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GENOVA - Il Genoa è pronto ad affrontare il caso dell’Irpef pagata in ritardo con fiducia e volontà di collaborazione con Federcalcio, Covisoc e Fisco.

Ma il caso fa già discutere perché è complesso. Così si va dalla definizione di "tempesta in un bicchier d’acqua" a interpretazioni più pessimistiche: "Il club - spiega la Gazzetta dello Sport - dopo la segnalazione della Covisoc per versamenti Irpef non pagati entro il 16 dicembre scorso, per un totale di circa 21 milioni accumulati da gennaio per la sospensiva di legge dovuta al Covid, per questo inadempimento rischia la penalizzazione di 2 punti".

Ma il giornale aggiunge: "In un carteggio tra il club e la Covisoc, si cerca di spiegare che il Genoa ha cercato di aderire alla famosa “legge Lotito”, la norma di bilancio varata dal Governo a dicembre per aiutare i club indebitati con il Fisco dopo il Covid. Vi hanno aderito 18 società di A e diverse di B, e anche il Genoa avrebbe voluto farlo - scrive la Gazzetta - ma ha scelto la strada sbagliata. Perché la richiesta all’Agenzia delle Entrate non l’ha fatta il club, come da regolamento, ma la Genoa Image srl, una società controllata alla quale il Genoa ha ceduto i diritti dello sfruttamento del marchio in cambio appunto dell’accollo di parte dei debiti, in particolare quelli con il Fisco. Una procedura non consentita dalle norme federali”.

Insomma il quadro per la “rosea” è più allarmante rispetto ad altre interpretazioni che appaiono più morbide. Il Genoa peraltro ha già messo in campo con l’ad Blazquez, il dg Ricciardella e il direttore finanziario Stefano Vincis, alcuni tecnici per avere consulenze da utilizzare durante i confronti che ci saranno con la Procura e per ribadire la propria buona fede. I contatti per evitare problemi peraltro sono già in corso da tempo con la Covisoc che ha segnalato l’anomalia e dunque per la dirigenza rossoblu si tratterebbe di una situazione tecnica che si può spiegare tenuto conto che il Genoa grazie alla nuova proprietà americana ha già coperto 98 milioni di debiti e quindi non ci sarebbero problemi economici che invece attanagliano tante società.

Ma resta il fatto che questa vicenda dovrà essere affrontata e spiegata, soprattutto risolta per evitare conseguenze sul piano sportivo e di immagine. Proprio mentre c’è un altro caso quello delle plusvalenze che coinvolge non solo il Genoa, ma tante altre società a partire dalla Juventus passando dalla Sampdoria dall’Empoli fino al Pescara. Su questo fronte già oggi potrebbero esserci novità.

GENOVA - Anche la terza convocazione dell'assemblea degli azionisti della Sampdoria, in programma oggi 20 gennaio alle 15 nella sede di Corte Lambruschini, andrà deserta, per mancata presentazione dell'azionista di maggioranza assoluta, ovvero Vanessa e Giorgio Ferrero figlia e nipote dell'ex presidente Massimo.

Si legge infatti in una nota diffusa da Corte Lambruschini: "L’U.C. Sampdoria S.p.a. comunica che l’Azionista di maggioranza assoluta non presenzierà (né delegherà il legale rappresentante del socio Sport Spettacolo Holding S.r.l.) alla terza convocazione dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti fissata per domani, venerdì 20 gennaio 2023, alle ore 15.00 presso la sede sociale della società. Si ricorda che l’Assemblea Straordinaria era già stata fissata anche per il giorno giovedì 2 febbraio 2023 in quarta convocazione".

 

 

 

 

 

 

 

Nessun messaggio ufficiale da Miami sede di “777 Partners” la holding proprietaria del Genoa, ma dalla sede rossoblu trapela fiducia e voglia di collaborare dopo le indiscrezioni di stampa circa l’iniziativa della Covisoc, la Commissione di vigilanza sui bilanci dei club, che ha mandato una segnalazione ai pm federali riguardo al presunto mancato pagamento da parte del club rossoblù delle ritenute Irpef di settembre e ottobre 2022 entro il termine del 16 dicembre.

C’è serenità e voglia collaborare senza isterie da parte del Grifone. Stando a quanto previsto dall’articolo del Codice di giustizia sportiva, ciò potrebbe comportare per il Grifone una penalità di almeno 2 punti nella classifica di serie B. Tifosi disorientati ma il Genoa fa sapere di essere a completa disposizione della Covisoc e della Procura della FIGC per chiarire la propria posizione di fronte alla Procura federale. Un caso che non ha precedenti, dicono dal club rossoblu. Inoltre il Genoa con questa nuova dirigenza non ha mai avuto problemi di tipo economico e finanziario.

La questione è molto complessa e rientra nella ristrutturazione del debito di oltre 100 milioni tra tasse e contributi calcolati al 31 dicembre scorso, avviata da 777 Partners. Il Genoa ha deciso di accollare i debiti alla controllante Genoa Image srl Store Museum&Marketing che ha presentato le istanze di transazione fiscale all’Agenzia delle Entrate e previdenziali all’Inps, in cui sono incluse anche 2 milioni e 270mila euro di ritenute Irpef non versati dalla controllante Genoa cfc entro i termini previsti dai regolamenti federali. Secondo la Covisoc, queste proposte sarebbero state presentate dopo il termine del 16 dicembre. Ma c’è completa disposizione che tutto si possa risolvere al meglio.

Lo Spezia ha ingaggiato Tio Cipot, centrocampista sloveno classe 2033, preso a titolo definitivo dal NS Mura.

Cipot ha firmato un contratto fino al 2027 e indosserà la maglia numero 72. Nel Ns Mura Cipot ha totalizzato 51 presenze e 5 gol.

Nel percorso di maturazione, Cipot ha vestito tutte le maglie delle nazionali giovanili di Slovenia, dall'Under 18 alla Under 21, con quest'ultima ha segnato due gol in altrettante partite.