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Amarezza mista orgoglio per DDR: “Abbiamo disputato una gran partita, di sacrificio. Ho visto uno splendido spirito da parte di tutti. Dispiace per il risultato ma questo nulla toglie alla nostra prova di livello”
1 minuto e 7 secondi di lettura
di Carlo Danani

Delusione misto rabbia. Ma anche tanto orgoglio da parte di Daniele De Rossi: il suo Genoa tiene testa quasi fino in fondo a una Dea imbrigliata in tutto. Almeno fino al colpo di testa vincente di Hien.

“Il fatalismo – spiega il tecnico nella conferenza post gara - non lo considero, quel gol all’ultimo ci ha spezzato il cuore. Ma sono fiero di questi ragazzi. Abbiamo preso una rete da Genoa? Io direi che abbiamo giocato 89 e più minuti da Genoa. Mi dà tanto fastidio perdere, soprattutto così, specie per questi splendidi ragazzi”.

Sommariva in campo dopo l’espulsione di Leali. “Sapete cosa significa essere il terzo portiere, non giocare quasi mai? Eppure lui è entrato alla grande. Ringrazio Daniele per la persona che è. Il gol preso? Io non mi fermo a un singolo episodio, allargo il discorso, ricordo la respinta su Zalewski e, in generale, la partita che ha giocato”.

“Ero fiducioso – aggiunge - riguardo a quello che potevamo fare. Purtroppo, restando in dieci, non abbiamo potuto mettere in pratica quello che avevamo preparato. Di fronte avevamo una squadra super, che abbiamo cercato di contenere. Sono stupito positivamente riguardo a questi ragazzi che non si tirano mai indietro”.

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