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spinelliAMBURGO - Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini sono stati in visita istituzionale ad Amburgo. La giornata è stata dedicata a stringere i rapporti tra uno dei principali porti del Northern Range tedesco e terzo scalo marittimo in Europa per traffici dopo Rotterdam e Anversa, e il sistema portuale occidentale della Liguria. La visita si è articolata in due distinti momenti: il primo con il sindaco di Amburgo, con cui sono stati approfonditi diversi temi relativi alla portualità, alla concorrenza, ai mercati cinesi e in particolare il tema ambientale, su cui tutti i porti d’Europa devono lavorare insieme verso la transizione e verso la sostenibilità, di cui Genova vuol essere capofila. Il sindaco di Amburgo, città che è azionista di maggioranza di Hapag Lloyd, ha approfondito i rapporti commerciali tra il porto di Genova e la Municipalità.

La visita è quindi proseguita con un secondo incontro presso il quartier generale Hapag Lloyd, che come noto ha acquisito un’importante partecipazione nel gruppo Spinelli, il secondo terminalista dello scalo genovese per volumi movimentati. Si tratta di una compagnia in grande espansione, che ha raddoppiato il numero dei propri dipendenti nello scalo genovese e che continuerà ad investire, anche in funzione dell’importante partecipazione acquisita. Ai vertici della società, le Istituzioni genovesi e liguri hanno illustrato l’importante e articolato piano di investimenti sul porto di Genova a partire dalle infrastrutture, dalla nuova diga foranea al Terzo valico, per garantire che la competitività del porto di Genova continuerà a crescere e auspicando ulteriori nuove collaborazioni.

 

GENOVA - Un grandissimo bacino occupazionale durante i lavori, che dovrebbero durare fino alla fine del 2026, e poi dopo la sua costruzione, grazie all'aumento previsto di contenitori movimentati. La nuova diga di Genova non è solo un colosso di cemento dei record ma anche un grande polmone per il mondo del lavoro. Lo sanno bene i sindacati che puntano sull'opera per creare nuova occupazione.

"Si prevede un aumento dei traffici del 40% - spiega Mauro Scognamillo, segretario generale della Fit Cisl Liguria - e questo creerà nuovi posti di lavoro sia nei terminal che per la CULMV. Un altro elemento di sviluppo saranno i riempimenti nel bacino di Sampierdarena e l'entrata a regime di calata Bettolo. Poi si parla del possibile ingresso al Sech, che potrebbe trovare spazio a Prà, di Grimaldi e Costa. Per quanto riguarda il trasferimento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia invece crediamo che possa essere causa di perdita di posti di lavoro quindi questa ipotesi non ci vede favorevoli". 

Domenica difficile sulle autostrade della Liguria, con paralisi completa in serata sulla A10 da Celle a Genova. Critica fin dal pomeriggio la situazione sull'A10, con coda di 8 km da Varazze al bivio con l'A26 in corrispondenza di cantieri. Anche a Levante, sull'A12, coda fino a 3 km da Chiavari a Rapallo.

Le code si sono formate a metà pomeriggio, in coincidenza con l'avvio del rientro dalle riviere, per intensificarsi all'imbrunire e provocare una vera e propria paralisi, nel tratto di Ponente, in serata. Gravissimi ovviamente i disagi per gli automobilisti, incolonnati e fermi per ore senza avere alcuna informazione puntuale sui tempi di risoluzione del blocco della circolazione. A mezza sera i primi segni di fluidificazione del traffico, ma il tempo buttato in coda rimaneva amplissimo e snervante.

Entrambi gli episodi si registrano in corrispondenza di cantieri di manutenzione, flagello ormai cronico su una rete obsoleta e per decenni trascurata dalle società concessionarie. Così ogni volta che il traffico si intensifica, il sistema autostradale della Liguria si rivela incapace di sopportare le oscillazioni di flusso. inoltre i cantieri, con i restringimenti di corsia, creano le condizioni per ogni tipo di criticità, a partire dagli incidenti.

 

GENOVA - Il presidente dei Terminalisti di Genova Beppe Costa entra a gamba tesa nella questione relativa alle aree ex Ilva di Cornigliano, che le istituzioni locali vorrebbero in parte riutilizzare per alti scopi, visto che sono in parte inutilizzate rispetto a quanto stabilito dall'accordo di programma. 

"Sulla aree ex Ilva vorrei ricordare che tempo fa un altro terminalista era stato minacciato di revoca della concessione perché non stava utilizzando le proprie aree. Quindi io mi chiedo come mai quelle aree così importanti per un paese, per una città e per un porto che ha poche aree a disposizione, siano inutilizzate. Quindi sono totalmente d'accordo con sindaco e presidente di Regione che c'è un accordo di programma, ma tutti gli accordi di programma sono rivedibili se la controparte non attua, hanno spazi manifestamente non utilizzati e non vedo perché anche i progetti fatti da imprenditori super seri e super attivi non vengano utilizzati" spiega Beppe Costa.


Chissà che non ci sia spazio anche per qualche atto...


"Ricorsi o qualcosa del genere. ma spero proprio di sì che ci sia lo spazio, perché Acciaierie d'Italia sta occupando un'area superiore alle sue necessità in un posto dove mancano aree".

