Vai all'articolo sul sito completo

E' morto alla Spezia Giorgio Bucchioni, 76 anni, dirigente di lungo corso della logistica ligure. Per oltre mezzo secolo è stato alla guida dell’agenzia marittima Lardon & C.

E' stato presidente dell’Autorità della portuale della Spezia dal 1988 fino al 2001 e dal 2008, guida di Confindustria La Spezia e infine presidente del Propeller club dei porti della Spezia e di Marina di Carrara.

Il convegno “Gli interventi più rilevanti realizzati sul territorio spezzino In ambito Infrastrutture, protezione civile, ambiente”, organizzato da Confindustria e Ance e in programma domani, lunedì 27 marzo alle 17.30 nella sede di Confindustria La Spezia è stato rimandato a data da destinarsi in segno di rispetto e di vicinanza al lutto della famiglia Bucchioni.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e la Giunta regionale esprimono le proprie condoglianze alla famiglia e il loro cordoglio per la scomparsa di Bucchioni, figura centrale nel mondo imprenditoriale e portuale spezzino.

“La città perde un grande imprenditore e un grande uomo, uno dei padri del porto spezzino - dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Giorgio Bucchioni era un uomo con una visione internazionale e globale, che ha dato tutto se stesso sempre pensando al bene della nostra città in ogni cosa che ha fatto, in particolar modo per la portualità: tante generazioni infatti grazie a lui hanno potuto realizzare il loro progetto di vita, sono nate tante imprese con la sua visione. Tutta la città oggi piange uno dei suoi padri nobili e si stringe alla famiglia in questo momento di dolore”.

Il Presidente dell’AdSP Mario Sommariva ricorda così il predecessore: “Giorgio Bucchioni ha lottato in modo eroico per lungo tempo contro la malattia, dimostrando un amore sconfinato per la sua famiglia, per la vita e per il porto. Sono fiero di averlo potuto incontrare nella mia vita. Mi mancheranno le discussioni accese con lui, sempre animate da grande affetto, stima e rispetto anche quando avevamo opinioni diverse, sempre mirate al bene comune del porto, a trovare soluzioni ai problemi. Era ironico, colto e arguto, profondo conoscitore dello shipping e del porto. Dato che la sua figura è andata ben oltre il porto della Spezia, l'Autorità Portuale e l'Azienda Mezzi Meccanici che ha diretto negli anni cruciali della riforma, guidando la rinascita dello scalo ed il suo successo internazionale, mi verrebbe da dire, e so di non sbagliare, che è mancato un grande italiano. Voglio esprimere la mia vicinanza alla moglie, al figlio, ed in particolare alla figlia Giorgia che oggi perde un padre, ma sentirà l'affetto di un'intera comunità stringersi a lei ed alla sua famiglia in un abbraccio che si trasformerà in un ricordo vivo ed incancellabile”.

Il Segretario Generale dell’AdSP, Federica Montaresi, si unisce alla commemorazione di Bucchioni: “Sono molto addolorata. E’ una perdita enorme, per la nostra città e per tutta la comunità portuale che l’AdSP rappresenta. Ricordo con commozione l’ultima volta in cui ci siamo incontrati; aveva voluto partecipare poco tempo fa, nonostante le sue condizioni di salute, all’evento dell’AdSP sul lavoro delle donne nel porto, ulteriore testimonianza del suo attivismo, della sua tenacia e della sua passione per la “famiglia” portuale, una comunità che, anche nei momenti più difficili, ha sempre potuto contare sui suoi lucidi consigli, che hanno contribuito, talvolta, ad evitare inutili e pericolose divisioni. E’ a lui che in molti si sono rivolti negli anni, vista la sua indiscussa conoscenza del mondo portuale, quello spezzino in particolare: un vero e proprio “faro” per tutti noi. Ci mancherà”.

