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GENOVA - Il Comitato di Gestione nella riunione odierna ha approvato il Piano Operativo Triennale (POT) per il triennio 2023-25. Il documento – illustrato alla comunità portuale e al board a fine dicembre dello scorso anno, ricevendo importanti suggerimenti e indicazioni di approfondimento – rappresenta lo strumento per l’applicazione delle strategie di sviluppo del sistema portuale attraverso l’articolazione di specifiche azioni quali:
° il potenziamento delle infrastrutture materiali, primo fra tutti l’avvio del cantiere per la Nuova Diga e le conseguenti iniziative per i riempimenti delle calate di Sampierdarena funzionali a cogliere pienamente le potenzialità create dalla diga medesima, oltre a interventi nell’area savonese quali l’opera di protezione della piattaforma di Vado e il nuovo waterfront di levante;
° lo sviluppo delle tecnologie digitali, in particolare l’implementazione dei nuovi servizi offerti dal PCS tra cui lo sviluppo della componente viaggi dedicata ad autotrasporto anche in sinergia con l’automazione dei nuovi varchi portuali del sistema e lo sviluppo dei progetti di “smart Logistic” in attuazione dell’accordo siglato con ASPI;
° l’implementazione della sostenibilità ambientale delle attività portuali quali l’elettrificazione delle banchine e i numerosi interventi di efficientamento energetico tra cui quelli inclusi nel PNRR “Green Port” del porto in linea;
° il supporto al lavoro portuale, la creazione di valore per il territorio consolidando le sinergie Porto-Città e supportando l’occupazione connessa al porto e alla sua filiera.

Il Comitato ha espresso voto favorevole anche al Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2023-2025 dell'AdSP (PIAO), strumento di programmazione amministrativa per razionalizzare i principali adempimenti annuali: Piano delle performance, Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza, Organizzazione del lavoro agile, Piano dei fabbisogni del personale e programmazione dei fabbisogni formativi.

Nella sezione Piano dei Fabbisogni di Personale 2023/2025, il bilancio degli interventi adottati nel 2022 dà evidenza, tra l’altro, delle 57 assunzioni effettuate, mentre per il 2023 ne sono previste 36 ulteriori, per un totale di 191 assunzioni dalla nascita della attuale Autorità di Sistema di cui 93 (pari al 48,7%) nel solo biennio 2022-2023. Il processo di reclutamento, a compensazione del turn over (con un ringiovanimento complessivo del personale) ha irrobustito le strutture a seguito dell’ampliamento della dotazione organica e ha prodotto un incremento del personale laureato (passato dal 39% al 64% dei dipendenti) essendo stato mirato alla ricerca di professionalità specialistiche. Il Piano prevede anche una specifica sezione “Rischi corruttivi e Trasparenza” che delinea le azioni in termini di anticorruzione che l’Ente intende mettere in atto per la protezione del valore pubblico.

Nella stessa seduta è stato approvato dal board l’aggiornamento, previsto dal regolamento relativo all’autorizzazione ex art. 17 L. 84/94 del porto di Genova, delle tariffe massime per la fornitura di manodopera temporanea negli scali genovesi. Sempre riguardo al lavoro portuale temporaneo, si conferma il percorso di supporto alla formazione del personale di CULMV, al fine di perseguire la ricerca di un costante miglioramento delle professionalità disponibili in ambito portuale.

Mentre, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, il Comitato ha espresso parere favorevole all’integrazione delle dotazioni necessarie ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito (RLSS) per le attività da svolgersi nel porto di Genova con la messa a disposizione di un veicolo così da rendere più efficiente l’espletamento delle attività di competenza nell’ambito portuale consentendo spostamenti autonomi ed anche più rapidi. Il Comitato ha dato altresì mandato al presidente di verificare l’attivazione di una copertura assicurativa privatistica che garantisca gli RLS di Sito del porto di Genova in caso di infortunio

Infine, è stata rinnovata fino al 31 dicembre prossimo, con voto favorevole del Comitato di Gestione, l’autorizzazione ex art. 16 legge 84/1994 nel porto di Savona – Vado Ligure a favore della cooperativa Augusto Bazzino per attività aggiuntive limitatamente al settore Crociere. Approvati anche altri provvedimenti relativi al rilascio e rinnovo di concessioni e autorizzazioni ex art. 24, ex artt. 45 bis.,46 e iscrizioni registro ex art. 68 del Codice della Navigazione.

Tutti i principali porti italiani hanno partecipato, come di consueto, al Seatrade Cruise Global, la fiera crocieristica più grande al mondo, che quest’anno si tiene a Fort Lauderdale, in Florida. L’AdSP del Mar Ligure Orientale ha partecipato con un proprio spazio all’interno dello stand di Assoporti, Cruise Italy. One country, many destinations, che ha concentrato in un’unica grande area all’interno della fiera tutti i porti crocieristici italiani. La delegazione dell’Ente, guidata dal Segretario Generale, Federica Montaresi e composta dalla responsabile Settore Promozione e Marketing dell’AdSP, Monica Fiorini e dai due rappresentanti di Spezia & Carrara Cruise Terminal, il Direttore Generale Daniele Ciulli, il Direttore Operativo Giacomo Erario (nella foto, la delegazione), è stata impegnata in questi giorni nella promozione delle due destinazioni, La Spezia e Carrara, incontrando numerosi rappresentanti delle maggiori compagnie crocieristiche internazionali.

