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GENOVA – Antivigilia di campionato per la Sampdoria che – dopo la vittoria di venerdì sera a Cosenza – martedì affronterà al Ferraris (ore 20,30) la Cremonese nel turno infrasettimanale. I blucerchiati in classifica restano più o meno nella terra di mezzo, con cinque punti di vantaggio sulla zona play out e quattro di ritardo dai play off (dopo il pareggio di oggi tra Modena e Spezia) ma in questo momento conta soprattutto mettersi alle spalle il maggior numero di squadre possibili.

La Cremonese di Giovanni Stroppa – reduce da un bel pareggio in rimonta in 10 contro 11 contro il Palermo da 0-2 a 2-2 (espulso Sernicola, sarà squalificato così come il doriano Stojanovic) – è una delle formazioni più forti del campionato ed è in piena lotta per la promozione diretta in serie A.

Ci sarà il ritorno di Massimo Coda a Genova: il giocatore – l'anno scorso tra i protagonisti della promozione in serie A del Genoa – nel corso dell'estate era stato inseguito sul mercato senza successo proprio dai blucerchiati prima del passaggio alla squadra lombarda.

Pirlo non dovrebbe recuperare nessuno dei giocatori attualmente indisponibili per la gara coi grigiorossi. Borini è rientrato in gruppo ma si rivedrà in campo tra gli effettivi solo a inizio marzo. Nonostante un leggero fastidio alla spalla Darboe - autore del gol del vantaggio doriano a Cosenza - dovrebbe farcela. Oggi ancora lavoro differenziato per Andrea Conti, Esposito, Murru e Pedrola. Terapie per Ricci, decorso post operatorio per Ronaldo Vieira. Domani pomeriggio la rifinitura a Bogliasco.

GENOVA - Gilardino non è uno che ha la sdolcinata facile.

Per questo dopo la partita vinta con l’Udinese hanno colpito le parole del tecnico rossoblu su Retegui autore del primo gol con una spettacolare rovesciata: “Ha segnato da bomber vero, Mateo merita la maglia azzurra”. Gila di gol ne ha fatti tanti con la maglia dell’Italia e lui stesso fa i paragoni con Retegui: “Ha più fisicità di me, ma entrambi in area ci facciamo rispettare”.

Un gol bello e poi un paio di assist per mandare in rete Gudmundsson che però non ha trovato la porta. Il Genoa ora con la salvezza in ghiaccio, può pensare a se stesso e a finire magari a 40 punti, non male per una neopromossa. Impossibili altri voli pindarici che non siano questi, ma il Genoa fin qui se l’è giocata con tutti. Retegui agli “europei” sarebbe dunque un premio fantastico per tutto il Grifone: per la società che in estate ha speso 15 milioni per il bomber del Tigre e per la tifoseria che ha un motivo in più per spingere la squadra fino alla fine del campionato. Il ct azzurro Spalletti che ha già fatto intendere che Retegui è osservato speciale non può che tirare le somme.

L’attaccante italoargentino senza l’infortunio che lo ha frenato per oltre un mese sarebbe in doppia cifra e il Genoa con una manciata di punti in più avrebbe potuto fare qualche pensierino ambizioso, ma va bene così. Gilardino si gode lo show e il festival del gol a cui ha partecipato anche Bani, premio alla classe operaia del gruppo che merita i riflettori quanto Retegui che dopo i problemi al ginocchio per qualcuno era già stato frettolosamente bollato come “bandolero stanco” ed invece ora sorride e brilla di luce propria con tanta voglia di stupire ancora.

GENOVA - È un Alberto Gilardino soddisfatto quello che commenta nel post partita la vittoria per 2-0 del suo Genoa contro l’Udinese al Ferraris.

“Sono felice per la prestazione dei ragazzi. Non agevole perchè l’Udinese ha fatto vedere nella prima parte che è squadra di qualità. I ragazzi sono stati bravi. Siamo riusciti a scardinare la loro difesa, abbiamo segnato e abbiamo preso in mano la partita. Peccato non averla chiusa”.

Poi una considerazione su Retegui e Gudmundsson: “Mi sono piaciuti moltissimo. Gli avevo detto di giocare uno per l’altro e così hanno fatto. Mateo ha fatto un gol da bomber vero, sono contento per lui e per tutta la squadra. Gli ho detto che il mio gol in rovesciata contro il Lecce quando giocavo nel Parma era più bello” spiega sorridendo Gilardino.

Uscito a inizio ripresa Vasquez, Gilardino spiega che ha avuto un affaticamento al quadricipite e che le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore.