Mario Gerini, presidente di Confindustria La Spezia, ricorda così il predecessore: "La scomparsa di Giorgio Bucchioni è una grande perdita per Confindustria La Spezia ma più in generale per l’intera comunità imprenditoriale spezzina. Giorgio Bucchioni con la sua intelligenza, cultura e disponibilità, ha svolto un ruolo importate nella collettività spezzina che con la sua scomparsa perde uno degli attori più ascoltati ed autorevoli. Per il sistema confindustriale Giorgio è stato un esempio. Ci ha indicato come deve essere svolto il nostro ruolo nella società. Ovviamente l’imprenditore deve essere concentrato sulla sua azienda, ma non deve mai dimenticare la funzione sociale dell’impresa quale creatrice di ricchezza. Con professionalità e passione ha indicato a tutti noi che l’imprenditore deve essere un attore sociale a tutto tondo, ricoprendo incarichi pubblici e associativi . Ha dedicato tempo, energie, impegno per la collettività ricoprendo l’incarico di Presidente dell’Azienda Mezzi Meccanici e successivamente primo Presidente dell’Autorità Portuale. Durante il suo mandato, il porto è diventato un elemento fondamentale del sistema economico e sociale della nostra città, iniziando quel percorso di integrazione fra città -porto che è oggi un elemento caratterizzante della nostra realtà. Ha guidato Confindustria La Spezia con intelligenza ed equilibrio, rafforzandone ulteriormente la funzione nel contesto provinciale, consolidando il ruolo dell’associazione  quale interlocutore imprescindibile per il mondo politico /amministrativo. Negli ultimi anni ha presieduto il CISITA – ente di formazione di Confindustria da lui stesso voluto alla fine degli anni settanta con Piero Pozzoli ed altri allora giovani imprenditori di Confindustria. Sotto il suo mandato, il mondo delle imprese si è sempre più avvicinato a quello della formazione e soprattutto a quello dei giovani facendo si che CISITA sia diventato un punto di riferimento per i giovani in cerca di lavoro. Con Giorgio Bucchioni si spegne una voce importante, ma il suo percorso di uomo illuminato, rimane un’eredità densa di significato e insegnamento che ha lasciato a tanti di noi che lo hanno conosciuto. Personalmente e a nome di tutti i colleghi di Confindustria ci uniamo al dolore della famiglia". 

GENOVA - Il Partito Democratico smentisce la notizia riportata da alcuni organi di stampa riguardo ad un incontro organizzato proprio dai dem sul Piano Regolatore Portuale al quale sarebbero stati invitati il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. "Il Partito Democratico sta seguendo con grande attenzione il tema, lavorando a iniziative pubbliche e istituzionali sul Piano Regolatore Portuale con i cittadini liguri e con tutti i soggetti coinvolti e interessati al tema" afferma la deputata e segretaria ligure del Pd Valentina Ghio, per cui "il futuro dei porti liguri è una priorità" e chiede a Bucci e Toti di affrontare il tema nelle aule del Consiglio Regionale e Comunale, dove "il Partito Democratico non intende fare sconti, con iniziative puntuali e proposte".

Il segretario genovese del Pd Simone D'Angelo annuncia che i dem chiederanno la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per chiedere risposte al sindaco Bucci su scelte che secondo D'Angelo sono "incomprensibili", alle quali "le migliaia di cittadini di ieri lungo le strade del ponente genovese hanno dato una risposta forte".

GENOVA - All’indomani della Mission a Bruxelles, Assarmatori conferma che sono state accolte le sue istanze principali nell’accordo di compromesso raggiunto nella notte sulla FuelEU Maritime, una delle proposte chiave del pacchetto Fit for 55 che ha l’obiettivo condivisibile di stimolare l’utilizzo di carburanti alternativi e a basso contenuto di carbonio nello shipping. Nell’accordo vengono inserite misure specifiche volte a tutelare la continuità territoriale sancita dalla nostra Costituzione da inevitabili aumenti del costo del trasporto derivanti dalle nuove regole. In particolare, rispetto alla proposta iniziale della Commissione, vengono introdotte deroghe sino al 2030 sia per i collegamenti con le isole minori sia per le rotte con le isole maggiori soggette a obblighi o convenzioni di servizio pubblico. Viene quindi riconosciuta la richiesta portata avanti dall’Associazione di mitigare gli impatti delle nuove misure sui collegamenti per le isole.

"Si tratta di un riconoscimento fondamentale per l’Italia – commenta il presidente di Assarmatori Stefano Messina - Paese caratterizzato da forte insularità e dalla flotta ro-ro/pax più grande al mondo. Ma anche di un importante successo diplomatico dell’Italia grazie al gioco di squadra tra Governo, Rappresentanza Permanente d’Italia presso la UE, Regioni Sardegna e Sicilia e tutti gli Europarlamentari italiani, a partire dal relatore ombra del provvedimento Marco Campomenosi".

L’accordo di compromesso contiene altri elementi positivi: in primo luogo viene assicurata una maggiore coerenza tra gli obblighi previsti nella FuelEU Maritime e quelli dal Regolamento AFIR, circoscrivendo l’obbligo di utilizzo del cold ironing da parte delle navi portacontainer e passeggeri dal 2030 solo nei grandi porti della rete TEN-T UE e solo dal 2035 al resto dei porti europei nel caso in cui questi abbiano la rete per attingere energia da terra. Mantenuta inoltre l’esenzione dall’obbligo di utilizzo del cold ironing in caso di non disponibilità della rete elettrica, sosta in porto per meno di due ore, navi in rada (all’ancoraggio), o scalo in porto a causa di circostanze impreviste o emergenze, elementi che dovrebbero essere presi in considerazione anche nella revisione del CII. In secondo luogo, i proventi derivanti dalle sanzioni saranno destinati agli Stati Membri ma con obbligo di rendicontazione per assicurare che vengano destinati al settore del trasporto marittimo.

