Porto e trasporti

L'interesse del gruppo americano è serio ma la gara del 2029 non si può evitare
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GENOVA – L’aeroporto di Genova, indipendentemente dalla manifestazione di interesse che non crea alcun obbligo ne privilegio ma è appunto solo una dichiarazione di interesse alla quale hanno aderito cinque soggetti privati, andrà a gara europea nel 2029: è questo un orizzonte temporale molto chiaro, sancito dalle norme e non discutibile.

“Per il passaggio di una parte delle azioni anche di minoranza a nuovi soggetti – spiega Maurizio Rossi, membro della commissione Lavori Pubblici del Senato nella XVII legislatura – ci dovrà essere comunque una prima gara essendo gli azionisti soggetti pubblici (Autorità di Sistema al 60% e Camera di Commercio al 25%); a questa prima gara sia chiaro che potrà partecipare chiunque e non solo i 5 soggetti che hanno aderito alla manifestazione di interessi. La durata della concessione resta come già detto sino al 2029 e di questo chi entrerà e parteciperà dovrà essere ben cosciente. Ci sarà poi una seconda gara entro il 2029 per la nuova concessione - continua il Senatore – sarà una gara europea a evidenza pubblica che verrà gestita da ENAC e presumibilmente per una durata di 25 anni dal 2030 al 2055”.

Una situazione, quella descritta, che non pare essere del tutto chiara ad Andres Balzquez, rappresentante dei 777 Partners, che in un’intervista rilasciata a Primocanale, oltre ai temi per i quali è conosciuto in città, cioè quelli calcistici legati al Genoa (che sta, peraltro, regalando grandi soddisfazioni ai suoi tifosi), ha commentato anche la disponibilità data dal suo gruppo a subentrare nella gestione dell’aeroporto di Genova. “In questo progetto – ha detto Blazquez – ci sarà una trattativa per estendere la concessione. E’ un investimento importante in tutti i sensi e la concessione, immagino, sarà discussa prima dell’entrata di capitale privato, nostro o di altri investitori”.

La penseranno come lui anche gli altri soggetti che hanno aderito alla manifestazione di interessi?

Blazquez conferma comunque l’interesse del suo gruppo per il Colombo: “Non c'erano le condizioni per fare niente con l'aeroporto quando siamo arrivati, fino ad ora non c'erano aperture per un partner esterno. Ora siamo interessati a partecipare, è un tipo di investimento che conosciamo, siamo coinvolti nell’aviazione. Siamo interessati a partecipare come è già stato reso pubblico, vogliamo continuare a investire sulla città”.

Per i 777 Partners il Colombo è comunque un investimento giudicato molto interessante: “L’aeroporto è strategico. In una città come Genova, che ha il porto, avere un'alternativa anche per i cargo, più passeggeri, per competere con Pisa, con Nizza e come alternativa a Milano è importante. Credo che siamo in un posto stupendo per sviluppare un aeroporto, con capacità diverse tanto per i passeggeri come per i cargo”.