatori di proprietà, strutture e società, della gestione attuale. In attesa di una vera svolta però da questa società ci si aspetta ora un cambio di passo non solo in campo. La Sampdoria non può continuare a vivacchiare in Serie B lottando per la salvezza.

La Sampdoria ormai da anni vive quasi stabilmente nelle zone basse della classifiche: non ci si può rassegnare o abituare a questo trend, serve darsi una bella smossa. Non è solo una questione di parole, ma di fatti. Il grande investitore di Singapore Joseph Tey ha parlato per la prima volta ai tifosi sampdoriani in una lettera (senza contraddittorio) poco più di un mese fa, fissando l'obiettivo del ritorno in A entro il 2028. Una scadenza troppo lunga, peraltro tutta da verificare visto il reale progetto tecnico che questo club ha messo in piedi.

Un mercato estivo al risparmio

Diciamo le cose come stanno: se da una parte questa società si è dimostrata solida e puntuale in tutti i pagamenti (comprese le ultime rate del piano di ristrutturazione dei debiti al tribunale di Genova, una partita che si chiude in questi giorni e che mette la parola fine al post Ferrero) andando a investire molto soprattutto nelle prime due stagioni (complessivamente circa 130 milioni), in quest'ultima estate l'ordine di scuderia è stato un altro: tagliare i costi, vendere, risparmiare.

E così gli uomini mercato della Samp si sono trovati a fare un mercato più che mai creativo, senza poter spendere troppo negli ingaggi e cercando soprattutto di affidarsi a prestiti e operazioni low cost. Gli errori di mercato ovviamente non sono mancati soprattutto per via dei famosi algoritmi tanto cari al manager inglese Nathan Walker e al ceo danese Fredberg (un esempio su tutti, ma Narro finora chi lo ha visto?) mentre Andrea Mancini probabilmente ha trovato giocatori migliori e più adatti, più pronti per il campionato italiano di B. Dopodiché - questo è evidente - anche i giocatori, presi singolarmente, possono e devono fare di più rispetto a quanto fatto vedere finora.

Però a monte tutto nasce dal fatto che stavolta, dopo l'all in andato a vuoto l'anno precedente con la coppia Manfredi-Accardi, le scelte sono state tutte votate al risparmio. Quindi, se certo serve un passo diverso in termini di comunicazione - visto che sarebbe bene capire sempre meglio le vicende del club e i reali rapporti di forza (Tey non parla e neppure il presidente Manfredi, che pure ha risalito un po' di posizioni nelle ultime settimane, gradisce interviste o conferenze) - senza dubbio ora serve anche un passo diverso a livello societario in quelli che saranno i prossimi investimenti anche tecnici.

La promessa di Tey

Questa Sampdoria può crescere in campo con Foti e Gregucci, può farlo anche grazie al sostegno dei tifosi blucerchiati. Tutto può cambiare, tutto è migliorabile. Ma la società deve fare il suo, soprattutto dal punto di vista economico. Basti pensare al prossimo mercato di gennaio, che ormai è imminente. Tey aveva promesso ai tifosi - nella lettera ai tifosi dello scorso 23 settembre - "nuovi sforzi" e quindi nuovi investimenti a gennaio, "per poter guardare al futuro con rinnovata fiducia". Serve un cambio di passo deciso, in attesa forse di nuovi scenari ancora difficili da intravedere. Perché un'altra Sampdoria - senza fare troppi voli pindarici e affidandosi alle persone giuste nei vari ruoli - è possibile. In campo e dietro le scrivanie. 

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook 

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 30 Ottobre 2025

Samp, niente lesione per Pedrola: rientra l'allarme

Solo un leggero fastidio al flessore a Empoli, uno stop precuazionale: da domani lo spagnolo torna in gruppo a Bogliasco
Giovedì 30 Ottobre 2025

Sampdoria, Pafundi e Depaoli in miglioramento verso Venezia

Stop di Abildgaard e Pedrola ma i blucerchiati - impegnati domenica col Mantova a Marassi - possono recuperare il trequartista azzurro e l'esterno destra per la successiva gara in laguna
Mercoledì 29 Ottobre 2025

Sampdoria, tegola Abildgaard: stop di almeno due mesi

Frattura alla spalla sinistra per il centrocampista danese: possibile operazione
Mercoledì 29 Ottobre 2025

Foti: "Samp, ci mancano due punti ma la strada è giusta"

Il mister blucerchiato dopo il pareggio di Empoli: "Cuni ha segnato, è una notizia. Ghidotti lo difendo, Ricci si è messo a disposizione, Barak deve fare la differenza e stavolta lo ha fatto. Sono felice di dormire poco per questa squadra"