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GENOVA - Quattromila giornate di avviamento in meno solo nei mesi di gennaio e febbraio 2024 rispetto allo scorso anno che già è stato di crisi, e si è chiuso con 185.000 avviamenti contro i 208.000 dell’anno precedente. Il console della Culmv Antonio Benvenuti traccia un primo bilancio della crisi del lavoro portuale, effetto di una crisi internazionale che sta portando meno traffici anche nelle porto di Genova. Oggetto del confronto con i Terminalisti e l’Autorità portuale “in cui chiediamo che ogni mese ci si veda per fare il punto sulla programmazione del lavoro anche nei terminal, perché stiamo notando ad esempio che sembra vogliono assumere nuovo personale oppure usare in maniera più flessibile i loro dipendenti, e questo va a scapito dei lavoratori della Compagnia. Noi vorremmo sapere chiaramente da loro quali progetti hanno per il futuro. Perché così potremmo anche riuscire a programmare meglio il nostro”.

LA PROPOSTA: "SI LAVORI A DERROGHE ALL'ARTICOLO 17" 

Ma per far fronte alla crisi degli avviamenti il console va oltre: "Ci sono alcuni servizi del porto dove noi potremmo operare per competenze ma dove non possiamo operare perché non sono previsti dall’articolo 17, ad esempio sappiamo che ad Ente bacini potrebbero avere bisogno di nostre figure professionali come ad esempio gruisti, marinai e imbragatori, ma noi non possiamo operare ad oggi. Idem per quanto riguarda le bramme che movimenti amo nelle nostre officine grazie ad una deroga di soli quattro mesi con GMT, e vorremmo fosse estesa in modo continuativo. E anche l’aeroporto, in fase di privatizzazione, potrebbe essere un buon bacino di lavoro, già in passato operavamo lì. Ad esempio potremmo fare servizio a chiamata e anche il trasporto dei bagagli laddove dovessero arrivare voli charter per i crocieristi diretti a Stazioni marittime. Noi chiediamo l’autorità portuale che ci aiuti e poi magari anche al governo per poter operare in deroga all’articolo 17 in questi settori, come peraltro avevamo già fatto per la costa concordia”.

In questo modo i lavoratori della Culmv, che oggi percepiscono un’indennità di mancato avviamento “che è pari circa il 50% rispetto alla chiamata” potrebbero ricollocarsi in modo che la compagnia possa anche sostenere meglio i costi fissi, cosa che con l’avviamento non è possibile.

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GENOVA - Modifiche alla circolazione dei treni Regionali e Intercity per i lavori infrastrutturali in corso e la necessaria chiusura della linea ferroviaria tra Cogoleto e Sestri Ponente nei fine settimana 23-25 febbraio e 1-3 marzo 2024, dalle ore 22 di venerdì alle ore 22 di domenica.

I treni Intercity tra Ventimiglia/Savona/Genova e Milano o Roma e viceversa subiranno variazioni di orario e non circoleranno tra Genova e Savona o Ventimiglia. Previste riprogrammazioni con bus nel tratto interrotto.

Nel dettaglio i Regionali da Milano per Savona/Imperia/Ventimiglia e viceversa; da La Spezia e Sestri Levante per Genova e località del Ponente ligure (Savona, Imperia, Ventimiglia) e viceversa; del servizio urbano Genova Voltri - Genova Nervi saranno interessati da cancellazioni totali o limitazioni di percorso tra Savona e Genova o tra Cogoleto e Genova.

Prevista la riprogrammazione del servizio, l’attivazione di bus ove possibile e modifiche degli orari con aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale. I posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto, si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio. 

Intanto sabato per permettere e lo spostamento ai tifosi che assisteranno allo stadio Ferraris di Genova alla partita tra Genoa e Udinese in programma la sera Trenitalia ha modificato l'orario del treno regionale 3289 Genova Brignole per La Spezia Centrale che non partirà alle 22,50 ma alle  23:15 con arrivo a La Spezia Centrale alle 01,11.

 

 
 

LA SPEZIA - Dal carbone al Gnl: la trasformazione della banchina dell'ex molo Enel della Spezia è quasi una metafora del percorso che impone una maggiore consapevolezza ambientale verso la transizione energetica. Parte della nuova banchina, bonificata e liberata, andrà in concessione a Gnl Italia per il servizio di trasbordo di cisterne di gas naturale liquido dal rigassificatore di Panigaglia. Entro fine marzo lo spazio utilizzato dalle navi carboniere per alimentare la centrale di Vallegrande tornerà a disposizione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale. L'area sarà sgombrata completamente in estate, quando sparirà anche il primo tratto del nastro trasportatore del carbone. Ad oggi sono oltre 1400 le tonnellate di ferro recuperato che verrà fuso e riutilizzato in un’ottica d’economia circolare.

Al sopralluogo sulla banchina di cui si sta realizzando la bonifica erano presenti il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, il segretario dell’Ente Federica Montaresi, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e i referenti di Enel. “La riqualificazione delle aree Enel con la messa in pristino del pontile e delle aree a mare rappresenta un'occasione storica per la città della Spezia – ha commentato Sommariva -. Si presenta la possibilità per progetti di rigenerazione urbana, produzione di energia da fonti rinnovabili e l'occasione per nuovi progetti industriali. Il porto, che con i suoi investimenti ed i suoi progetti infrastrutturali e di innovazione, è uno dei motori essenziali di questa fase di trasformazione della città, vuole essere un interlocutore fondamentale del processo di riconversione in corso. Di particolare importanza sarà la partnership con Enel, nel solco dei protocolli d'intesa stipulati già nel 2021, nei diversi progetti di decarbonizzazione delle attività portuali che vedono nell'elettrificazione delle attività operative, a partire dal cold ironing, il fulcro del porto di domani.”