 

Questa sera alle 21 su Primocanale alle 21 si parlerà di questo tema e di Ansaldo Energia durante la trasmissione "Il programma politico di Primocanale" condotta da Giorgia Fabiocchi (LEGGI QUI). 



 

GENOVA - È stato inaugurato oggi il nuovo collegamento stradale con l'aeroporto di Genova risultante dalla ristrutturazione di via Pionieri e Aviatori d'Italia


Il collegamento stradale, rivisto strutturalmente e potenziato in particolare nella parte di cavalcavia su via Siffredi, è uno degli interventi del complesso di opere che stanno riconfigurando l’accessibilità stradale semplificando e razionalizzando i flussi veicolari da e verso il Porto di Genova. Il sistema di opere ha l'obiettivo di creare accessi diretti dalla rete autostradale ai terminal di Sampierdarena e all’Aeroporto, separare il traffico commerciale da quello cittadino riducendo l’impatto dei mezzi pesanti sulla viabilità urbana rendendo così la mobilità più sostenibile anche in vista dei maggiori volumi di traffico raggiungibili con la Nuova diga foranea.

Il cavalcavia su via Siffredi aveva una forte limitazione di carico a 7,5 tonnellate: la nuova costruzione, lunga 75 metri per 430 tonnellate di peso, garantisce la piena massa di carico alle 44 tonnellate. La struttura a una sola campata, inoltre, non impatta più come prima sulla ferrovia sottostante che può dunque essere ampliata in base alle nuove esigenze e crea le condizioni per la realizzazione della nuova fermata Erzelli/Aeroporto.

Nello specifico, la realizzazione del nuovo cavalcavia su via Siffredi ha presentato notevoli complessità tecniche: dalla rimozione dell’impalcato preesistente alla necessità di limitare l'impatto sul traffico da e verso il casello di Genova Aeroporto e su quello cittadino; dall’assemblaggio della nuova struttura in un'area di cantiere dedicata a 500 metri di distanza al suo trasporto dal cantiere fino alla posizione definitiva.
Infatti, per completare il varo, il nuovo impalcato metallico è stato caricato su carrelloni teleguidati che l'hanno spostato per oltre mezzo chilometro, facendolo passare sotto i viadotti che portano al casello di Genova Aeroporto. Al termine del percorso la struttura è stata sollevata a 15 metri di altezza, è stata riportata indietro e messa nella posizione definitiva con una manovra molto complessa di rototlaslazione. Successivamente è stata spinta in avanti di 16 metri con un sistema di martinetti idraulici e infine abbassata di 4 metri.

La riqualificazione delle infrastrutture stradali di accesso al Porto di Genova rientra nell’articolato complesso di opere del Programma straordinario per garantire una migliore accessibilità marittima, viaria, ferroviaria e aerea ai terminal portuali.

 

Alla cerimonia d'inaugurazione erano presenti il Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il Sindaco di Genova Marco Bucci, la consigliera del Genova City Airport Barbara Pozzolo e l'Amministratore delegato dell'impresa Pizzarotti & C. Carlo Luzzatto. Per l'illustrazione delle caratteristiche dell'opera è intervenuto inoltre Fabrizio Mansueto, della direzione tecnica dell'Autorità di sistema portuale.

 

I COMMENTI

 

Paolo Emilio Signorini, Presidente AdSP Mar Ligure Occidentale:

La riapertura del viadotto Pionieri e Aviatori d’Italia restituisce al Genova City Airport uno dei suoi principali punti di forza: la comodità di un aeroporto velocemente accessibile dal centro città e dall’autostrada. Il nuovo collegamento fa parte del complesso di interventi che stanno ridisegnando l’accessibilità stradale ai terminal del porto di Genova con l’obiettivo di separare il traffico pesante da quello urbano. Il complesso delle opere infrastrutturali, già in cantiere, per potenziare i collegamenti stradali e ferroviari rende sostenibile l’aumento dei traffici previsti con la realizzazione dell’altra grande opera che è la nuova diga di Genova, senza mandare in tilt la città.

 

Giovanni Toti, Presidente di Regione Liguria: “Il riassetto infrastrutturale complessivo del porto di Genova passa anche attraverso interventi come questo, capaci di innestarsi nel più ampio piano di potenziamento del sistema, all’interno del quale, ovviamente, spiccano per importanza la realizzazione della nuova Diga e del Terzo valico. Opere come quella che si inaugura oggi sono strategiche e determinanti all’interno del percorso portato avanti in questi anni per potenziare il porto di Genova, snodo logistico e scalo più importante a livello nazionale: una realtà che si appresta ad avere un ruolo sempre più centrale a livello europeo e internazionale”.

 

Marco Bucci, sindaco di Genova: “Genova ha ancora una volta dimostrato come si possa lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Stiamo disegnando il futuro della nostra città per i figli dei nostri figli e lavoriamo costantemente per accelerare i cantieri e mitigare l’impatto che questi spesso hanno su una buona parte della città. I cantieri costituiscono inoltre una straordinaria opportunità anche sotto il profilo occupazionale. Sappiamo quanto sia fondamentale e necessario creare lavoro nella nostra città per portare aziende ad investire sul nostro territorio. Sono traguardi che diventano concreti anche grazie alla grande tempra che contraddistingue i genovesi. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile completare quest’opera che permetterà il transito degli automezzi, senza i limiti di peso del precedente ponte, e garantirà a tutti un agile collegamento tra il casello autostradale e l’aeroporto”.