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A meno di una settimana d'attesa per l'apertura del mercato, il Genoa ha già necessariamente acceso i motori sulle trattative che potrebbero portare nuovi innesti per la squadra sia dall'Italia sia dall'estero. Per rilanciare il Grifone, l'idea di Shevchenko è quella di cambiare modulo passando da un 3-5-2 più conservativo ad un 4-3-3 sicuramente più dinamico ma per il quale occorrono interpreti adatti, dei quali al momento il Genoa non dispone.

Tanti i nomi che circolano, ma l'altra faccia della medaglia mostra quali calciatori che non hanno convinto sono destinati a fare i bagagli: tra questi ci sono Caicedo e Fares, arrivati entrambi dalla Lazio i quali hanno vissuto due gironi d'andata molto diversi: se il primo era arrivato già infortunato per poi subire più d'una ricaduta, l'algerino ha invece iniziato con un ottimo spirito decidendo tra l'altro quella che fin qui è l'unica vittoria del Genoa in campionato, ovvero la rimonta ai danni del Cagliari da 0-2 a 3-2 alla Sardegna Arena. Infortunato da ben due mesi, l'esterno potrebbe partire con destinazione Torino o Sassuolo.

Pochi minuti fin qui anche per Sabelli, che doveva essere il terzino destro titolare ed invece si è fatto soffiare il posto da Ghiglione. Discorso differente per Manolo Portanova, che dopo un inizio da oggetto sconosciuto ha dimostrato di avere buona gamba nelle ultime uscite, ma se a gennaio dovessero arrivare nuovi rinforzi nel suo ruolo, rischierebbe una cessione anticipata.

Fra i nomi in entrata ci sono i vari Orsolini, Vecino, Miranchuk - che con l'arrivo di Boga all'Atalanta troverebbe ancora meno spazio - e Siebatchu. Nelle ultime ore sono spuntati anche il nome di Pussetto e l'ipotesi Acerbi, visto che il difensore è in rotta con la tifoseria laziale: il problema rimane l'alto ingaggio.

Intanto guardando in casa Genoa, una buona notizia è arrivata in casa Criscito: il capitano del Genoa diventa papà per la terza volta, è infatti nata la piccola Alice. Queste le parole del capitano rossoblù sul proprio profilo Instagram: Ancora una volta hai dimostrato quanto sei forte amore mio.. affrontare un parto da positiva e da sola non è facile ma tu sei stata una forza della natura.. finalmente Alice è con noi. Giustamente essendo una femminuccia te l’ha fatta sudare un po’.. dispiace tantissimo non essere lì accanto a te e non vedo l’ora di avervi qui.. benvenuta piccola principessa.. papà ti aspetta a braccia aperte

 

Il vecchio detto “Vedi Napoli e…” rischia di essere fatale per Thiago Motta, sempre più in discussione allo Spezia malgrado il clamoroso successo prenatalizio al “Maradona”. Il tecnico italobrasiliano, malgrado la catena di disgrazie abbattutasi sullo Spezia dalla fuga di Italiano al Covid in ritiro fino al blocco del mercato, sul piano dei risultati è in linea con le aspettative. Il problema riguarderebbe, stando a indiscrezioni, gli equilibri nello spogliatoio tra il tecnico e una parte influente della squadra.

Così la dirigenza sta pensando a sostituire Motta, legato peraltro allo Spezia da un triennale con penale di 400mila euro in caso di esonero prima del 31 dicembre. Il candidato ormai unico sarebbe Marco Giampaolo, vecchia conoscenza di epoca sampdoriano dell’attuale ds spezzino Riccardo Pecini. Il mister di Giulianova, peraltro poco avvezzo ai subentri in corsa, starebbe riflettendo sulla proposta del club bianco.

Comunque si presenti lo Spezia alla ripresa della serie A, il 6 gennaio alle 14,30 al Picco con il Verona, ci sono alcuni giocatori sotto osservazione: Nguiamba che ha giocato una sola partita in Coppa Italia, Agudelo che sta crescendo nella considerazione di Motta, Bourabia finora frenato dagli infortuni e Podgoreanu arrivato in prestito dalla Roma.

Il 27 dicembre è il giorno dell’assemblea degli azionisti Sampdoria in seconda convocazione, nello studio di Mestre del commercialista Gianluca Vidal.