Gilardino parla anche del ritorno di Aaron Martin in campo dal primo minuto: “Sono contento per lui, è tornato a essere un giocatore con quelle caratteristiche che conoscevo. Ha grande qualità tecnica, ricerca degli spazi. Messias? Anche lui ha grande qualità, strappi, punta l’uomo”.

Poi il pensiero va a lunedì prossimo quando il Genoa affronta l’era a San Siro l‘Inter. “Mi godo questo momento. I tifosi hanno fatto qualcosa di straordinario. Lunedì prossimo incontriamo la più forte d’Italia e una delle più forti d’Europa. Ci prepareremo al massimo per fare le due fasi al meglio. Dovremo difendere ma anche attaccare” conclude Gilardino.

MODENA - In 10 uomini per più di un'ora, uno Spezia formato salvezza strappa un punto preziosissimo al Braglia contro il Modena. Prestazione stoica degli uomini di mister D'Angelo, che soffrono l'inferiorità numerica causata da una sciocchezza di Gelashvili ma riescono a resistere per 55 minuti con l'uomo in meno.

Partita che lo Spezia aveva iniziato con il piglio giusto, nonostante il forcing iniziale dei canarini, e, con una clamorosa doppia traversa di Esposito prima e Nagy poi, è andato anche a centimetri dal vantaggio. Al minuto 35 l'episodio chiave del match: Gelashvili, già ammonito al 27', rimedia un ineccepibile secondo giallo con un fallo che ingenuo che gli costa l'espulsione. Da quel momento la partita si incanala in direzione dei padroni di casa che tenteranno in tutti i modi di portare a casa il risultato senza successo.

Nonostante un finale di assoluta sofferenza, gli uomini di mister D'Angelo riescono comunque a centrare il pareggio, inanellando il quinto risultato utile consecutivo.

Testa che ora dovrà focalizzarsi immediatamente sull'impegno infrasettimanale di mercoledì 28 febbraio, quando al Picco arriverà la Feralpisalò, in una gara fondamentale in chiave salvezza per le Aquile.

CRONACA

Secondo tempo

Al 47' è già decisivo il neo entrato Hristov, che di testa salva sulla sponda di Santoro e mette in corner. Ancora decisivo Zoet, questa volta su Gerli al 59'. Pochissime occasioni in questa ripresa quando siamo giunti al 72': lo Spezia si difende e il Modena prova a far valere la superiorità numerica. Appena entrato Oukhadda va ad un passo dal vantaggio al 79' con un sinistro da lunghissima distanza: strepitoso Zoet che spedisce in corner. Forcing importante del Modena che mette alle corde lo Spezia e prova a vincere il match, ma all'81' il colpo di testa di Abiuso finisce sul fondo. Ancora Zoet all'86': decisivo il portiere olandese su colpo di testa di Abiuso. Tiro dai 35 metri di Cauz al 95', para facile Zoet.

Primo tempo

Del Modena al minuto 9 la prima grande occasione del match: in contropiede Palumbo trova perfettamente Gliozzi a centro area, ma la girata di testa dell'attaccante finisce di poco sul fondo. Ancora pericolosi i padroni di casa tre minuti più tardi: grande inserimento di Ponsi ma Nikolaou è bravo in scivolata a salvare sulla conclusione. Si fa ipnotizzare Di Serio a tu per tu con Seculin al 17', ma l'arbitro ferma tutto per posizione di fuorigioco. Calcia Gelli dal limite al 21', palla che finisce alta sopra la traversa. Clamorosa doppia traversa delle Aquile al 24': calcia direttamente in porta una punizione da posizione defilata Esposito che centra il legno, sulla ribattuta arriva Nagy che scaraventa un destro potente verso lo specchio, ma colpisce nuovamente il montante alto, sfortunatissimo lo Spezia. Miracolo di Zoet sul colpo di testa di Gliozzi al 32': riflesso poderoso del portiere olandese che salva le Aquile sugli sviluppi di un corner. Al minuto 35 lo Spezia rimane in 10 uomini: espulso Gelashvili che, già ammonito, ferma ingenuamente una ripartenza del Modena e si becca il secondo giallo. Gerli calcia dai 25 metri al 43' ma Zoet blocca senza problemi. Cauz ad un passo dal vantaggio all'ultimo minuto del primo tempo, ma la sfera, colpita di testa, finisce di poco alta.

TABELLINO

Modena - Spezia: 0-0;

Ammoniti: 27' Gelashvili (S), 29' Gerli (M), 35' Gelashvili (S), 43' Cauz (M), 56' Duca (M), 65' Nagy (S), 74' Cotali (M), 75' Elia (S);

Espulsi: 35' Gelashvili (S);

MODENA (3-4-2-1): Seculin; Ponsi (77' Magnino), Zaro, Cauz; Santoro, Gerli, Palumbo (77' Oukhadda), Corrado (58' Cotali); Di Stefano (65' Abiuso), Duca (58' Manconi); Gliozzi. All. Pensalfini.