“Lo stop al carbone a cui siamo giunti ha rappresentato una svolta epocale per la città e ha dato il via ad un nuovo futuro basato sulla valorizzazione tecnologica e innovativa dell’area – ha aggiunto il sindaco Peracchini -. L’Amministrazione Comunale è costantemente impegnata nel seguire passo passo un percorso sinergico con Enel Spa per valutare iniziative orientate alla riqualificazione dell’area di centrale in un’ottica ambientale e sostenibile e le prime demolizioni avviate rappresentano passi concreti verso questa direzione.”

L’occasione è stata colta per fare il punto sulle iniziative che Enel sta sviluppando sul sito della centrale, sulle altre opere di dismissione e successive demolizioni degli impianti della vecchia centrale a carbone, comprese le attività di caratterizzazione ed eventuale bonifica dei suoli.   “E’ in corso un piano di attività che consiste in interventi di smantellamento totale o parziale delle opere esistenti, alcune delle quali sono già state completate - ha spiegato Vincenzo Cenci, Responsabile Impianto La Spezia -. Stiamo cercando di liberare le aree da una parte ci sono dei progetti di recupero energetico per Enel, come il fotovoltaico, dall’altra spazi che verranno restituiti: la superficie è molto grande e stiamo predisponendo alcune aeree per altri usi non diversi da industriali. Sono state demolite le cisterne degli olii combustibili e due serbatoi.Nel mese di settembre è iniziata la demolizione del nastro trasportatore che collega l'area a mare col deposito carbonifero e con l'impianto, e la torre che sorge sulla banchina portuale. Anche la ciminiera è nel programma di demolizione, ma verrà abbattuta non prima della fine dell’anno prossimo”.

Enel è impegnata nella transizione del sito della Spezia attraverso la realizzazione di un polo energetico innovativo. Attraverso la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del 15 giugno scorso, l’Azienda condivide con il Comune della Spezia le iniziative che vorrebbe sviluppare sul sito: l’installazione di un sistema di accumulo di energia elettrica (BESS), con capacità installata 21 Mwe;  lo sviluppo di un impianto fotovoltaico, la cui capacità installata sarà di circa 7,3 Mwe; lo sviluppo di ulteriori iniziative sviluppate da terze parti in ambiti diversi da quello energetico, come la filiera manifatturiera. Il Protocollo prevede anche il supporto di Enel alla realizzazione di progetti a favore della comunità, mettendo a disposizione alcune aree dell’impianto non più funzionali. Per Enel erano, inoltre, presenti: Luca Marena, responsabile Lavori Enel, Nicola Bracaloni, Responsabile Italia Impianti a Carbone Enel Produzione, Marilisa Partipilo, Responsabile Affari Istituzionali Area Nord Ovest e Piero Luigi Bianchi, Referente Affari Istituzionali Liguria.

GENOVA - Città Metropolitana diventa attivista di Genova Parcheggi: l'ente ieri ha perfezionato l’acquisto di 5.000 azioni della società dal Comune di Genova, e nel pomeriggio dello stesso giorno, in qualità di socio, ha partecipato all’assemblea straordinaria approvando la modifica statutaria che consentirà alla società, controllata dal Comune di Genova e adesso anche da Città Metropolitana, di espandere il suo campo d’azione ricoprendo il ruolo e le funzioni di Agenzia della Mobilità. In questo modo si potrà delegare al nuovo soggetto il coordinamento e la pianificazione dell’intero settore dei trasporti in ambito metropolitano.

“L'acquisto di quote societarie ha rappresentato un passaggio necessario per poter partecipare alla assemblea per la modifica statutaria - dichiara Claudio Garbarino, consigliere delegato alla mobilità della Città Metropolitana di Genova – un passo fondamentale affinché la futura Agenzia della Mobilità, in base alla legge regionale, si configuri come una società in house della Città Metropolitana. Questo porterà a un’ottimizzazione dell’organizzazione del Trasporto Pubblico Locale (TPL), garantendo una maggiore efficienza operativa e consolidando le competenze specifiche. Inoltre, ci aspettiamo benefici economici significativi. Questa operazione ci consentirà di risparmiare 9 milioni di euro all’anno di risorse oggi destinate alla copertura dell’Iva versata all’erario.”

Dopo la delibera del 27 settembre 2023 del Consiglio Metropolitano, a novembre il Consiglio Comunale di Genova aveva autorizzato la cessione alla Città Metropolitana delle 5.000 azioni, che rappresentano circa lo 0,969% del capitale sociale, valutate 5,24 euro ciascuna, per un importo complessivo di 26.200 euro. La cessione era stata subordinata al rilascio del parere della Corte dei Conti della Liguria che, con deliberazione n. 120 /2023, nulla ha eccepito per l’acquisizione di quote Genova parcheggi finalizzate alla costituzione della Agenzia

Genova Parcheggi S.p.A., società con una ventennale esperienza nella gestione dei servizi pubblici connessi alla mobilità e con una solida situazione finanziaria, aggiungendo alle sue attuali funzioni quelle che le saranno delegate in qualità di Agenzia della Mobilità, potrà infatti rafforzare ulteriormente il proprio ruolo nel governo del sistema della mobilità integrata, sia urbana sia extra-urbana.