Agli arresti domiciliari come il padre e zio Massimo, Vanessa e Giorgio Ferrero che dal 12 giugno 2014 detengono la quasi totalità delle azioni del club dovranno procedere al rinnovo del CdA e alla nomina del nuovo presidente. Il Viperetta si è infatti dimesso per l’incompatibilità della carica con il complesso dei provvedimenti emessi a suo carico dal gip di Paola lo scorso 6 dicembre, nel quadro di un’inchiesta per bancarotta e altri reati societari.

Per quanto riguarda il nuovo CdA, escluso il presidente dimissionario si profila una conferma degli altri consiglieri Paolo Fiorentino, Gianluca Vidal e i “genovesi” Giuseppe Profiti ed Enrico Castanini. Il nuovo presidente potrebbe essere scelto tra gli attuali consiglieri (Profiti, professore universitario di economia, è uomo di conti, mentre Castanini è dirigente d’azienda nativo di Sampierdarena e tifosissimo blucerchiato dall’infanzia) oppure mediante cooptazione di una figura di garanzia.  In tale prospettiva - chimera Gianluca Vialli a parte - sono circolati i nomi di Gianni Invernizzi ed Enrico Nicolini e, a ridosso di Natale, Marco Lanna genovese e campione d’Italia 1991 con la Sampdoria. Viene fatta circolare anche la voce di un ritorno di Antonio Romei, l’avvocato romano per molti anni braccio destro di Ferrero alla guida del club prima senza un ruolo formale e poi come vicepresidente

All’orizzonte della nuova dirigenza, che per forza di cose sarà comunque vincolata a una proprietà attualmente depotenziata dagli eventi ma immutata, ci saranno le scadenze economiche del bilancio e del mercato invernale. La prospettiva di una cessione del club è subordinata alle molte traversie dell'attuale proprietà e quindi difficilmente potrebbe avvenire in tempi brevi.

Si avvicina il 3 gennaio e la Sampdoria (a +9 sulla zona retrocessione salvo esclusione della Salernitana che farebbe scendere a +6 la quota sicurezza) si trova alle prese con il problema soltanto rimandato la scorsa estate: reperire dal mercato 25 milioni per esigenze di bilancio.

L’ascesa di Falcone, portiere titolare a Roma e nove anni fa campione d’Italia allievi nazionali, rende Audero il maggiore indiziato di cessione, non fosse per la difficoltà di trovare un club che sul mercato invernale spenda almeno 12 milioni per un portiere. Hanno mercato anche Morten Thorsby, Omar Colley, Albin Ekdal, Bartosz Bereszynski e Valerio Verre: starà al ds Daniele Faggiano, con il possibile reintegro a sorpresa di Carlo Osti estromesso da Ferrero agli ultimi atti della sua gestione, conciliare le esigenze tecniche con quelle economici.

Difficile fare molti soldi con altri giocatori non di primissimo piano, da Torregrossa a De Paoli a Murru. Non esclusa l’ipotesi di lavorare sul riscatto anticipato di Caprari da parte del Verona. Ma trovare 25 milioni senza indebolire l’organico sarà un’impresa.

LA SPEZIA - Un'ombra ingombrante aleggia alle spalle di Thiago Motta. Il mister italo-brasiliano è a forte rischio nonostante il successo ottenuto a Napoli abbia risollevato l'umore di giocatori e tifosi dello Spezia. Chiudere il girone d'andata a 16 punti non è un risultato troppo gradito dalla dirigenza americana ma la posizione in classifica oggi garantirebbe la permanenza in Serie A.

Martedì è previsto un nuovo incontro tra la dirigenza per stabilire come proseguire da qui fino alla fine dell'anno. Due opzioni: continuare con Thiago Motta che però non sembra convincere del tutto oppure dare una svolta, esonerare l'allenatore e chiamare un nuovo tecnico ma solo nel 2022, prima c'è il rischio di una salata penale da 400mila euro. Ma chi chiamare per la panchina? Il nome che circola insistentemente è quello di Marco Giampaolo che tornerebbe volentieri in Liguria dopo i trascorsi blucerchiati e voglioso di dimenticare le esperienze poco fortunate di Milan e Torino. Ancora nulla di scritto: archiviate le abbuffate natalizie da inizio settimana si inizia a progettare il futuro.

Nel frattempo il presidente Platek ha parlato alla Gazzetta dello sport e mandato un segnale: "La qualità dello Spezia merita la salvezza. Il valore dei giocatori che compongono la rosa più giovane del campionato, lo staff, la dirigenza oltre alla passione del pubblico: sono tutti aspetti che fanno dello Spezia una realtà che merita la Serie A. Io ci spero con tutto il cuore e tengo le dita incrociate".