SPEZIA (3-5-2): Zoet; Gelashvili, Mühl (45' Hristov), Nikolaou; Mateju, Nagy, S. Esposito, Bandinelli (59' Vignali), Elia (83' Tanco); Falcinelli (45' Cassata), Di Serio (77' P.Esposito). All. D'Angelo.

 

PRE PARTITA

MODENA - Si accendono i riflettori del "Braglia" di Modena per il match tra Modena e Spezia che chiuderà la ventiseiesima giornata del campionato di Serie B. Uomini di mister D'Angelo che, alla luce dei risultati maturati tra l'anticipo di venerdì e la giornata di ieri, sono chiamati alla vittoria per rimanere agganciati al treno salvezza, nonostante l'impianto modenese sia storicamente ostico per la squadra in maglia bianca.

D'Angelo, con il recupero di Gelashvili, torna a tre in difesa, ma dovrà nuovamente fare a meno di Hristov. Il numero 55 sarà infatti in panchina, con Muhl che partirà quindi nuovamente titolare al centro della difesa. Novità a centrocampo rappresentata da Bandinelli, in campo dal primo minuto, mentre l'attacco sarà composto dal duo Falcinelli - Di Serio, con Verde in panchina pronto a subentrare.

Nel Modena non ci sarà invece il tecnico Bianco, squalificato nell'ultima gara dei canarini contro il Venezia. La panchina sarà affidata al vice Pensalfini. Nonostante l'assenza di Battistella, out dopo il giallo rimediato in laguna, gli emiliani si affidano al 3-4-2-1

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

MODENA (3-4-2-1): Seculin; Ponsi, Zaro, Cauz; Santoro, Gerli, Palumbo, Corrado; Di Stefano, Duca; Gliozzi. All. Pensalfini.

SPEZIA (3-5-2): Zoet; Gelashvili, Mühl, Nikolaou; Mateju, Nagy, S. Esposito, Bandinelli, Elia; Falcinelli, Di Serio. All. D'Angelo.

Arbitro: Daniele Rutella di Enna.

 

GENOVA - Una strepitosa rovesciata di Retegui e un preciso colpo di testa di Bani stendono l'Udinese e regalano al Genoa la vittoria per 2-0 e i tre punti in più in classifica. Davanti agli oltre 31mila del Ferraris prestazione di spessore dei rossoblù di Gilardino che regolano i friulani con un risultato netto per quanto visto nei 90 minuti più recupero. Un avvio a gran ritmo con gli ospiti a caccia di preziosi punti per la salvezza che provano a impensierire la serata di Martinez. Il Genoa riparte a folate.

Poi passato il primo quarto d'oro l'undici di Gilardino sale in cattedra e prende in mano il match. Parità di pali colpiti tra Lucca e Vasquez, al 36' ecco la magia di Retegui che in rovesciata infila in rete e fa esplodere il Ferraris (foto Genoa cfc). Pochi minuti e una difesa dell'Udinese allo sbando lascia Bani completamente solo in area e per il difensore rossoblù è un gioco da ragazzi raddoppiare. La squadra di Gilardino cerca il tris. A inizio ripresa ci prova Messias a chiudere la contesa con un diagonale di poco largo, poi Kristiansen si fa ammonire per la seconda volta e lascia i suoi in dieci. A quel punto per i rossoblù la partita è tutta in discesa con Badelj, Gudmundsson e Frendrup che vanno a un passo dal terzo gol. Lucca realizza al termine di un’azione di contropiede la rete che potrebbe riaprire il match ma l’arbitro annulla per fallo tra le proteste dei giocatori ospiti. Il Genoa controlla con l'Udinese che alza bandiera bianca e non dà segnali di reazione. Con questa vittoria Badelj e compagni salgono a 33 punti in classifica. L'Udinese resta nelle acque calde con 23 punti.  

Gli schieramenti - Il Genoa in campo con un 3-5-2 composto dal Martinez tra i pali davanti a De Winter, Bani e Vasquez con Sabelli e Martin ad agire sulle fasce; Badelj, Frendrup e Messias in mediana a supporto delle punte Gudmundsson e Retegui. Malinovskyi parte dalla panchina. ospiti in campo con Okoye in porta, difesa composta da Perez, Giannetti e Kristensen; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric e Zemura a comporre la linea di centrocampo; Thauvin e Lucca in avanti.

