
Alla fine di una nuova partita senza vittoria e senza gol, la vera novità sono i fischi del Ferraris: pazienza finita, tutti nel calderone di una contestazione che non risparmia nessuno e non fa sconti. Dall’allenatore ai giocatori, invitati a gran voce dallo stadio a tirare fuori gli attributi. Vero che siamo solo alla settima, ma il campionato non potrà aspettare in eterno una squadra in cronica difficoltà quando si tratta di buttarla dentro.
Patrick Vieira accetta i fischi, ma fino a un certo punto: “Li comprendo per il risultato – commenta il tecnico dei rossoblù in conferenza stampa – Volevamo una vittoria che non è arrivata. Credo che la partita sia stata preparata benissimo da parte nostra. Tante volte abbiamo riempito la loro area e portato dentro molti nostri giocatori. Poi, di fronte a un avversario che rimane in 10 e si abbassa molto a ridosso della sua area, naturale avere meno spazi e meno linee di passaggio. Ecco, invece non comprendo i fischi per l’atteggiamento: la squadra ha dato tutto. Ma capiamo benissimo la frustrazione dei tifosi, che hanno dato energia e fatto la loro parte”.
Vieira rilancia: “Abbiamo avuto più voglia di vincere rispetto ai nostri avversari, fin dal primo minuto, creando diverse situazioni per fare gol. Prendiamo i fischi e andiamo avanti”.
Dalla panchina Patrick le ha provate proprio tutte: “Sono entrati giocatori che aprono gli spazi, che giocano uno contro uno. Non è andata come volevamo. Fa parte del calcio”.
Cornet rigorista. Vieira specifica: “Non sarà il primo e nemmeno l’ultimo giocatore a sbagliare un rigore. Se l’è sentita lui, non ha fatto gol e da domani si ricomincia. Sul dischetto va chi se la sente. Certamente non è colpa sua se non abbiamo vinto la partita. Abbiamo tirato 22 volte in porta e creato 4 grandi occasioni. Per fare zero gol: a volte può succedere”.
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IL COMMENTO
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