"Sebbene l’accordo di compromesso accolga alcune disposizioni relative ai fornitori di fuel - conclude Messina - bisogna fare di più ora per garantire l’effettiva disponibilità dei nuovi carburanti sul mercato e nei porti a prezzi contenuti, al fine di non penalizzare ingiustamente l’armatore. Il tema critico della responsabilizzazione di tutti gli attori chiave nella produzione e fornitura dei nuovi fuel deve essere quindi necessariamente rafforzato, attraverso l’introduzione nella proposta di revisione della direttiva RED di target di fornitura che rispecchino quelli di utilizzo imposti all’armatore con la FuelEU Maritime, e di requisiti robusti sul piano delle infrastrutture nella proposta di regolamento AFIR, entrambe in fase avanzata di negoziato". 

CINA - “Si pone una pietra miliare a sostegno di un settore marittimo più attento all’ambiente”. Così il gruppo Fratelli Cosulich ha salutato il varo di Alice Cosulich, la prima delle due LNG SMALL SCALE & BUNKER VESSEL, che ha ricevuto un finanziamento dall'Unione Europea nell'ambito del programma “Connecting Europe Facility”.

Il varo è avvenuto presso il cantiere CIMC SOE in Cina alla presenza dei manager del
Gruppo e come madrina Giulia Cosulich, ESG Corporate Director.

La nave cisterna bunker si chiama Alice Cosulich e navigherà sotto bandiera italiana con al timone il Comandante Vincenzo Scotto, presente anche al battesimo.
La nave, che ha una capacità di 5.300 DWT e può trasportare 8.200 m3 di GNL e 500 m3 di MGO, sarà dotata della tecnologia Dual Fuel, utilizzata in molti sistemi di propulsione marina e di produzione di energia.

Le tecniche di trattamento "boil off" più efficienti saranno offerte dall'impianto di sotto-raffreddamento del GNL, eliminando completamente qualsiasi potenziale effetto ambientale e riducendo al minimo le perdite di carico.

Il sistema di propulsione e manovra sarà di tipo azimutale, con doppia elica di prua, per consentire un'elevata manovrabilità nelle zone portuali. Sarà gestito da personale sia onshore che offshore con ampie capacità di gestione delle navi GNL.
L'investimento è stato sostenuto dalla collaborazione tra enti pubblici e istituzioni finanziarie private, con Cassa Depositi e Prestiti.

Poiché il progetto sta contribuendo alla decarbonizzazione del trasporto marittimo attraverso l'implementazione di soluzioni di bunkeraggio di GNL nel Mar Mediterraneo, ha ricevuto un finanziamento dall'Unione Europea nell'ambito del programma “Connecting Europe Facility”, con Cassa Depositi e Prestiti in qualità di "partner esecutivo". La consegna della nave è prevista per settembre 2023.

GENOVA - Prosegue l'iter per il trasferimento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia, nel porto di Genova. La Regione ha diffuso una nota per spiegare le proprie competenze: "Regione Liguria, in merito al progetto presentato nelle scorse settimane da Superba per il dislocamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, precisa che è ancora in corso la fase di verifica di assoggettabilità e che nessun parere negativo è mai stato espresso. Le prescrizioni che Superba dovrà presentare entro 15 giorni, in particolare per le sostanze allo stato gassoso che richiedono analisi di eventuali dispersione delle sostanze movimentate, sono un atto normale e dovuto che non contengono nessuna valutazione di merito".

 

L'IETR PREVISTO

In base alla procedura, il proponente trasmette all’autorità competente lo studio preliminare ambientale in formato elettronico. In cinque giorni dalla ricezione dello studio preliminare ambientale, verifica la completezza e l’adeguatezza della documentazione e, qualora necessario, può richiedere per una sola volta chiarimenti e integrazioni al proponente. In tal caso, il proponente provvede a trasmettere i chiarimenti e le integrazioni richiesti, inderogabilmente entro i successivi quindici giorni. Qualora il proponente non trasmetta la documentazione richiesta entro il termine stabilito, la domanda si intende respinta ed è fatto obbligo all’autorità competente di procedere all’archiviazione.

 

IL COMMENTO DI TOTI

"Non si tratta di uno stopspiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Ma si tratta di una serie di osservazioni che possono avere risposte in un tempo molto breve. Non vi è quindi nulla da parte di Regione Liguria che ostacoli o distingua l’ente da quelle che sono le decisioni di Comune e Autorità Portuale circa la risistemazione del porto. Siamo ancora in una fase preliminare in cui Regione sta semplicemente e doverosamente acquisendo tutte le informazioni necessarie per valutare se il procedimento sarà sottoposto o meno a Valutazione di Impatto Ambientale. Ogni parere nel merito è demandato alle fasi successive”.