Primo tempo - Pronti via e il Genoa affonda con Retegui sulla sinistra abbattuto da Giannetti che si guadagna subito il cartellino giallo. I friulani rispondono con Lovric che serve Ehizibue che conclude verso la porta. I bianconeri premono con i rossoblù che ripartono in velocità. Martinez al 9' è reattivo sulla conclusione di Walace deviata da Bani. Dopo un avvio a ritmo alto rallenta l'intensità del gioco. Al 17' dopo una lunga azione manovrata la palla arriva a Gudmundsson che tenta la conclusione dalla distanza ma il suo tiro è murato da Ehzibue. Al 25' traversa dell'Udinese con Lucca che svetta bene in area di rigore, il suo pallonetto di testa colpisce la parte alta della traversa. Sul ribaltamento di fronte miracolo di Okoye su Vasquez pescato bene in mezzo all'area che colpisce a botta sicura ma il portiere friulano compie un miracolo di reattività. Al 28' punizione di Messias dai 25 metri con la conclusione deviata dalla barriere che impenna la traiettoria. Fallo di De Winter che si guadagna il cartellino giallo. Al 33' il Genoa pareggia il conto dei legni con Vasquez che colpisce il palo esterno. Il forcing del Grifone si fa pressante e al 36' arriva il gol con una strepitosa rovesciata di Retegui che sfrutta una deviazione di Giannetti e in acrobazia angola perfettamente sul secondo palo dove Okoye non può arrivare. Pochi giri di lancetta e il Genoa raddoppia: è il 40' quando Gudmundsson crossa dalla sinistra verso i centro dell'area dove c'è Bani lasciato completamente solo che di testa batte Okoye. 

Secondo tempo - Cioffi prova a cambiare e dare una marcia in più sulle fasce con Ebosele che prende il posto di uno spento Ehzibue. Ma è il Genoa che attacca subito e al 47' sfiora il tris con un diagonale di Messias che si perde di poco a lato sul secondo palo. Un minuto e Kristiansen si guadagna il secondo giallo della giornata da Fourneau e viene espulso lasciando i suoi in 10. Sotto di un uomo e in balia dell'agonismo del Genoa Cioffi toglie gli invisibili Samardzic e Zemura, al loro posto Joao Ferrerira e Kamara. Gilardino risponde con Vogliacco al posto di Vasquez. Al 63' punizione velenosissima di Gudmundsson che da posizione defilata sfiora l'angolo alto del secondo palo con la palla che sibila fuori di poco. Un minuto ed è Frendrup a far sussultare il Ferraris con un destro a giro che termina a lato di un non nulla. Gudmundsson ben servito da Retegui non colpisce al meglio e spreca l'occasione gol. Lucca realizza in contropiede con la difesa rossoblù che si fa trovare poco attenta nel posizionamenti ma la rete è annullata per un fallo commesso dallo stesso attaccante bianconero. Poi l'Udinese alza bandiera bianca con la squadra di Gilardino che cerca ancora la via del terzo gol. Entrano Spence, Malinovskyi, Ekuban e Strootman. Nel primo dei quattro minuti di recupero è ancora il solito Gudmundsson a sfiorare la rete ma l'islandese è costretto ancora a rimandare l'appuntamento con la sua decima marcatura stagionale in campionato. Al triplice fischio parte la festa rossoblù.    

IL TABELLINO

Genoa-Udinese 2-0

Gol: 36' Retegui (G), 40' Bani (G)

Genoa (3-5-2): Martinez; De Winter, Bani, Vasquez (55' Vogliacco); Sabelli (78' Spence), Badelj (87' Strootman), Frendrup, Messias (78' Malinovskyi), Martin; Gudmundsson, Retegui (78' Ekuban). Allenatore Alberto Gilardino.

Udinese (3-5-2): Okoye; Perez, Giannetti, Kristensen; Ehizibue (46' Ebosele), Samardzic (55' Joao Ferreira), Walace, Lovric (87' Zarrega), Zemura (55' Kamara); Thauvin (78' Davis), Lucca. Allenatore Gabriele Cioffi.

Note: ammoniti Giannetti (U), De Winter (G), Kristiansen (U), Ebosele (U). Espulso Kristiansen (U) al 48' per doppia ammonizione.  

Arbitro Francesco Fourneau di Roma 1, assistenti Filippo Meli di Parma e Stefano Alassio di Imperia. Andrea Colombo di Como quarto uomo. Al var Aleandro Di Paolo di Avezzano e Simone Sozza di Seregno in postazione Avar.

Spettatori: 31.126 (3.349 biglietti venduti, di cui 470 ospiti; 27.777 abbonati)

Genoa: indisponibile Matturro. Diffidati Retegui, Sabelli e Vasquez.

Udinese: indisponibili Deulofeu, Ebosse e Bijol. Diffidati Perez, Thauvin, Success e Walace.