Quest’anno l’interesse delle compagnie che già scalano o sono interessate a scalare i porti della Spezia e Marina di Carrara si è concentrato, molto più che nel periodo pre COVID, sulle innovazioni in grado di ridurre l’impatto ambientale delle navi ed anche su azioni tese a garantire un ritorno adeguato alle città e alle loro comunità locali.

“Abbiamo illustrato ai rappresentanti delle compagnie, assieme a SCCT, tutti i nostri progetti di sviluppo infrastrutturale dedicati al settore crocieristico e al porto green in generale, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’efficientamento energetico, all’utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale e all’implementazione del cold ironing i cui lavori sono stati recentemente avviati, incontrando grande interesse da parte degli operatori – ha detto Federica Montaresi - che martedì ha inaugurato lo stand italiano assieme ai presidenti di alcune AdSP italiane e al viceconsole italiano a Miami, Eva Alvino. Quello spezzino si conferma essere uno scalo molto apprezzato, i numeri sono in crescita e continuiamo così a contribuire al cluster crocieristico ligure, primo in Italia. La tendenza positiva ha trovato conferma nel corso degli incontri con le compagnie che continuano a scegliere il porto della Spezia e sono interessate ai futuri progetti di sviluppo in chiave green. Molto apprezzata la destinazione di Marina di Carrara, soprattutto alla luce delle opere previste per il nuovo waterfront che porteranno nuove opportunità anche per il turismo crocieristico”.

“Puntiamo a raggiungere l’obiettivo di realizzare un terminal crociere che minimizzi l’impatto ambientale, convinti che sia la strada da seguire per far convivere porto e città, elemento senza il quale non ci sono le condizioni di business, come ci hanno ricordato tutte le Compagnie che abbiamo incontrato. I meeting di questi giorni hanno confermato l’interesse per Spezia, Carrara ed anche per il piccolo, ma affascinante scalo di Lerici. Dal punto di vista commerciale, il tentativo che stiamo facendo è quello di evitare la concentrazione degli scali su alcuni giorni della settimana, oltre a quello di promuovere gli arrivi delle navi passeggeri anche in mesi invernali, in modo da allungare la stagione turistica – ha detto Daniele Ciulli.

Le previsioni per il 2023 indicano per il porto della Spezia l’arrivo di oltre 700.000 passeggeri (+ 35% rispetto al 2022) e per quello di Marina di Carrara circa 30.000. Valori che se confermati rappresenterebbero il record per lo scalo spezzino ed apuano.

GENOVA - Il futuro di Porto petroli a Genova, il possibile dislocamento degli attracchi sulla diga di Prà o comunque al largo, ipotesi che si ventilano e che agitano le acque nella cittadinanza del ponente. A "Terrazza incontra Bucci e Signorini" (

) è stata affrontata la tematica, e così il sindaco di Genova ha chiarito i termini. 

 

"Stiamo facendo un’indagine insieme ad Eni per capire come saranno i volumi dei prossimi 10-15-20 anni. C’è qualcuno che dice che tra 25 anni non avremo più il Porto Petroli, c’è qualcuno che dice che tra 25 anni invece ne avremo ancora bisogno, sono indagini di business quindi noi, dal punto di vista della città, poi deciderà la autorità portuale cosa mettere nel piano regolatore portuale, noi daremo dei consigli a chi lo deve fare. Se il Porto petroli viene ridotto lì possiamo avere degli spazi per fare delle altre cose, se invece il Porto petroli viene totalmente eliminato tutto lo spazio lo possiamo utilizzare per fare altre cose: la cosa di cui si sente più l’esigenza oggi, e Signorini è d’accordo, è uno spazio addizionale per le riparazioni navali, questo ormai lo abbiamo detto tante volte (comunque aspettiamo la ricerca di mercato che ci dirà tra 10-20 anni come saranno le riparazioni navali perché se poi ci dicono vanno giù... ma non credo, credo l'opposto, credo che andranno sù) e quindi avremo bisogno di estendere le aree, un’area che potrà andare avanti sarà quella. Non dimentichiamo però che da Porto petroli partono le condutture che vanno verso nord, verso la pianura padana e oggi stanno diventando una cosa preziosissima, sapete cosa stiamo studiando per l’acqua, sapete cosa stiamo facendo per portare questi liquidi sino al centro della pianura padana, quindi queste condutture sono fondamentali, è un’infrastruttura che noi abbiamo, siamo fortunati ad averla perché altri non ce l’hanno e anche per esigenze nazionali, quindi dobbiamo utilizzarle e tenerle bene. Certo bisogna pensarci bene, non siamo oggi nella posizione di poter dire teniamo tutto lì o spostiamo tutto da un’altra parte, dobbiamo però tenere tutte le porte aperte, lo suggeriremo al piano regolatore portuale per far sì che quando ci sarà un’esigenza precisa e chiara noi saremo pronti a fare gli investimenti e partire". 

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GENOVA - "Chiederemo al Governo i finanziamenti necessari per realizzare il dissalatore e portare l'acqua in tutto in Nord Italia", ha assicurato il sindaco di Genova Marco Bucci, mentre Regione Liguria oggi scende a Roma per chiedere al Governo i 250 milioni di euro del Pnrr da investire nelle opere in Liguria pronte a partire. Il primo cittadino crede profondamente nel progetto del dissalatore non tanto per la città, quanto perché "l'acqua oggi è un bene che serve alle nostre regioni limitrofe e il nostro porto non serve solo la nostra città ma tutto il settentrione del Paese". Ecco perché assieme alle aziende genovesi si è delineato un piano che dovrebbe concretizzarsi in poco tempo, dall'inizio dei lavori. 

Siccità, Paita: "Dissalatore a Genova? Ottima idea" - LA REAZIONE

"Genova non ha bisogno di un dissalatore o di acqua, ma serve al resto del paese e noi ci stiamo adoperando per portarla".

Il sindaco aveva anticipato proprio a Primocanale questo suo disegno che è pronto a diventare realtà: "Siamo pronti a presentare anche entro il finesettimana tutti i dettagli del progetto a Roma".

Siccità, Bucci a Primocanale: "Così porteremo l'acqua del mare in tutto il Nord" - L'INTERVISTA

GENOVA - Un fronte caldissimo del porto di Genova, dove si evidenzia il complicato e spesso conflittuale rapporto con la città e che riguarda sempre il ponente, è quello dello spostamento dei depositi costieri di Carmagnani e Superba da Multedo, dove si trovano sotto le case, a pochi metri, a ponte Somalia, nel porto di Sampierdarena, all'interno di un'area oggi in concessione al terminal San Giorgio del gruppo Gavio. A Terrazza incontra Bucci e Signorini, per la prima volta coinvolti in un confronto faccia a faccia organizzato e condotto dal presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi (GUARDA QUI LA TRASMISSIONE), i due hanno affrontato questa questione, che pare oggi non avere altra soluzione percorribile, nonostante l'opposizione del quartiere. 

SIGNORINI. "PRESTO LA CONFERENZA DEI SERVIZI E POI SI PUO' PARTIRE"

"Sulla chimica mi rendo conto che sia un fronte caldo a Genova e me ne dispiaccio molto perché non avete idea di che vulnus sia per un porto rinunciare alla chimica, se guardate i principali porti del mondo la chimica è un propellente di sviluppo pazzesco. Ma a Genova abbiamo alcune costrizioni e sullo spostamento dei depositi abbiamo ricevuto il progetto definitiva da parte del proponente, ora stiamo verificando e abbiamo segnalato che questo progetto non è in linea con alcune prescrizioni dettate dal comitato di gestione, in particolare non bisogna aumentare le quantità rispetto a dov’erano, bisogna differenziare la merceologia dal punto di vista competitivo rispetto ad altri operatori che sono limitrofi, c’è qualche problema di layout perché sappiamo che nella parte di ponente della banchina opera un grande operatore di traghetti e poi serve un controllo sui livelli occupazionali. Ora Superba e Carmagnani stanno valutando e si stanno adeguando dopodiché, se ci sarà questo adeguamento, siamo in iter di approvazione del progetto, con la conferenza dei servizi, dove tutte le autorità competenti si esprimeranno. Sappiamo già che Enac ha dato sostanzialmente un disco verde, le altre due autorità più esposte sono il centro tecnico regionale, con i vigili del fuoco e la Asl per quanto riguarda aspetti di rischio per la salute e poi la Capitaneria che ha una delibera ostativa ma che affronterà in conferenza dei servizi. Se l'esito fosse positivo il progetto potrebbe partire. 

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BUCCI: "SAMPIERDARENESI CONTRARI? A MULTEDO LI HANNO SOTTO LE CASE"

Il sindaco Bucci risponde così a una domanda su che voce in capitolo ha la città in questa questione, viste le proteste dei sampierdarenesi contro il trasferimento a ponte Somalia. "La città ha molta voce in questione, andato a chiedere agli abitanti di Multedo che vivono a 5 metri dai depositi che voce hanno, sono quarant’anni che protestano e quarant’anni che qualcuno promette di spostarli ma non c’è mai riuscito nessuno, una volta tanto che ci riusciamo andate a chiedere ai cittadini di Multedo che cosa ne pensano. I sampierdarenesi? Non volevo fare polemica, ma la città è tutta la città ,quindi quando noi facciamo una cosa per Multedo spostandoli via da 5 metri, penso che nessuno possa dire che è una cosa sbagliata".